Il Liceo A.B.Sabin: Dice: "no alla Guerra"!
Google immagini
Un bambino che attraversa il confine tra Ucraina e Polonia da solo con altri profughi, con le lacrime.
“La peggiore violenza contro l’uomo è la degradazione dell’intelletto.”
ELSA MORANTE
Ci muovevano sperduti come attraverso un fragore che ci urtava, ci avvicinava e ci separava, vietandoci di incontrarci mai”
E.B. 5^Nes
“Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra.
A.F. 3^ Rsu
“Quando i ricchi si fanno la guerra tra loro, sono i poveri a morire.”
Mi ricordo ancora quando mio padre la mattina del 24 febbraio mi disse che la Russia aveva invaso l'Ucraina...ero sinceramente scioccata, perché non credevo che nel 2022 si potesse scatenare una guerra così grande in Europa.
Vittime innocenti di questo scontro sono i civili, tra cui bambini, privati della loro libertà nel tentativo di sopravvivere. Evento che mi ha particolarmente scosso è quello della morte di Polina, 10 anni, e del fratello minore, uccisi durante i bombardamenti a Kiev mentre erano in macchina con la famiglia nel tentavo di fuggire. Come lei, altre vite sono state strappate da questo mondo e non c'è sensazione più angosciante che perdere un figlio o un proprio caro.
Altro esempio che vorrei citare riguarda Yelena Osipova, anziana che, dopo essere sopravvissuta all'assedio nazista a Leningrado, è scesa in piazza a San Pietroburgo per manifestare pacificamente contro Putin e la guerra in Ucraina; è stata arrestata dalle forze armate russe.
In conclusione, il problema della guerra investe bambini, adolescenti, adulti ed anziani, perciò bisogna lottare con tutte le forze per promuovere la pace nel mondo, cercando di porre fine a questi conflitti che non fanno altro che dipingere l'uomo come un essere sempre più spregevole.
E. P. 4^ Ssu
M.M. 5^ Nes
Lo sport non resta a guardare e si schiera in maniera unanime dalla parte della pace e dell’Ucraina attaccata dalla Russia. E reagisce. Con gli sportivi, i campioni, in campo, e con le istituzioni. Che hanno assunto immediatamente e senza divisioni drastiche decisioni. I vertici Uefa tolgono la sede della finale di Champions a San Pietroburgo spostandola a Parigi. LaFormula 1 cancella il gran premio russo di Sochi. Nel rally le federazioni di Finlandia e Svezia annunciano il boicottaggio dei campionati mondiali di hockey sul ghiaccio in campo grande. L’Eurolega di Pallacanestro congela le partite e valuta l’esclusione delle squadre russe. E, a cascata, tutte le federazioni internazionali dei vari sport, a partire da quella dello Sci, si preparano ad annullare gli eventi in Russia.