Sguardi spenti da schermi troppo accesi. Sguardi sempre più persi, ritratti nei selfie, attratti dai like, distratti dalla rete. Vite sempre più ristrette e costrette nell'angusto spazio di un display. Sguardi connessi col mondo ma sconnessi con il cuore. Fedeli seguaci di Google Maps ma spaesati tra i luoghi del bisogno e del dolore. C'è un mondo reale vicino a noi che non ha certo bisogno di manine blu con il pollice all'insù, ma di mani vere, reali, concrete, capaci di stringerne delle altre, per portare sostegno, aiuto e conforto a quanti sfuggono dai radar di ogni visualizzazione. La natività di quest'anno non vuole essere guardata come uno dei tanti fotogrammi da cui ci lasciamo stordire ogni giorno, vuole mostrarci dov'è rivolto lo sguardo del Signore, che vede ciò che il mondo ha smesso di guardare. Vuole ricordare a tutti noi In quale direzione rivolgere lo sguardo e il cammino. Vuole distogliere i nostri sguardi da tutto ciò che è vano, ridestarli di fronte agli orizzonti di senso del Creato, per ricordarci che la vita, quella vera , non è a portata di click ma a portata di mano.