Veronica è preoccupata perché un suo amico si addormenta nei momenti più disparati.
I disturbi del sonno rappresentano uno dei capitoli più complessi della neuropsichiatria, tanto da aver dato origine ad una branca specialistica denominata “Medicina del sonno” e aver indotto a creare appositi “Centri del sonno” deputati alla loro diagnosi e terapia. In primo luogo, si possono distinguere l’insonnia e l’ipersonnia.
L’insonnia - che può essere distinta in iniziale (difficoltà di addormentamento), tardiva (risveglio precoce) e di mantenimento (frequenti risvegli notturni) - nella grande maggioranza dei casi (ma non sempre, ovviamente) non è dovuta a patologie organiche, può essere differentemente tollerata a livello individuale (è considerata insonnia anche una durata di sonno normale ma di cattiva qualità, come rivelata da una sensazione al risveglio di non essersi riposati) ma può modificare profondamente la qualità della vita, ad esempio determinando sonnolenza diurna e conseguente riduzione dell’efficienza (lavorativa, scolastica, sociale …).
Al contrario l’ipersonnia è caratterizzata da una eccessiva sonnolenza diurna che interferisce con la vita di relazione malgrado un sonno notturno quantitativamente e qualitativamente normale ed è solitamente associata ad una patologia organica che va correttamente indagata. La forma più nota di ipersonnia è rappresentata dalla narcolessia (cosiddetta sindrome di Gelinau, dal nome del ricercatore che per primo la descrisse nel 1880 differenziandola dall’epilessia). Nella sua forma clinica comune la narcolessia è caratterizzata da una triade sintomatologica: a) attacchi improvvisi di sonno diurno, b) cataplessia, c) paralisi del sonno con allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche. I colpi di sonno sono in genere di breve durata (10-20 minuti) ma si ripetono più volte nel corso della giornata e in modo caratteristico possono verificarsi in qualunque momento, anche mentre si stanno svolgendo attività (ad esempio, si sta parlando con qualcuno) e nelle circostanze più varie (ad esempio, mentre si è in coda davanti ad uno sportello). La cataplessia è caratterizzata da una perdita improvvisa del tono muscolare che può provocare la caduta improvvisa e, in modo caratteristico, compare in relazione ad uno stato emotivo sia positivo (come una risata) che negativo (come la paura). La paralisi del sonno è già stata oggetto di discussione nella rubrica del settembre dello scorso anno.
Ovviamente, a seconda della gravità dei sintomi, la narcolessia è una patologia che può essere invalidante e in quanto tale prevede il diritto ad una invalidità civile. La diagnosi può essere avvalorata da un elettroencefalogramma nel sonno (polisonnografia) che evidenzia un’anomalia delle fasi del sonno e in particolare una rapida comparsa della fase REM all’addormentamento. Il disturbo sembra dovuto ad una disfunzione delle regioni cerebrali che regolano il ciclo sonno-veglia e alla ridotta attività del neurotrasmettitore orexina. Dal punto di vista terapeutico non si hanno a disposizione farmaci specifici; tuttavia, accanto a fondamentali accorgimenti da consigliare per ridurre l’impatto del disturbo nella vita quotidiana, possono essere utili alcuni farmaci sintomatici.
Naturalmente, la narcolessia è solo una delle varie possibili cause di ipersonnia; è opportuno tenerla nella giusta considerazione per evitare che il disturbo venga sottovalutato o mal interpretato e si giunga alla diagnosi tardivamente, cioè solo dopo conseguenze spiacevoli a cui invece si sarebbe potuto porre rimedio. Però, indipendentemente dalla narcolessia, nel caso in cui una ipersonnia mostri un impatto negativo sulla vita quotidiana sarebbe sempre opportuno Naturalmente, la narcolessia è solo una delle varie possibili cause di ipersonnia; è opportuno tenerla nella giusta considerazione per evitare che il disturbo venga sottovalutato o mal interpretato e si giunga alla diagnosi tardivamente, cioè solo dopo conseguenze spiacevoli a cui invece si sarebbe potuto porre rimedio. Però, indipendentemente dalla narcolessia, nel caso in cui una ipersonnia mostri un impatto negativo sulla vita quotidiana sarebbe sempre opportuno rivolgersi allo specialista del più vicino centro del sonno per una diagnosi differenziale ed una eventuale terapia.