Via Crucis

Comunità Pastorale Santa Croce, Garbagnate Milanese
Quaresima 2024


VIA CRUCIS
La via della croce
e il lavoro

29 marzo 2024, Garbagnate Milanese, Venerdì santo nella Passione del Signore

PRIMA SOSTA

Giardino 25 aprile, Via Falcone 6

Gesù nell’orto degli ulivi

ovvero

Lo devo proprio fare?
Non ti preoccupare, non sei solo, e ti guardo con tenerezza!


Una musica di sottofondo accoglie chi arriva.
Al momento dell’inizio, una voce fuori campo legge:

 

"Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia, non sia fatta la mia, ma la tua volontà". (Luca, capitolo 22)

Non ti preoccupare, non sei solo, e ti guardo con tenerezza

 

Torna all’abbraccio del Padre

[…] Torna dal tuo papà, torna da tuo Padre. Lui ti aspetta. È la tenerezza di Dio che ci parla, specialmente nella Quaresima. È il tempo di entrare in noi stessi e ricordare il Padre, tornare dal papà. «No, Padre, io ho vergogna di tornare perché…Lei sa Padre, io ne ho fatte tante, ne ho combinate tante… » Cosa dice il Signore? «Torna, io ti guarirò dalle tue infedeltà, ti amerò profondamente, perché la mia ira si è allontanata. Sarò come rugiada, fiorirai come un giglio e metterai radici come un albero del Libano » (Os 14,5-6). Torna da tuo padre che ti aspetta. Il Dio della tenerezza ci guarirà, ci guarirà da tante, tante ferite della vita e da tante cose brutte che abbiamo combinato. Ognuno ha le proprie! Pensiamo questo: tornare da Dio è tornare all’abbraccio, all’abbraccio del Padre.  Papa Francesco (2020) Ti auguro il sorriso per tornare alla gioia, Città del Vaticano, Editrice Vaticana. P. 127.

 

Preghiera comune

Ripetiamo insieme:  Sia lodata e ringraziata la tenerezza di Dio per noi

 

Per tutti i lavoratori che quotidianamente esercitano la loro professione per il bene della comunità umana cooperando nel disegno d’amore di Dio

Noi ti preghiamo,

 

Per coloro che instancabilmente lavorano al fianco dei fratelli più fragili riconoscendo nei volti sofferenti la presenza del Signore

Noi ti preghiamo,

 

Per ognuno di noi, perché sul posto di lavora possa testimoniare con i colleghi la tenerezza di un Padre che accompagna e ci sostiene anche nelle difficoltà.

Noi ti preghiamo,

 

Canto:  Apri i cieli su noi

Apri i cieli su noi
Desideriamo di più
Sei come un vento che soffia
La Tua presenza è qui

Apri i cieli su noi

Desideriamo di più

Sei come un vento che soffia

La Tua presenza è qui


Nel buio più profondo

Tu sarai la luce

E in mezzo alla tempesta

Tu ci salverai


Perché sei buono

Sì, Tu sei buono
La nostra speranza
La nostra fiducia
Sei Tu, Gesù

Abbiamo fame di Te
Abbiamo fame di Te

Apri i cieli su noi
Desideriamo di più
Sei come un vento che soffia
La Tua presenza è qui

Apri i cieli su noi
Desideriamo di più
Sei come un vento che soffia
La Tua presenza è qui

SECONDA SOSTA

Travagliati, Via Trento 36

Gesù incontra Veronica
ovvero

Servirà il mio sacrificio? Sarà compreso il mio amore?


Ascoltate la lettura dal Salmo 27 (7-9)

Ascolta, Signore, la mia voce.

Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!

Il mio cuore ripete il tuo invito:   

“ Cercate il mio volto !” .

Il tuo volto, Signore io cerco.

Non nascondermi il tuo volto,

non respingere con ira il tuo servo.

Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,

non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

 

Meditazione

Veronica compie un gesto semplice e inusuale ma pieno di compassione per Gesù. Altre donne sono presenti, piangono e si lamentano sul condannato battendosi il petto. L’amore rende capaci di gesti puri, intraprendenti e coraggiosi.  Né paura, né brutalità la fermano, supera la folla e i soldati e cerca il volto del Signore e riesce ad incrociare il suo sguardo, a volergli bene con questo semplice gesto di affetto, a dare conforto e forza in quello che sta avvenendo e che sembra incompreso da tutti. Così come noi in ogni atto buono, fatto con amore, che ci mostra qualcosa del cammino di Dio, avvicinandoci a Lui e ai fratelli.

 

Preghiera comune

Rispondiamo insieme: Aiutaci, Signore.

 

Signore fa che comprendiamo come nel lavoro fatto bene, compiamo qualcosa di prezioso per il bene comune, fonte di relazioni autentiche, che ci rimandano alla fratellanza comune in Dio. Per questo ti preghiamo

 

Insegnaci Signore a prenderci cura delle persone e delle situazioni ferite, che la vita ci pone accanto. Ognuno ha una dignità che lo precede, che deriva dall’essere figli dello stesso Padre. Per questo ti preghiamo

 

Aiutaci nel lavoro a non vedere mai l’altro solo come un collega di cui nulla mi importa, né un estraneo avversario da superare o una persona che non c’entra nulla col mio esistere. Per questo ti preghiamo

TERZA SOSTA

Studio 17, Via Guido Rossa 17

Gesù aiutato da Simone di Cirene
ovvero

Aiutatemi! Ora sono io ad aver bisogno di aiuto



Ascoltate la lettura del Vangelo secondo Marco (15,21-22)

Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque Gesù al luogo del Golgota, che significa luogo del cranio.

 

Meditazione

Simone di Cirene tornando a casa dal lavoro si imbatte nel corteo di Gesù con la croce e tutta la folla. I soldati lo costringono a portare la croce. Da quel momento la sua vita cambia. Da quell’incontro, involontario, scaturisce la sua fede.

Accompagnando Gesù e condividendo il peso della croce, il Cireneo ha capito che era una grazia poter camminare assieme a questo Crocifisso e assisterlo. Il mistero di Gesù sofferente e muto gli ha toccato il cuore. Gesù, il solo che, attraverso il suo amore divino poteva e può redimere l’umanità intera, vuole che condividiamo la sua croce per completare quello che ancora manca ai suoi patimenti. Ogni volta che con bontà ci facciamo incontro a qualcuno che soffre, qualcuno che è perseguitato e inerme, condividendo la sua sofferenza, aiutiamo a portare la croce di Gesù. E così otteniamo salvezza e noi stessi possiamo contribuire alla salvezza del mondo, diventando missionari di Cristo.

 

Testimonianza

Omelia di San Giovanni Paolo II durante la beatificazione di Madre Teresa di Calcutta

“[…] La sua vita è una testimonianza della dignità e del privilegio del servizio umile. Ella aveva scelto di non essere solo la più piccola , ma la serva dei più piccoli . Come madre autentica per i poveri, si è chinata verso coloro che soffrivano diverse forme di povertà... La sua vita è stata un vivere radicale e una proclamazione audace del Vangelo...placare la sete di amore e di anime di Gesù in unione con Maria, Madre di Gesù, era divenuto il solo scopo dell'esistenza di Madre Teresa, e la forza interiore che le faceva superare sé stessa e "andare di fretta" da una parte all'altra del mondo al fine di adoperarsi per la salvezza e la santificazione dei più poveri tra i poveri.

"Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me"(Mt25, 40). Questo passo del Vangelo, così fondamentale per comprendere il servizio di Madre Teresa ai poveri, era alla base della sua convinzione, piena di fede, che nel toccare i corpi deperiti dei poveri toccava il corpo di Cristo. Era a Gesù stesso, nascosto sotto le vesti angoscianti dei più poveri tra i poveri, che era diretto il suo servizio. Madre Teresa pone in rilievo il significato più profondo del servizio: un atto d'amore fatto agli affamati, agli assetati, agli stranieri, a chi è nudo, malato, prigioniero, viene fatto a Gesù stesso...”

 

Preghiera comune

Cristo, che a Simone di Cirene

hai conferito la dignità di portare la tua croce,

accogli anche noi sotto il suo peso,

accogli tutti gli uomini

e dona a ciascuno la grazia della disponibilità.

Fa' che non distogliamo lo sguardo da coloro

che sono schiacciati dalla croce della malattia,

della solitudine, della fame, dell'ingiustizia.

Fa' che, portando i pesi gli uni degli altri,

diventiamo testimoni del vangelo della croce,

testimoni di te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

 

Canto:  Dammi il tuo cuore

Chi troverà un amore così
Sei ineguagliabile
Disposto a tutto
Sacrificando tutto… per me 

Mostrerò al mondo che sei Vivo
Mostrerò al mondo che sei Vivo in me

Dammi il Tuo Cuore
Voglio il Tuo Amore
Con Passione voglio amare le persone senza limiti
Dammi la fede
Per non esitare
Con Passione
Senza condizione Io Ti servirò

Chi troverà una Grazia così
Sei incomparabile
Hai perdonato tutto
Dimenticando tutto
Per avvicinarmi a Te

 

Mostrerò al mondo che sei Vivo
Mostrerò al mondo che sei Vivo in me 

QUARTA SOSTA

Ifi, Via Guido Rossa 7

Canto:  Gesù era li

 Era lì, per pagare il prezzo dei miei peccati

Era lì, soffrendo e pensando alla mia vita

Mentre tutti ridevan di Lui

Era lì, quando il sangue scendeva dalla Sua fronte

Era lì, mentre il sangue di Abele gridava vendetta

Il Suo sangue grida amore

 Gesù era lì che soffriva con amore

Era lì, non pensava al Suo dolore

Gesù era lì con lo sguardo verso il cielo

Padre mio!

  Era lì, sofferente in croce, con amore pregava

Era lì, Padre mio perdona loro

Perché non sanno quel ch'essi fanno

Era lì, nell'ultimo istante della Sua vita

Era lì, una sola espressione uscì dal Suo cuore

Padre mio tutto è compiuto!

Gesù era lì che soffriva con amore

Era lì, non pensava al Suo dolore

Gesù era lì con lo sguardo verso il cielo

Padre mio!

  

Erano le nostre malattie che Egli portava

erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato

Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni

stroncato a causa delle nostre iniquità

il castigo per cui oggi abbiamo pace

è caduto su di Lui

e mediante le sue lividure noi

siamo stati guariti

Ha portato i peccati di molti

Ha interceduto per i colpevoli

e dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato

Egli vedrà una discendenza

  

Gesù era lì con lo sguardo verso il cielo

Padre mio!

 Gesù era lì che soffriva con amore

Era lì, non pensava al Suo dolore

Gesù era lì con lo sguardo verso il cielo

(Padre mio!) Padre mio.

Gesù cade
ovvero

Tiratemi via questo peso, non ce la faccio più


Ascoltate la lettura del Vangelo secondo Matteo (16,24-25)

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà” (Mt 16,24-25)

 

Meditazione

Essere discepoli di Gesù potremmo dire che comporta due movimenti esistenziali essenziali. Il primo è “rinnegare se stessi”, cioè, avere la capacità di essere “liberi da noi stessi”.

Il secondo movimento sta nel “prendere la propria croce e seguire Gesù”. Il verbo “prendere” implica la scelta di assumersi la responsabilità di ciò che c’è nella vita, nel lavoro.

Gesù ci invita a “seguirlo”: non sappiamo fin dall’inizio dove stiamo andando e qual è la cosa giusta da fare.

E’ un percorso quotidiano in cui di volta in volta capiamo cosa sia meglio fare, senza improvvisare ma seguendo Gesù passo dopo passo. 

 

Testimonianza

Mi chiamo Giordano Tomasoni, ho 53 anni.

Porto la mia testimonianza di sopravvissuto e rinato, perché sono convinto che condividere la mia passata sofferenza e le mie emozioni possa essere di aiuto a coloro che stanno soffrendo gli stessi dolori. Nel 2008 mi sono trovato in preda a una grave depressione non curata, sottovalutata forse per orgoglio. Non trovavo più nessuno stimolo nel lavoro, forse temevo i cambiamenti, forse stava maturando un’insoddisfazione personale, che si è trasformata in angoscia.

Quel giorno stavo andando al lavoro, in macchina, come sempre. A un certo punto mi sono fermato sulla strada, vicino al ponte del mio paese. Sono sceso dall’auto e mi sono buttato, senza pensare a nulla. Sono caduto da 11 metri e avevo fratture ovunque; una lesione permanente al midollo spinale mi ha reso paraplegico, ma non ero morto. Poi ho perso conoscenza e mi sono risvegliato due giorni dopo in ospedale.

Imparo, lentamente a perdonarmi per il gravissimo gesto che avevo compiuto.

Seguono interventi complessi, lunghe riabilitazioni, con la voglia di sperimentarmi di nuovo nello sport, diventando atleta paralimpico nello sci nordico e nella handbike. Riprendo il mio lavoro di falegname: oggi realizzo giocattoli educativi artigianali.

Da diversi anni porto la mia testimonianza nelle scuole e negli incontri a cui mi invitano, cercando di dare una mano a togliere quei pesi che schiacciano le nostre vite.

Ho imparato ad apprezzare come un dono ogni singolo istante, senza mai stancarmi di notare e amare i dettagli del quotidiano.

 

Preghiera comune

Ripetiamo: Rialzaci con te, Signore

 

Per tutti coloro che si sentono deboli e cadono sotto il peso delle difficoltà, preghiamo

 

Per quando la fatica vorrebbe farci rimanere a terra e non troviamo stimoli attorno a noi, per quando la croce è troppo pesante e ci schiaccia, preghiamo

 

Fa’ che non ci abbandoniamo alle nostre tristezze, aiutaci a trovare sempre un motivo per andare avanti nel cammino, preghiamo

 

Per i giovani che faticano a trovare un posto di lavoro dignitoso, per i cassintegrati, per chi il lavoro l’ha perso. Concedici di riscoprire sempre nuove forme di solidarietà e fa che nessuno si rassegni all’idea che l’economia e i soldi contino più delle persone, preghiamo

 

Sotto il peso dell’odio è caduta anche la pace nel mondo; ci sentiamo impotenti; ma nel nostro piccolo, nel nostro luogo di lavoro, possiamo essere piccoli strumenti di pace, ti preghiamo

QUINTA SOSTA

Sorini e Migliavacca, Via del lavoro 17-7

Gesù muore
ovvero

Perché soffrire così tanto? Io muoio anche per te


Canto:  Mashalem

 

"Mashalem!" Gesù gridò
E la terra in pieno giorno si oscurò
Alla croce lui disse, "Sì"
Con amore immenso al padre suo ubbidì
Umiliato Dio tra noi

Senza colpa, lui patì
L'abbandono ed il dolor
Dormi o re, quanti sperano in te
Mashalem, tutto si compie in te

 

Mashalem, re dei giudei
Che portasti il peso dei peccati miei
La tua sete di perdonar
E il tuo dono di infinita carità
Nelle sante piaghe tue
La gloriosa porta al ciel
Dolce il chiodo che l'aprì
Salva o re, quanti sperano in te
Mashalem, tutto si compie in te

 

Mashalem, ancora sei
Quell'agnello che si immola lì per noi
Oggi qui si compie in te
Il più grande dei misteri del tuo amor
Sangue, corpo ed anima
E il divino redentor
Fa' che io sia tra i santi tuoi
Vieni o re, quanti sperano in te
Mashalem, tutto si compie in te

 

Ascoltate la lettura del Vangelo secondo Luca (23,44-47)

Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò.

Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: "Veramente quest'uomo era giusto".

 

Meditazione

Solo in fin di vita viene riconosciuto come uomo giusto, di valore. Riconoscere il valore di Gesù come uomo al momento della sua morte è il primo passo per aprire il cuore al riconoscimento di Gesù come figlio di Dio al momento della resurrezione.

La capacità di Cristo di offrirsi senza riserve ci insegna l'importanza di dare il massimo di noi stessi anche nelle attività lavorative, facendo emergere compassione, empatia e solidarietà verso i nostri colleghi.

Inoltre, la sua capacità di perdonare anche nei momenti più difficili ci insegna a praticare tolleranza e comprensione nelle relazioni interpersonali sul luogo di lavoro, creando un clima armonioso e collaborativo.

In questo modo siamo spinti a riconsiderare la nostra visione del successo, perseguendo obiettivi che portano beneficio non solo a noi stessi, ma anche alla comunità, andando oltre il nostro interesse personale a vantaggio del bene comune.

Infine, il suo sacrificio ci insegna che, nonostante le avversità, c'è sempre spazio per la speranza e la rinascita, spingendoci a perseverare nelle nostre sfide professionali con fiducia e ottimismo.

 

Momento di silenzio individuale:

Crediamo possano aiutarti queste domande

1. Pensi che il tuo lavoro quotidiano sia di supporto alla comunità?

2. quando ti sei sentito più umano / vulnerabile?

3. Cosa ti ha dato conforto? Lo cerchi mai nella preghiera?

 

Preghiera comune

Dio misericordioso, nel tuo amore infinito

hai permesso che il tuo Figlio Gesù

patisse la croce per la nostra salvezza.

Ti ringraziamo, Signore,

per il dono del lavoro e ti preghiamo perché il sacrificio di Gesù

possa ispirarci nelle nostre attività quotidiane:

donaci forza, pazienza e perseveranza

per affrontare le sfide che incontriamo sul nostro cammino.

Aiutaci a vedere il nostro lavoro

come un'opportunità per servire te, i nostri fratelli e sorelle,

seguendo l'esempio di Gesù che ha dato la sua vita per noi.

Ti preghiamo per coloro che lavorano duramente

ogni giorno per sostentare sé stessi e le loro famiglie,

per coloro che portano il peso delle responsabilità

e affinché tu possa dare sostegno e protezione

a coloro che lavorano in condizioni difficili o pericolose.

Concedici la tua pace e la tua benedizione

perché possiamo sperimentare la tua presenza

amorevole in ogni momento della nostra vita lavorativa.

Amen.

 

Conclusione

Ti adoriamo, Altissimo Signore Gesù Cristo

qui e in tutte le tue chiese che sono nel mondo

e ti benediciamo, perché con la tua santa croce

hai redento il mondo

 

G. Benedetto Dio che vive nei secoli dei secoli

T. Amen