Viaggi di Istruzione

Finalmente si riparte con visite e viaggi di istruzione 

“Che scoperta Bologna, sotto i portici e sui colli”


GLI STUDENTI DI 5ASIA RACCONTANO IL VIAGGIO D’ISTRUZIONE

Difficile mettere uno dopo l’altro gli intensi momenti del viaggio di istruzione di noi studenti della 5Asia, che in cinque anni mai avevamo fatto una gita. Sono stati veramente tanti. In extremis, quando ormai temevamo che tutto fosse perduto, è stato organizzato il viaggio a Bologna il 5 e 6 maggio scorsi, accompagnati dai professori Andrea Alessandrini e Stefano Sansoni. Oltre a loro ringraziamo Giovanni Boni, che si è reso disponibile come riserva, nel caso di defezioni di uno degli accompagnatori.


Prima della pandemia sognavamo la gita all’estero, ma ci si deve accontentare e i nostri due giorni a Bologna sono stati divertenti e formativi. Città bellissima, la dotta e grassa Bologna, culla della cultura universitari e della buona gastronomia. Abbiamo alloggiato in un albergo a quattro stelle tra stazione e piazza Maggiore ( bello, ma potevano trattarci un po’ meglio nella cena a un ristorante collegato) e tra gli incontri più significativi c’è stato quello con l’assessore alla Nuova mobilità, Infrastrutture, Vivibilità e cura dello spazio pubblico, Valorizzazione dei beni culturali e Portici Unesco, Progetto Impronta Verde e parchi urbani Valentina Orioli, cesenate, che ci ha ricevuto venerdì mattina 6 maggio a palazzo D’Accursio.


Nell’occasione ci ha presentato l’iscrizione dei portici di Bologna tra i siti patrimonio dell’umanità Unesco e ci ha illustrato le diverse tipologie di porticati presenti dal Medioevo ad oggi nella città felsinea che ne detiene di più al mondo, per ben 62 chilometri. Ha fatto seguito all’incontro con l’assessore la visita di una interessante mostra interattiva sui luoghi urbani con la possibilità di esprimere suggerimenti al loro miglioramento sotto la guida di un giovane architetto consulente del l’assessore Orioli e del Comune.


Non è stato l’unico evento di approfondimento culturale del nostro viaggio, che è stato accuratamente preparato: abbiamo visitato il complesso di San Michele in Bosco, con la storica chiesa unita all’ospedale ortopedico Rizzoli, di cui abbiamo visitato la splendida  biblioteca  e abbiamo goduto di una spettacolare vista sulla città “turrita”; la chiesa di San Domenico illustrataci da un frate domenicano che si è soffermato sulla preziosa arca che contiene le spoglie del fondatore  dell’ordine Domenico Guzman  realizzata da Nicolò Pisano coadiuvato dal giovane Michelangelo e le tombe dei glossatori poste all’esterno dell’edificio religioso; lo splendido  Archiginnasio un tempo sede dell’Università con la spettacolare sala anatomica tutta in legno dove siamo riusciti fare l’unica foto di gruppo, oggi biblioteca che conserva gli stemmi degli antichi studenti; la maestosa basilica di San Petronio con la facciata mai completata che troneggia in piazza Maggiore.


Non sono per fortuna mancati i momenti ludici comunitari, come l’oretta di euforia trascorsa all’osteria del Sole alzando i calici, una delle più caratteristiche di Bologna in cui si beve vino e si può consumare cibo portato da fuori, acquistato nelle botteghe gastronomiche adiacenti; e come la serata pur piovosa di giovedì dove dopo cena ci siamo recati nella zona della movida di vicolo del Pratello, fiorita di locali pubblici, in cui - iperbole per difetto - abbiamo bevuto qualcosa, ma sempre mantenendo il controllo delle operazioni, sotto la costante osservazione degli insegnanti.

Abbiamo camminato veramente molto: sotto i portici, verso San Michele in Bosco nelle prime alture bolognesi e siamo saliti anche al santuario di San Luca, percorrendo il più lungo porticato al mondo. Dobbiamo dire che è stato faticoso, ma gratificante impossessarci della città camminando, il modo migliore per farla nostra e, un po’ alla volta, sentirci a casa. Durante una di queste lunghe passeggiate, c’è stato anche un gradito fuori programma: l’incontro con il cantante Gianni Morandi, fermo ad un incrocio in auto con l’autista che alle nostre grida ha tirato giù il finestrino dopodiché è accorso il professor Alessandrini, suo fan dagli anni Sessanta del secolo scorso, che gli ha ricordato la prima canzone che cantava da bambino. Morandi ha detto all’autista di accostare ed è stato gentilissimo. Ha proposto al prof di cantare in duo a Sanremo l’anno prossimo, ma lui ha detto che deve interrogare. Abbiamo immortalato tutto a futura memoria. Dimenticavamo: sono stati due giorni piovosi, specie il secondo, ma ciò non ha influito sul nostro umore e sulla bellezza della gita che porteremo a lungo nel cuore e faremo rivivere nelle future rimpatriate, quando ricorderemo con nostalgia la nostra prima e ultima da studenti del Serra.

 

Nelle foto l’assessore Valentina Orioli durante la sua conversazione con la classe 5Asia a palazzo d’Accursio, la visita alla mostra urbanistica interattiva con il giovane architetto consulente del Comune, la sala anatomica dell’Archiginnasio, la biblioteca del Rizzoli nel complesso di San Michele in Bosco; la nostra sosta all’osteria del Sole, il professor Andrea Alessandrini con Morandi automobile, il pranzo prima della salita a San Luca al mercato delle erbe e l’allegra brigata sotto i portici di Bologna.

Gli studenti di 5 Asia

30/05/2022

Conoscere i portici di Bologna ci ha fatto amare la bellezza e la pace


L’INCONTRO DELLA CLASSE 5 ASIA DEL SERRA CON L’ASSESSORE VALENTINA ORIOLI

Durante il viaggio di istruzione della 5 Asia dell’Istituto tecnico economico Serra a  Bologna il 5 e 6 maggio scorsi, noi studenti abbiamo avuto l’opportunità di incontrare l’assessore alla Nuova Viabilità, Infrastrutture, Vivibilità, Spazi verdi e Valorizzazione dei beni culturali del Comune, architetto Valentina Orioli, cesenate come noi, vicesindaco nella scorsa legislatura, che ci ha illustrato l’eccezionale valore universale dei portici di Bologna, iscritti il 28 luglio 2021 tra il Patrimonio dell’Umanità Unesco, coronando un progetto che l’assessora ha portato avanti personalmente con grandi risultati (nella foto l’incontro con l’assessore).

“Università e portici, da sempre, sono gli elementi identitari della città - ha rimarcato l’assessore che ha ricevuto la nostra classe a palazzo d’Accursio -. Nascono insieme nel 1100, quando Bologna, sede della prima università del mondo, allarga i muri dei palazzi per creare nuovi spazi abitativi dove ospitare studenti e professori, sorreggendoli da colonne. Si creano così questi spazi porticati semiaperti, in cui la casa si apre all’esterno verso le strade e le piazze, e nello stesso tempo lo spazio urbano entra nelle case, un luogo da percorrere e vivere protetto dalla pioggia d’inverno e dal sole d’estate, spazio di socialità dove è più facile incontrarsi, fermarsi a parlare, correre e giocare. Poi con il tempo vengono regolamentati, con uno statuto del 1288 sono resi obbligatori per qualsiasi nuova costruzione e tali da consentirne “la percorribilità di un uomo a cavallo con il cappello in testa”, poi si sviluppano, trasformano la città, attraversando epoche e stili diversi, fino ad oggi, dove 62 Km di portici abbracciano l’intera città e ne rappresentano l’elemento architettonico e spazio urbano maggiormente identitario”.

“I portici - ha proseguito l’assessore Orioli  - rappresentano un luogo di interscambio di valori umani nel lungo arco temporale che dal medioevo giunge sino a noi, e insieme, elemento architettonico tipico dell’assetto urbano che ha accompagnato e si è adattato, nel tempo, alle diverse esigenze e caratteristiche storiche, raccontandole. Questi sono le motivazioni che hanno portato ad iscrivere sei tratti di portici particolarmente rappresentativi di epoche storiche diverse nel patrimonio universale Unesco”.

Per noi studenti è stato bello vivere e sperimentare direttamente la bellezza dei portici passeggiando per il centro di Bologna e salendo al santuario di  San Luca attraverso il più lungo porticato al mondo che parte da Porta Saragozza. Credo che parlare di Patrimonio dell’Umanità e di Unesco in un momento come questo segnato dolorosamente da bombe, guerra e distruzione, sia particolarmente importante. Tutelare e salvaguardare beni culturali identitari di popoli e civiltà, considerati valori umani universali, indipendentemente dallo stato territorialmente competente, rientra nel più ampio progetto di educare ad una pace che va oltre gli equilibri politici ed economici, ma che si fonda sull’educazione, la scienza, la cultura e la collaborazione tra popoli e nazioni. In Ucraina più di cinquanta siti culturali rappresentativi della storia, arte e fede del passato sono andati distrutti. Il patrimonio culturale universale non rappresenta solo la testimonianza di un popolo e del suo passato, ma assume un valore universale che va oltre ogni confine e rappresenta un bene comune di tutti e un vettore di pace per il futuro. 

Elena Montalti (5^A SIA)

All’incrocio col  monumento Morandi

L'apparizione Bolognese

In gita scolastica con la classe 5Asia dell'istituto Serra di Cesena a Bologna, diretti a San Michele in Bosco, percorrendo via Castiglione all'imbocco con via Cartoleria, avvistato il teatro Duse,  condivido con i  ragazzi l'emozione del concerto di  Gianni Morandi  'Stasera gioco in casa', novembre 2019. Segue digressione sulla  'moranditudine' che ha scandito la mia vita. "Come mia nonna",  chiosa, ma non patetica, una studentessa.

Il destino è dolcemente in agguato. Attraversiamo i viali e un paio di alunni gridano: 'Prof, è lì Morandi'. In auto con l'autista in fila all'incrocio, al boato dei ragazzi tira giù il finestrino e mi avvento sulla preda. 'Ho appena raccontato del suo concerto, la seguo da 55 anni, il primo 45 giri dell'infanzia è 'Mi vedrai tornare', fece anche il  film 'musicarello' con Laura Efrikian. Da allora non l'ho più persa di vista'.

'Accosta', fa Morandi all'autista, che sale su parte del marciapiede, lasciando scorrere il traffico dietro.  E mi dice:. 'Cantiamola'. Inchinato sul finestrino come un parcheggiatore abusivo inizio ad accennarla tra selve di cellulari, con Morandi che annuisce, sussurra il motivo e sorride. La foto resterà croce e delizia: siamo a trenta centimetri, ma sembro suo nonno. Ma la notizia è che  Gianni Morandi ci ha dedicato cinque minuti, meta fuori programma della gita, fermo nella sua auto a un incrocio, dove se avesse potuto ci avrebbe fatto salire tutti quanti. Niente di nuovo, per chi lo conosce: ma che persona, che monumento di Bologna!

Prof. Andrea Alessandrini

Visita d'Istruzione a Firenze delle classi 5^B SIA e 3^A AFM

Il 12 aprile le classi 3^A AFM e 5^B SIA hanno partecipato alla visita d'Istruzione a Firenze. 

"Dopo 2 lunghi anni è stato entusiasmante poter uscire finalmente dalla scuola e poter visitare una città nuova e ricca di cultura come Firenze" - Ilaria Zavalloni (5^B SIA)

Nella foto le due classi accompagnate delle docenti: Li Cavoli Nicoletta, Valdinoci Roberta e Vantaggiato Mariapina