Succursale-Crispi
L’edificio che si trova all’incrocio tra via Pavoni e via San Giovanni Bosco (sul lato destro del Palazzo Vescovile dando le spalle al Torrione) è oggi sede di tre scuole: il Conservatorio, la scuola primaria Crispi e la succursale della scuola secondaria di primo grado Bresadola. Queste ultime fanno parte dell’Istituto comprensivo Trento 5.
Noi studenti delle scuole Bresadola abbiamo deciso di approfondire la storia di questo edificio perché ci incuriosiva conoscere le vicende accadute tra le mura che stiamo abitando e desideriamo farle conoscere ai cittadini di Trento e ai turisti che visitano la città.
NASCITA DELL’EDIFICIO
L’edificio dell’attuale Scuola "Crispi" fu costruito tra il 1865 e il 1869. Fu possibile collocare in questo edificio l’orfanotrofio maschile della città grazie alla donazione del barone Felice Simone Crosina del 1813 e del possidente Bartolomeo Sartori, che nel 1835 mise a disposizione la sua casa per gli orfani di Trento. Le notizie di archivio ci permettono di sapere che il progetto venne commissionato dalla Civica Congregazione di Carità di Trento attorno al 1860 all’architetto abruzzese Angelo Milesi. Il progetto prevedeva la demolizione del preesistente Maso dei leoni, la deviazione della roggia e la costruzione dell’edificio in Piazza Fiera. L’impresa appaltatrice “Valentini ed Oss” terminò i lavori nel 1869 e l’orfanotrofio fu inaugurato il 25 luglio 1869.
Il progetto prevedeva la costruzione di un edificio di forma regolare a più piani costituito da muri portanti in pietra calcarea. Era caratterizzato da un cortile interno, un porticato a pieno sesto e da un loggiato. A partire dal 1870 l’edificio fu operativo e venne denominato “Orfanotrofio Crosina-Sartori” per ricordare i due benefattori. Fino al 1887, l’orfanotrofio fu gestito dalla Congregazione di Carità di Trento e successivamento dai Salesiani. A partire dal 1927 la struttura fu ceduta al Comune di Trento con lo scopo di convertirlo in un edificio scolastico. I lavori di trasformazione durarono un anno e furono gestiti dall’ufficio tecnico del Comune di Trento. Dal 1930 ad oggi, l’edificio ha svolto esclusivamente la funzione scolastica per la città di Trento.
INAUGURAZIONE DELLA SCUOLA "CRISPI"
Il 3 novembre del 1928 venne inaugurata la scuola intitolata a Francesco Crispi destinata a diventare la scuola principale della città di Trento. Durante la celebrazione, che rappresentava anche il decennale della “Redenzione di Trento”, partecipò il generale Guglielmo Pecori-Giraldi, comandante della Prima Armata. Le informazioni su quella giornata di festa ci vengono riassunte dal quotidiano fascista “Il Brennero” Dopo la messa al Duomo col vescovo Celestino Endrici e l’inaugurazione di alcune opere pubbliche, il corteo delle automobili si ferma davanti alla scuola…. il generale viene accolto da centinaia di balilla e piccole italiane che intonavano gli inni accompagnati dalla banda dell’Istituto Artigianelli. L’evento continuò in Aula Magna dove l’ispettore Giuseppe Giovanazzi si rivolse agli alunni delle elementari indicandoli come la nuova fioritura d’Italia.
Negli anni Trenta, le scuole Crispi si trovano in prima linea nell’opera di fascistizzazione della scuola. E quando nel 1933, nel decennale della riforma Gentile, un comitato di dirigenti scolastici e di ispettori decide di allestire una mostra permanente con lo scopo di esporre i risultati di dieci anni di “scuola attiva”, sarà naturale trovare in quattro aule delle scuole Crispi la sua sede ideale. Durante la seconda guerra mondiale le scuole Crispi vennero requisite e diventarono la sede del commissario prefetto de Bertolini (commissario amministrativo di Trento e del Trentino durante le due guerre mondiali, sotto l’Austria prima e sotto la Germania poi). Scolari e maestri vennero dispersi presso sedi diverse della città: le Canossiane, i Bertoniani, l’ex asilo Tambosi ma in quegli anni la scuola è continuamente interrotta dagli allarmi e la frequentazione è scarsa. Nell’ottobre 1945 tutte le scuole della città iniziano la loro attività, ma non tutte nelle loro vecchie sedi, infatti quando in settembre gli edifici scolastici vengono riconsegnati al loro uso civile presentano tutti gravissimi danneggiamenti alle strutture e all’attrezzatura.
RIAPERTURA NEL 2014
Nel 2014, dopo 7 anni di ristrutturazione, l’istituto “Francesco Crispi” è stato riaperto accogliendo più di 200 bambini e ragazzi della scuola elementare, media e del Conservatorio. Per la riqualificazione dell’edificio sono stati spesi circa 27 milioni di euro, di cui metà stanziata dalla Provincia. Tra le novità, oltre alla ristrutturazione degli spazi esterni, ci sono state la costruzione di una grande palestra, un auditorium da 286 posti e un parcheggio interrato da 80 posti.
I primi due piani dell’edificio sono stati occupati dalle scuole elementari mentre il terzo dalle scuole medie “Bonporti”. Il terzo piano, ricavato dal sottotetto dell’edificio, è stato rimodernato con la realizzazione di un lucernario che permette il passaggio della luce nelle aule. In tutte le stanze si trovano travi a vista e pietra che abbelliscono l’edificio. Durante i lavori di restauro sono stati riportati alla luce anche importanti affreschi dell’800 e un muro medievale che servì per arginare il torrente Fersina che nel Medioevo passava dietro Piazza Fiera.
The building located at the intersection of via Pavoni and via San Giovanni Bosco (on the right side of the Palazzo Vescovile giving the back to the Torrione) is now home of three schools: the Conservatory, the primary school Crispian, and the middle school Bresadola.
These schools are part of the Istituto Trento 5.
Us students of the Bresadola school decided to explore and deepen the story of this building because it made us curious to know the events that happened within the walls where we are living, and we desire to make the citizens of Trento and tourists who visit the city know.
CONSTRUCTION OF THE BUILDING
The building of the current Crispi school was built between 1865 and 1869. In that period this building hosted the town male orphanage thanks also to the donation of the baron Felice Simone Crosina in 1813 and of the rich man Bartolomeo Sartori , who in 1835 gave his house to the orphans of Trento. In accordance with the sources of archive the project was commissioned by the Congregation of Charity of Trento in 1860 to the architect Angelo Milesi from Abbruzzo. The project consisted on the demolition of the pre-existing Maso dei Leoni, the deviation of the river and the construction of the building in Fiera square. The Valentini and Oss company completed the building in 1869 and the orphanage was inaugurated on 25th July 1869.
In accordance with the project the building had a regular shape with many floors and load-bearing walls made of limestone.
Starting from 1870 the building started to function as orphanage with the name “Crosina-Sartori Orphanage” in honor of the two benefactors. Until 1887, the orphanage was managed by the Congregation of Charity of Trento and subsequently by Salesians. Since 1927 the structure was sold to the Municipality of Trento in order to convert it into a school building. The reconstruction work lasted one year and was managed by the technical office of the Municipality of Trento. Since 1930 the building has been used as school for the city of Trento.
PRIMARY SCHOOL "CRISPI" INAUGURATION
On 3rd of November the school dedicated to Francesco Crispi was inaugurated and was destined to become the main school of the city of Trento. During the celebration, which also represented the 10th anniversary of the “Redemption of Trento”, General Guglielmo Pecori-Giraldi, commander of the First Army, participated. The information on that day of celebration is summarized by the fascist newspaper "Il Brennero" After the mass at the Duomo with Bishop Celestino Endrici and the inauguration of some public works, the motorcade stops in front of the school.... the general was welcomed by hundreds of Balilla and small Italians who sang the hymns with the music played by the band of the Istituto Artigianelli. The event continued in the Aula Magna where the Inspector Giuseppe Giovanazzi spoke to the elementary school pupils, indicating them as the new bloom of Italy. In the thirties, Crispi schools was at the forefront of the work of fascistization of school. And when in 1933, on the tenth anniversary of the Gentile reform, a committee of school leaders and inspectors decided to set up a permanent exhibition with the aim of exposing the results of ten years of "active school", it was natural to find in four classrooms of the Crispi schools its ideal home. During the Second World War the Crispi school was requisitioned and became the seat of the prefect commissioner de Bertolini (administrative commissioner of Trento and Trentino during the two world wars, first under Austria and then under Germany). Students and teachers were spread at different locations in the city: the Canossians, the Bertoniani, the ex-kindergarten Tambosi but in those years the school was continuously interrupted by alarms and attendance was poor. In October 1945 all the schools in the city began their activity, but not all in their old locations, in fact, when in September the school buildings were returned to their inhabitants use, they all had serious damage to the structures and equipment.
2014 REOPENING
In 2014, after 7 years of restoration, the “Francesco Crispi” institute was opened welcoming 200 children and teenagers of the elementary, middle school and the conservatory.
For the redevelopment of the building about 27 million euros, of which half allocated by the province of Trento, has been spent. Among the new structures, apart from the restoration of the internal spaces, there was the construction of a large gym, an auditorium able to accomodate 286 people and an underground parking lot which can contain up to 80 cars.
The first two floors of the building have been occupied by the elementary school while the third by the “Bonporti'' middle school. The third floor, derived from the attic of the building, was modernized with the realization of the skylight which allows the lights to pass in the classrooms. In all the rooms there are exposed beams and stories that decorate the building. During the works of restoration were, also, brought to light some important wall paintings of the 800ths and a medieval wall which was used to contain the Fersina stream that, in the Middle Ages, passed behind Fiera Square.