SILVANA ZANE

Silvana Zane

Sono nata in Brasile a Curitiba, Stato del Paranà, il 20 maggio del 1959 da mamma brasiliana e papà veneziano. Vivo a Mestre dall’età di due anni e mezzo.

Dopo le scuole dell’obbligo mi iscrivo al Liceo Artistico dove acquisisco le tecniche del disegno, della pittura e scultura.

Proseguo gli studi all’Università di Ca’ Foscari e mi laureo in Lettere Indirizzo artistico con 110.

Nel 1996, svolgo attività professionale di grafica nello studio “Papel Grafica”.

Nel 1998 frequento un corso di formazione professionale di Restauro degli affreschi.

Ho dato il mio contributo ad un progetto di moda sostenibile che si è svolto solo in fase embrionale, tra Italia e Brasile. Consisteva nella trasposizione dei miei disegni su stoffa, magliette etc. Il fine del progetto era quello di sensibilizzare al mondo dell’arte i ragazzi di una associazione benefica e allo stesso tempo renderli partecipi al mondo del lavoro.

Partecipo dal 2017 ad un corso di calcografia presso l’Associazione Centro Calcografico 3C di Via Andrea Costa a Mestre – VE.

Nel dicembre 2016 espongo i miei disegni in una mostra personale presso l’”Officina del gusto” a Mestre, dal titolo: “Colori e forme della madre terra”;

Partecipo con “Oblò onirico” alla II mostra collettiva “Percorsi d’autunno” dal 28 ottobre al 12 novembre 2017 presso la Galleria D.E.M. Venice Art Gallery di Via Dante Mestre a cura del critico d’arte Gabriella Niero;

Partecipo alla mostra collettiva “C’è posto per te” dal 2 al 9 dicembre 2017 presso la Galleria D.E.M. Venice Art Gallery di Via Dante Mestre a cura del critico d’arte Prof. Marco Dolfin;

Partecipo con “I fiori del pensiero” , “L’universo che c’è in me”, “La civetta”, “Lo scarabeo”, alla mostra collettiva “International Visions” dal 18 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 presso la Galleria D.E.M. Venice Art Gallery di Via Dante Mestre, a cura del critico d’arte Prof. Vittorio Sgarbi;

Partecipo con alcune opere alla III^ mostra collettiva “Nuove espressioni” dal 3 al 24 febbraio 2018, presso la Galleria D.E.M. Venice Art Gallery di Via Dante Mestre a cura del critico d’arte Prof. Sirio Perin.

Il mio percorso artistico

Ho sempre amato e studiato con passione la storia dell’arte, da quella medievale a quella moderna e contemporanea, ho sempre pensato che per “fare materialmente dell’arte” bisogna “conoscere l’arte”. Quindi ho sempre continuato solo a studiarla avendo per anni una sorta di blocco psicologico della carta bianca.

La morte di mia madre avvenuta nel 2001 ha segnato un passaggio importante nel mio percorso conoscitivo del fare materialmente dell’ arte. Esortata da un amico pittore al quale avevo fatto vedere dei disegni che gridavano il mio dolore, ho iniziato a schizzare e disegnare “tutto quello che mi passava per la testa”. La mano finalmente correva libera sul foglio bianco senza più paura, ma ne uscivano dei mostri, figure di donne avvolte ed intrecciate sugli alberi di ulivo che tanto mi avevano colpito in un viaggio in Puglia, per passare ad altre serie di disegni fino ad arrivare a ritrarre mia madre, così come ricordavo di averla vista per l’ultima volta sul letto, priva di vita.

Nei disegni successivi comincio a cambiare la tecnica del segno. Dal rigatino tratteggiato passo spontaneamente ad una tecnica molto decorativa che definisco “ricamo maniacale” e comincio ad adottarla perché mi riesce congeniale. Così passo a disegnare la serie dei pesci. Pesci di tutti i tipi, pesci grossi che divorano pesci più piccoli e via dicendo. Poi inizio con i volti femminili. Propongo ad un conoscente che doveva pubblicare il suo libro, di corredarlo con delle illustrazioni di volti femminili. Nel libro vigeva la supremazia della donna sull’uomo e leggendolo mi aveva ispirato molte immagini. Sebbene non venga accolta la mia richiesta, mi appassiono al tema ed inizio a disegnare questi volti sempre e solo femminili. A mano a mano, la tecnica si arricchisce: dalla matita alla penna nera, al pennarello, ai pastelli colorati, alla polverina d’oro. L’arricchimento però non si limita alla sola tecnica, ma anche il volto si arricchisce di figure di animali, fiori, piante perché fanno tutti parte della “natura madre”. Il volto diventa albero o viceversa, oppure un oggetto come una teiera diventa un volto.

Nei volti compaiono spesso animali simbolici, come il geco o uccelli come la civetta o l’airone, fiori come il giglio o il girasole e compaiono anche molti segni simbolici, quale il cerchio (simbolo di perfezione) e il triangolo. Molti simboli sono di origine celtica, (Triskel, spirale, Triquetra), ma quando li disegno non vado alla ricerca dei loro significati perché sono presenti dentro di me e ne risulta una specie di trascrizione spontanea.

Contaminaturazioni

“ Il mondo è contaminazione.

La natura stessa è luogo di contaminazione e compenetrazioni, trasformazioni.

La trasformazione è elemento positivo che ci consente di migliorare e raggiungere nuovi stadi evolutivi.

La natura è femmina e come tale anch’essa si contamina e si trasforma.

Nella contaminazione, trasformazione dell’essere femminile si riconosce l’eterno viaggio dell’umanità”.

Con il nome “Silvana Zane Metzenthin” ho creato recentemente una pagina Facebook dove sono raccolti gran parte dei miei lavori.

E sono presente in Instagram con il nome: silvanazanemetzenthin_arte.

Silvana Zane

She was born in Curitiba (Brazil). she lives and carries out her activity in Venice. She studied art at the Art School in Venice, finishing her studies at the University of Ca 'Foscari. Since 2016 she has participated in numerous personal and collective exhibitions.

In her drawings and paintings, the figure of the woman and her face dominate and become the main subjects of his work. Anthropomorphic faces of fantastic nature surrounded by flowers, plants and animals that surround the "Mother Nature", all made with mixed techniques. Since 2018 she has been part of the 3C Chalcographic Association of Mestre. She participates in the collective exhibitions of the Association and participates in the "Premio Grandi" with the work "Borboleta".