Il 25 giugno ci siamo trovati nell'Azienda Agricola Giuseppe Maggiori con i ragazzi e le ragazze seguiti dal Centro di Salute Mentale di Udine e dai minori non accompagnati seguiti dalla Duemilauno Agenzia Sociale per installare la prima stazione meteo WiForAgri (prodotta da Primo Principio) e per una prima formazione sull'utilizzo della piattaforma web per la lettura ed interpretazione dei dati e dei modelli previsionali.
WiForAgri è una soluzione per il monitoraggio e la gestione avanzata delle colture agricole. Si compone di una stazione di rilevazione agrometeorologica e una serie di sensori che misurano in tempo reale i parametri ambientali e del terreno. I dati vengono trasmessi sulla piattaforma web per essere elaborati e visualizzati mediante comuni PC, Smartphone o Tablet, fornendo supporto decisionale in termini di gestione della coltura, del rischio fitosanitario e climatico.
Durante la giornata abbiamo anche discusso sui temi legati al progetto quali sostenibilità ambientale, tecnologia e inclusività. Da questo ne è nato un disegno che è poi diventato il logo di SCI-Fi.
Il 17 luglio dalle 18.30 abbiamo presentato il progetto SCI-FI nella vigna dell'Azienda Agricola Giuseppe Maggiori!
Eravamo in tanti e tante, tra agricoltori, tirocinanti, ricercatori, operatori sociali e assessori.
Il progetto è quindi ufficialmente iniziato e cominciamo ad avere i primi citizen scientists al lavoro.
Se vuoi partecipare ti aspettano:
Accesso gratuito alla piattaforma WiForAgri per la durata del progetto
Opportunità di networking con realtà agricole del territorio
Attività 3: Cooperazione, Tecnologia e Resilienza Climatica
Nel mese di settembre abbiamo organizzato una serie di laboratori nell'ambito del progetto Science FOr Inclusion, incentrati sull' agricoltura sostenibile, e sul ruolo della scienza e della tecnologia. Abbiamo discusso di quanto la scienza e la tecnologia possano a volte incutere timore, ma anche di come sia fondamentale imparare a comunicarle in modo chiaro e accessibile. Questi incontri hanno evidenziato l'importanza della cooperazione scientifica, mostrando come l'approccio collaborativo sia essenziale per generare nuove idee e promuovere la biodiversità.
Nelle prime giornate di workshop abbiamo investigato insieme cosa significhi fare scienza e di come possiamo imparare ad usare la tecnologia. Si è quindi parlato dell'importanza del dato, di come comunicarlo, e di come l'arte possa aiutarci in questo processo
Abbiamo chiesto ai citizen scientists cosa fosse per loro la scienza e la tecnologia, e questo è uno dei risultati della giornata
Raccolta di idee e riflessioni collettive:
Durante le prime giornate, i partecipanti hanno esplorato insieme il significato del fare scienza e di come possiamo sfruttare la tecnologia in agricoltura. Abbiamo parlato dell’importanza dei dati, della loro raccolta e della loro rappresentazione.
Un momento significativo è stato quando ci siamo chiesti: cosa sono i dati? Abbiamo scoperto che i dati sono eventi accaduti, informazioni che possono essere interpretate in diversi modi. Da qui, ispirati dal progetto Dear Data, abbiamo esplorato metodi creativi per rappresentarli visivamente, rendendoli accattivanti e accessibili.
Elaborazione condivisa di idee innovative:
Attraverso l’uso di una piattaforma digitale per la raccolta dei dati dai sensori meteorologici, i partecipanti hanno appreso come i dati possano essere utilizzati per migliorare l’agricoltura, rendendola più sostenibile. Questo ha portato a un interessante dibattito su come scienza e tecnologia possano essere comunicate e applicate al mondo agricolo in modo positivo. Grazie a un approccio maieutico, i partecipanti hanno condiviso esperienze e paure, e insieme abbiamo elaborato idee su come rendere la scienza più vicina alle loro vite quotidiane, come nel caso della vendemmia, un’esperienza trasformata in un’espressione artistica attraverso la rappresentazione dei dati raccolti.
Questi workshop ci hanno dimostrato quanto sia fondamentale la partecipazione attiva e la cooperazione nella scienza per sviluppare nuove competenze. Hanno inoltre fornito ai partecipanti strumenti pratici e creativi per utilizzare la tecnologia in agricoltura, promuovendo la sostenibilità ambientale e l’inclusione.
Domenica 13 ottobre vi invitiamo a partecipare alla festa della vendemmia sempre nell'Azienda Agricola Giuseppe Maggiori di Colloredo di Monte Albano!
Dalle ore 16 ci sarà una degustazione di vini con presentazione: i citizen scientists che stanno partecipando al progetto vi racconteranno le attività svolte in questi mesi e vi presenteranno i dati raccolti durante la Vendemmia 2024.
A seguire Colloredo ospiterà in concerto A HAWK AND A HACKSAW come parte del FORMA FREE MUSIC IMPULSE 2024 a cura di Hybrida Space.
La festa è stata bellissima! Vi lasciamo qui alcune foto della giornata
Abbiamo fatto un video! Per il progetto IMPETUS abbiamo fatto un video di qualche minuto per raccontare il progetto. E lo abbiamo fatto tutti insieme
Attività 6: Workshop creativi
Questa attività ha segnato un cambiamento significativo rispetto al piano originale di sviluppare una piattaforma digitale intuitiva. Traendo ispirazione dai precedenti workshop su tecnologia ed ecologia e riconoscendo le difficoltà incontrate dal settore agricolo nell'adottare nuove tecnologie, il team del progetto, insieme ai citizen scientist, ha deciso di creare una performance teatrale. Questa rappresentazione sarà presentata durante l'evento finale del progetto, dove i giovani partecipanti racconteranno le loro esperienze degli ultimi mesi e metteranno in evidenza l'importanza di connettersi con la natura.
Attraverso la performance, i partecipanti esploreranno anche come la tecnologia possa sia supportare che mettere in discussione l'interazione umana con l'ambiente. La scelta di realizzare una produzione teatrale riflette l'impegno del progetto verso l'inclusività e la creatività, utilizzando un mezzo innovativo per coinvolgere il pubblico. La performance mira ad attrarre nuovi citizen scientist e ad ampliare la comunità di pratica, rendendo la tecnologia più accessibile e comprensibile a un pubblico più vasto.
Il workshop stato portato avanti da Daniele Tenze.
Daniele nel 2009 si diploma come attore continuando la formazione prediligendo lo studio all’estero. A seguito della laurea magistrale in Geoscienze si occupa di divulgazione scientifica, unendo così le competenze scientifiche con quelle artistiche. Responsabile scientifico del, LAB Laboratorio didattico dell’Ecomuseo delle acque del gemonese. Nel 2017 fonda i “Topi da laboratorio” compagnia di scienziati e performer. Porta avanti la sua carriera tra teatro classico e contemporaneo, teatro danza e per ragazzi, performance, divulgazione scientifica, cinema, TV e web.
Siamo lieti di invitarvi all’evento finale del progetto IMPETUS - Science for Inclusion, un’occasione per celebrare i risultati di questa straordinaria iniziativa e riflettere insieme sul legame tra scienza, tecnologia ed esseri umani.
Quando: Sabato 18 gennaio
Orario: Dalle ore 17:00
Dove: Azienda Agricola Giuseppe Maggiori, Case Sparse, Via Pissignano, 83010 Colloredo di Monte Albano (UD)
Il tema della serata: Le Tecnologie del Sé
Esploreremo il rapporto tra scienza, tecnologia e identità umana attraverso il racconto di esperienze, riflessioni e performance artistiche. Grazie alla collaborazione dei ragazzi e delle ragazze del progetto Primo Passo, il percorso iniziale di citizen science si è arricchito ed evoluto, ampliando i suoi orizzonti verso una riflessione collettiva più ampia che ha coinvolto l’identità, l’espressività e l’inclusione.
Programma dell’evento:
Ore 17:00 - Presentazione del progetto IMPETUS e dei progetti collegati (SCI-FI e Primo Passo), a cura delle cooperative sociali Primo Principio e Duemilauno Agenzia Sociale.
Ore 17:30 - Performance artistica: i ragazzi e le ragazze del progetto Primo Passo condivideranno in modo creativo ed espressivo la loro esperienza, riflettendo sul percorso che li ha coinvolti e trasformati.
Ore 18:00 - Monologo di divulgazione scientifica: SISMA, interpretato dall’attore Daniele Tenze, con il supporto del ricercatore audiovisivo Alberto Rizzo.
Lo spettacolo SISMA è offerto dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Un’esperienza unica che unisce scienza, narrazione, geologia e arte visiva. Per approfondire lo spettacolo, visitate questo link: Noi e il terremoto - Ecomuseo delle Acque del Gemonese.
A seguire: Aperitivo con prodotti locali per condividere e concludere la serata in convivialità.
Sabato è stata una serata intensa.
Abbiamo presentato i risultati finali del progetto e i dati raccolti (e rappresentati sempre ispirandoci a Dear Data), i ragazzi e le ragazze si sono esibiti nella performance teatrale preparata con Daniele Tenze e Daniele ha presentato il suo monologo di divulgazione scientifica SISMA.
Ci teniamo a ringraziare Edoardo, Mario, Igor, Muhammad, Ablaye, Alessandro, Antonella, Sakib, Alessandra, Nicole, Joshua, Samuel, Iago, Andrea, Sabir, Shah, Matteo, Siddique, Riccardo, Sofia, Annamaria, Giulia, Luisa, Francesca, Assad e Antonio.
Questa mappa rappresenta i progetti che Primo Passo porta avanti, i dati relativi alle varie produzioni e il loro contributo alla sostenibilità
Riesci a interpretare la mappa?
Queste grafiche sono state pensate e prodotte da una delle citizen scientists Nicole.
Questo testo è stato scritto ed interpretato durante la performance teatrale da una delle citizen scientists Alessandra.
Vedi, la natura è vita. Basti pensare all’acqua, a cui non si può fare a meno per
vivere. Alla terra, all’aria, al fuoco. Cosa faremmo senza di essi? Nulla,
assolutamente nulla.
Forse dovremmo prenderci più cura della natura e di tutti i suoi elementi; noi lo
facciamo già, ma tante volte ci preoccupiamo più dei nostri bisogni che del
preservarla. Ma perchè?
Perché pensiamo tanto al futuro se poi non ci pensiamo veramente?
Non potremmo essere più sostenibili nelle nostre attività? E che cosa vuol dire
sostenibile?
Sostenibile è qualcosa che si può sostenere da solo e che non fa male all’ambiente.
E si può esserlo? Certo, basta volerlo e un po’ di impegno. È un lavoro di
collaborazione e di rispetto tra gli uomini e tra gli uomini e la natura, un legame,
come quelli delle piante. Basti pensare alle viti, che hanno tantissimi legami, (i tralci),
che si legano e intrecciano tra loro o al legame tra la natura e le api, con cui anche
l’uomo collabora per ottenere il miele.
Vedi, vorrei vedere un altro rapporto tra l’uomo e la natura. Meno asfalto, meno
fabbriche, meno inquinamento e più rispetto.
Come quello che vedo qui a Colloredo, dove l’uomo non pretende troppo dalla
natura, dove si usano pochi o talvolta nessun macchinario per le varie produzioni e
si preferisce invece faticare fisicamente come si faceva una volta piuttosto che
inquinare. Questo vorrei vedere in tutto il mondo.
Non è detto però, che in questa situazione la natura non possa convivere con la
tecnologia e la scienza, perché la volontà dell’uomo di migliorare e migliorarsi
sempre di più lo porta anche a volere qualcosa di meglio di ciò che ha già ed è da
qui che è nata la tecnologia. E anche se talvolta quest’ultima e la scienza ci fanno
paura, sono loro che portano e stanno portando avanti il mondo. Quindi, perché non
far incontrare la natura con questi due elementi?
Infatti, ti parlerò nuovamente di Colloredo. Sapevi che abbiamo installato una
stazione metereologica proprio accanto a una delle nostre vigne? Sì, proprio così:
stiamo infatti iniziando a imparare come utilizzare questo strumento tecnologico per
migliorare la resa della nostra viticoltura e agricoltura e rendere queste più
sostenibili.
E perché non replicare tutte queste nostre scelte in altre aziende?
Io penso, noi pensiamo che sarebbe un passo in avanti verso la sostenibilità? E tu?
Per finire ecco invece alcune foto della serata!
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