Carta Servizi
Carta Servizi
Carta dei Servizi
Indice
1. Principi fondamentali della carta dei servizi
2. Dove siamo
3. Chi siamo
4. Costituzione dell’associazione e regolamenti
5. Destinatari dei servizi e modalità di accesso
6. Gli obiettivi e come raggiungerli
7. I nostri servizi
8. I nostri operatori
Principi fondamentali della carta dei servizi
L’associazione Santa Maria del Cammino ODV, nello svolgimento del proprio servizio, si impegna a perseguire i seguenti principi fondamentali in ottemperanza al DPCM del 27/01/1994.
Uguaglianza:
Siamo disponibili a lavorare con ragazze e madri- bambini senza distinzione di razza, lingua, religione, opinioni politiche. Riteniamo fondamentale rispettare la storia di ognuno e proporre percorsi di vita adatti al singolo individuo, valorizzando le diverse colture e rispettando i modi di vivere di ciascuno.
Imparzialità:
accompagniamo i minori e gli adulti con obiettività, rispetto, imparzialità, senza alcun pregiudizio.
Continuità:
Il servizio garantisce regolarità e continuità delle prestazioni con un servizio sulle 24h, 365 giorni all’anno.
Partecipazione:
alle persone a cui eroghiamo i servizi diamo informazioni semplici e complete affinché le stesse possano verificare il funzionamento del servizio, collaborare al miglioramento ed esprimere reclami o proposte di miglioramento.
Efficienza ed efficacia:
Il servizio è erogato mediante l’attivazione di percorsi e procedure che garantiscano un rapporto ottimale tra risorse impiegate e prestazioni erogate. L’efficacia dell’intervento inoltre è raggiunta attraverso la formazione permanente degli operatori.
Riservatezza:
Rispetto del segreto professionale, serietà, ma anche capacità di discernere tra ciò che deve essere mantenuto riservato e ciò che è utile comunicare in un lavoro integrato fra professionisti e il sociale pubblico.
Dove siamo
La casa famiglia è situata in aperta campagna nelle basse Veronesi, fra i confini di Bonavigo e Orti, a poca distanza da Minerbe, Legnago, Roverchiara, Coriano Veronese, Albaredo D’Adige. Provenendo da Bonavigo e andando verso Orti, trovate sulla vostra destra una nuova costruzione situata su un lotto recintato di 7.500 metri quadrati e nel quale sono state edificate due costruzioni adiacenti che coprono una metà dello spazio disponibile. Entrando dal cancelletto e percorrendo il viale di ingresso che è centrale al giardino antistante la casa, verrete accolti dalla immagine di Santa Maria del Cammino. Di lì entrate nella prima ala della casa inaugurata il 13 settembre 2009. Tale costruzione completamente nuova consta di otto miniappartamenti indipendenti e di una serie di servizi comuni (cucina, sala da pranzo, sala giochi…). Di fianco alla prima ala vedete una seconda ala gemella che è ultimata ed è agibile dal 1° di marzo 2015. Questa ala è composta di tre appartamenti nella parte superiore e dai nuovi servizi che si sono resi necessari per le aumentate esigenze del numero degli ospiti (nuova lavanderia e stireria, una nuova area per i giochi interni dei bimbi e uno spazio che adibiremo temporaneamente ad area di incontri e/o preghiera). Nella parte posteriore della prima e seconda ala c’è uno spazio attrezzato per i giochi dei bimbi per il periodo estivo e tutto un nuovo parco che abbiamo ultimato.
Chi siamo
Ora un po’ di storia per condividere con il lettore le motivazioni profonde degli associati e le linee guida della casa. Molti anni fa un gruppo di persone
provenienti da città diverse, ma uniti dall’amore per Maria nostra Madre Celeste, si sono ritrovati insieme e hanno costituito un gruppo di preghiera.
Il gruppo Mariano si ritrovava con costanza per la preghiera presso le abitazioni di alcuni aderenti e sotto la guida di sacerdoti. Nel tempo questo
peregrinare si ferma presso la chiesa dei Salesiani a Verona e lì è rimasto fino ad oggi e speriamo per molti altri anni. Il condividere la preghiera e
il Vangelo ha maturato sempre più la necessità intima di trasformare l’azione di preghiera in opera attiva. Ci sono voluti parecchi anni per arrivare a
formulare un progetto pratico di costruzione di una casa di accoglienza che avesse come linee guida l’accoglienza di ragazze madri in difficoltà
senza alcuna preclusione. Tra il 2004 e il 2005 l’idea diventa sempre più una necessità e si inizia il cammino con la costituzione di un’associazione
senza fini di lucro con i seguenti punti:
- Viene data all’associazione il nome di “Santa Maria del Cammino”. Il nome è tutto un programma e un po’ alla volta stiamo scoprendo che si
identifica con il cammino che ognuno degli associati deve fare per scoprire il senso della propria vita terrena.
- Lo statuto dove sono tracciate le linee guida dell’associazione:
- Assistenza alle ragazze madri o donne con figli in difficoltà.
- Assistenza alle donne vittime di violenza.
- Assistenza ai minori con genitori in difficoltà.
- Non Vi è discriminazione di razza e religione.
- Non domandiamo alcun contributo agli ospiti.
- Trattasi di famiglia allargata e perciò assistenza condivisa per tutti con il contributo di tutti. C’è un percorso che tutti i gruppi familiari devono fare
per arrivare nel più breve tempo all’autonomia.
- Ognuno può esprimere la propria scelta religiosa nel rispetto delle scelte degli altri e in particolare devono essere rispettati i segni religiosi che
la casa ha in quanto gruppo a connotazione Cattolica e Mariana.
- I volontari prestano i loro servizi in maniera gratuita.
Mancavano a questo punto ancora due cose importanti:
- La location. La decisione si posa su un terreno in aperta campagna del basso Veronese dove insisteva un caseggiato agricolo diroccato.
Lo abbiamo acquistato con l’apertura di un mutuo con la banca che ha dato fiducia al primo gruppo direttivo. Abbiamo scoperto poi che lì
viveva tempo prima una donna in odore di santità.
- La costruzione del primo lotto che una volta espletate le formalità burocratiche e progettuali, si scontrava con la necessità di avere disponibilità
finanziarie per coprire i costi. E’ stato il momento di affidarsi completamente alla provvidenza che si è fatta sentire in maniera tangibile grazie
al contributo di alcuni associati, della pazienza di alcuni fornitori e dell’intervento di un altro mutuo e di una Fondazione.
Il 13 settembre 2009 viene inaugurata la prima parte dello stabile ed è iniziata l’attività.
Nel 2010 la Regione Veneto si rende disponibile a finanziare in parte la costruzione della seconda ala dello stabile con una somma a fondo
perduto e un finanziamento a rendere senza interesse. Ci sono voluti quattro anni per completare l’opera grazie anche ad altri contributi della
Fondazione e di ditte e privati cittadini.
Solo alcuni numeri: abbiamo ospitato in nove anni 120 mamme, 190 bambini e 40 adolescenti.
Cosa offriamo agli ospiti:
- Assistenza materiale: alloggio indipendente decoroso, pasti caldi in comune, abbigliamento che riceviamo dall’esterno e che ricondizioniamo,
un servizio continuo e tempestivo per accompagnare gli ospiti presso le scuole, i servizi sociali, i servizi medici e specialistici, presso gli avvocati
o i tribunali…
- Assistenza morale e continua tramite un centro di ascolto fatto di volontari presenti in struttura 24 ore al giorno…
- Abbiamo anche un servizio di assistenza psicologica.
- E molto altro…
Le storie sono le più varie e nulla oramai ci sorprende. Alcune mamme sono rimaste due o tre mesi; altre per più mesi; altre per periodi molto lunghi; alcuni
casi si sono risolti in ricongiungimenti con il marito; altri con avvicendamento con altre case famiglia; altre con ritorno ai Paesi di origine, altre con
soluzioni dolorose…
Abbiamo capito quanto difficile sia il cammino di queste famiglie e il nostro.
Abbiamo capito che la gratuità non viene quasi mai ricompensata da chi la riceve, ma il sorriso di un bimbo che ritrova la serenità dopo un periodo di
maltrattamenti e il condividere il dolore e la gioia di una mamma che mette al mondo un bimbo in un’ambiente sereno e nella gioia di chi la circonda,
è una gioia che supera ogni amarezza.
Costituzione associazione e regolamenti
o Il 21/10/2005 presso lo studio del notaio Pierluigi Di Mattia viene redatto e sottoscritto l’atto costitutivo dell’associazione Santa Maria del Cammino e
viene pure depositato lo statuto che regolerà l’attività dell’associazione. L’atto viene registrato a Verona al n. 5497 serie1.
o In data 28/10/2005 viene iscritta l’associazione presso il registro unico nazionale delle onlus ai sensi della legge 460/1997.
o In data ottobre 2009 l’Ulss21 (ora Scaligera 9 basso veronese), ci inserisce nel piano di zona della sua area di competenza. Avendo L’Ulss21 la delega
dei comuni del basso veronese (35 comuni) per la gestione della tutela dei minori, di fatto noi entravamo di diritto nel piano di tutti i comuni.
o Contestualmente in ottobre 2009 abbiamo presentato la dichiarazione dell’inizio attività presso il comune di Bonavigo Verona dove la sede è allocata.
Nello statuto tuttora in vigore, si è definito l’organo di gestione della Associazione, che prevede:
Un consiglio direttivo composto di sette membri in carica.
Un presidente eletto dal consiglio direttivo.
Il consiglio direttivo provvede anche alla nomina del vicepresidente e assegna anche le cariche di cassiere e di segretario.
Tutte le prestazioni operative e ogni incarico si ritengono completamente gratuite.
Per quanto riguarda l’aspetto economico dell’attività abbiamo i seguenti paletti:
Con l’Ulss 9 abbiamo due accordi economici: il primo riguarda i minori dei quali ci viene dato l’affido temporaneo e consensuale; il secondo
invece è un accordo di concessione di due appartamenti a tempo pieno da utilizzarsi a richiesta delle forze dell’ordine o dei pronti soccorso
con gestione H24x365 e regolato da un accordo economico e di gestione.
Per i comuni su cui vige la delega all’Ulss9 invece viene fornito un tariffario per le richieste che riguardano le mamme dei bambini affidati o
per altri casi che esulano l’affido.
Per i comuni esterni esiste un tariffario che viene fornito a richiesta.
Per le richieste spontanee e quelle non codificate, valutiamo di volta in volta il caso e gli importi.
Per la gestione in conto capitale ci avvaliamo di:
Offerte di associati, privati o aziende
Utilizziamo la campagna 5x mille
Ci avvaliamo di fondazioni e in un caso ci siamo accordati anche con la Regione Veneto.
Per operazioni continuative abbiamo attivato:
- Centro di raccolta vestiario nuovo e usato con cernita e rimessa a nuovo.
- Ci appoggiamo a centri di raccolta alimenti quali:
- Banco alimentare
- Aziende che offrono esuberi di produzione
- Agricoltori che ci offrono i prodotti su campo fuori cernita.
Destinatari dei servizi e modalità di accesso
I destinatari dei servizi sono essenzialmente di due categorie:
- Essendo una comunità genitore-bambino la nostra attenzione è particolarmente concentrata all’inserimento di casi di ragazze o mamme che sono in attesa di bimbo e si trovano in un momento di difficoltà economica o di rapporto con il partner/marito.
Inseriamo anche donne o mamme che pur non essendo in stato gravido, si trovano in difficoltà economica o di relazione con il partner/marito.
- Donne/mamme che sono oggetto di violenza domestica.
Nel primo caso l’inserimento è di solito richiesto dal comune di residenza o dal servizio tutela minori della Ulss di competenza. Qui non abbiamo attiva nessuna convenzione con i comuni, mentre l’abbiamo per i minori, ma in virtù dell’inserimento nel piano di zona della tutela minori del basso veronese, abbiamo una strada aperta con tutti i 35 comuni dell’area di competenza. In ogni caso abbiamo diversi inserimenti anche da comuni o città limitrofe.
Nel caso della violenza domestica abbiamo con l’Ulss 9 del basso veronese una convenzione aperta da diversi anni in cui garantiamo il servizio di accoglienza nelle 24 ore per 365 giorni all’anno. In questo caso gli inserimenti vengono fatti dai pronto soccorso di zona o dagli agenti delle forze dell’ordine. Il servizio rimane obbligatorio nelle ore in cui i servizi sociali sono vacanti. Al rientro dei servizi viene valutato il caso e se trattasi di violenza, la donna e molto spesso i figli rimangono a nostro carico un mese, in attesa di un progetto dei servizi sociali.
Abbiamo anche altri casi di inserimento, che vengono da noi accolti anche senza sovvenzioni dopo un’attenta valutazione a motivo che non abbiamo inserito nello statuto la possibilità di chiedere sovvenzioni dall’ospite.
Gli obiettivi e come raggiungerli
Nello spirito di una famiglia allargata vengono spontanei alcuni obiettivi che ci siamo prefissati:
Ancora prima dell’inserimento (se è un inserimento programmato) o durante l’inserimento, inizia subito un’attività di ascolto che poi prosegue durante l’ospitalità e anche dopo, se l’ospite non si rivela ostile. Nel caso di difficoltà facciamo intervenire i servizi psicologici dell’Ulss o due psicologi che a richiesta ci danno un supporto qualificato.
Integrazione fra gli ospiti e i volontari/collaboratori. A tale scopo abbiamo stilato un regolamento interno che sottoponiamo a tutti gli ospiti dopo averglielo letto al loro primo ingresso. Una difficoltà iniziale è la lingua che cerchiamo di ovviare tramite un mediatore culturale interno che si fa carico della traduzione.
Forniamo un’attenzione particolare per gli ospiti per quanto riguarda l’aspetto medico generico e specialistico ove manchi quello pubblico.
Forniamo un supporto anche nella ricerca degli avvocati di parte ove serve con tutto quello che comporta la logistica (visite in studio, tribunali, psicologi, visite protette...).
Ad ogni nucleo affidiamo un miniappartamento con servizi igienici personali. L’ospite si fa carico della pulizia e del buon stato dello stesso.
Concordiamo con l’ospite l’utilizzo dei servizi comuni (cucina, lavanderia, stireria, sale giochi o di incontro) e le necessità di aiutare il responsabile del servizio, sia al fine di occuparlo nei tempi, che di conoscenza delle attività, che gli torneranno utili alla sua uscita.
Alcuni servizi sono di pertinenza dei volontari residenti o di turno (trasporti, approvvigionamenti alimentari, farmacia, servizi medici...)
Alcuni servizi sono presieduti da responsabili (cucina, lavanderia...) che si fanno aiutare al bisogno.
I nostri servizi
Abbiamo già parlato dei servizi, ma riepiloghiamo:
o Attività di ascolto da parte dei nostri operatori.
o Attività di supporto da parte di operatori/psicologi.
o Fornitura di alloggio comodo e personale.
o Fornitura di abbigliamento ove l’ospite sia deficitario o privo completamente.
o Fornitura pasti abbondanti e genuini con il supporto al personale responsabile della cucina da parte degli ospiti secondo un gradimento concordato.
o Fornitura di ambienti comuni dove svolgere attività di lavanderia e stireria, dove incontrarsi con i parenti se concesso, dove vivere in comunità con operatori e ospiti.
o Ampi spazi di gioco per i bambini sia interni che esterni.
o Attività logistica per accompagnare i piccoli a scuola, per accompagnare il gruppo dal medico, dall’avvocato, dai servizi sociali, presso attività ludiche.
o Attività di supporto medico ove non esista il medico o lo specialista.
o Attività di supporto per problemi legali, sociali….
o Attività di instradamento al lavoro, di ricerca di ambienti abitativi.
I nostri operatori
Le attività descritte precedentemente svolte dall’Associazione Santa Maria del Cammino ODV sono gestite in gran parte da operatori volontari che, condividendo i fini istituzionali dell’associazione, mettono a disposizione di altri di tutto o parte del loro tempo, delle loro risorse materiali, professionali e spirituali.
o Quattro operatori vivono a tempo pieno in comunità dedicandosi ad aspetti di logistica, di gestione di attività della Casa, di mediazione culturale e di assistenza all’ascolto e spirituale.
o Un educatore che è assunto a tempo indeterminato e part-time con 5 ore giornaliere. Funge da coordinatore delle ospiti e in particolare dei bimbi ed inoltre conoscendo 5 lingue funge anche da mediatore culturale. In realtà poi vive a tempo pieno in comunità ed è a disposizione come volontaria h24.
o Una operatrice è volontaria, ma è presente a tempo pieno in struttura e ha come compito l’ascolto degli ospiti e il coordinamento dei volontari.
o Un operatore volontario è a tempo pieno in comunità e la sua funzione è logistica (trasporto bimbi e ospite per la scuola, i medici, le pratiche varie…)
o Altri 20 volontari si alternano a richiesta alle varie funzioni della casa.
o Tre volontari si curano degli spazi verdi dell’area.
o Tre volontari si fanno carico dell’abbigliamento da catalogare, cernire e rimettere in un nuovo ciclo di vita.
o Due volontari si curano del reperimento dei generi alimentari.
o Un dottore commercialista, un ingegnere, un geometra e un dirigente aziendale si fanno carico degli aspetti economici, logistici e progettuali della Casa.
o Due psicologi ci aiutano a richiesta nei casi più difficili.
o Tre medici e altri professionisti ci danno supporto a richiesta.
Naturalmente tutto questo viene fatto nello spirito di servizio gioioso e gratuito che è specchio della nostra fede.
E’ però chiaro che l’aspetto economico è importante ed è per questo che chiediamo al sociale pubblico un aiuto economico di livello simile a quello in uso per le altre strutture.