Progetto lettura..."Più veloce del vento"

Il progetto lettura della nostra classe è stato incentrato sulla lettura del libro “Più veloce del vento”, scritto da Tommaso Percivale ed edito da Einaudi ragazzi. Abbiamo iniziato a lavorarci in aula leggendo ogni giorno un capitolo del libro, commentandolo, trovando delle connessioni con la nostra vita e con il mondo e discutendone insieme alla professoressa Mercantini. Il romanzo racconta la storia di Alfonsina Strada, una donna di grande coraggio e determinazione che sognava di diventare una ciclista ed stata la prima donna a partecipare al giro d’Italia nel 1924 quando ancora questo sport era riservato soltanto agli uomini e le donne rivestivano esclusivamente il ruolo di mogli e madri. Dalle connessioni che abbiamo ricavato ci siamo soffermati a discutere del valore dei sogni e delle scelte personali e soprattutto del tema della parità di genere, dei diritti delle donne e dei diritti universali e inalienabili in generale, facendo anche un lavoro specifico su di essi nel quale ognuno aveva assegnato un diritto o un articolo della Costituzione che doveva approfondire e poi esporre a tutta la classe per mezzo di una presentazione power point o di un cartellone. Dato l' imprevisto, a tutti ormai noto, e l'impossibilità di continuare a seguire le lezioni in presenza, abbiamo dovuto terminare la lettura del libro ognuno per conto proprio, comunque discutendone insieme durante le videolezioni online. Dopo aver terminato il libro abbiamo deciso di creare una sorta di ebook contenente le nostre recensioni e le nostre riflessioni personali. Ognuno ha collaborato mandando il proprio lavoro (recensioni del libro, biografia di Alfonsina, biografia dell’autore del libro, disegni e citazioni dal testo). E, alla fine, siamo anche riusciti ad incontrare l’autore Tommaso Percivale insieme alle altre classi terze in un incontro virtuale che si è svolto addirittura in due giorni consecutivi 22 e 23 Aprile, giornata mondiale del libro e dei diritti d’autore. L'intervista che il sig. Percivale ci ha regalato è stata molto interessante e, a me, è particolarmente piaciuta perché è stata interattiva ed emozionante, l’autore ha infatti risposto a tutte le nostre domande, ci ha raccontato aneddoti sul suo lavoro di ricerca e ci ha svelato tanti segreti del mestiere dello scrittore. A dire il vero, l’intero progetto è stata un’esperienza molto bella e stimolante, non solo per il libro in sé che è bellissimo, ma anche e soprattutto per la collaborazione di tutta la classe e per lo spirito di squadra! Per vedere l’ebook da noi realizzato (classe III C) basta cliccare sul link seguente:

Marina Bocciolini (classe III C)

Di seguito il link al prodotto realizzato dalla classe IIIC per il Progetto Lettura

Più veloce del vento... un messaggio diretto al cuore.

L'esperienza in classe 3A.

Quest’anno per il Progetto Lettura gli alunni delle classi terze, della Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Omnicomprensivo “Mazzini” di Magione, hanno letto il romanzo “Più veloce del vento” di Tommaso Percivale, autore di numerosi romanzi per ragazzi.

Questo libro racconta la storia di Alfonsina una giovane ragazza realmente esistita, figlia di contadini, il cui destino sembrava segnato a vivere in mezzo alle campagne romagnole e a prendersi cura della sua famiglia.

Non correre, non gridare. Copriti le gambe, stai composta, e piantala di fantasticare.”

Ma Alfonsina nella vita voleva fare altro, lei voleva andare in bicicletta,la sua grande passione, e nonostante all’inizio non avesse nessuno che l'appoggiasse, lei non si rassegna e lotta per quello che più le piace fare: pedalare. “ Non voleva cambiare il mondo. Voleva solo vivere come una persona libera: di scegliere, di fare le cose che amava. Libera di sognare in grande.”

Nel primo novecento l’idea che si aveva della donna era quella di vederla tra le mura di casa e occuparsi solo del focolaio domestico, purtroppo la maggior parte delle persone non riuscirono ad accettare il fatto che una donna, a quell’epoca, potesse andare in bicicletta, infatti anche dopo i suoi successi la gente, anche tra i ciclisti, continuava a prenderla in giro e a deriderla. Ma Alfonsina se ne fregava e per questo fu ripagata quando nel 1924 corse come prima donna della storia il Giro d’Italia, dove a ogni arrivo di ogni tappa c’erano centinaia di persone lì a fare il tifo per lei.

A me personalmente questo libro è piaciuto molto, soprattutto perché è la prova che niente è impossibile nella vita, e che se ci credi fino in fondo, con sacrifici e fatica puoi REALIZZARE i tuoi sogni, “quando ogni singolo respiro è dedicato a un sogno, e il sogno è quello di volare, il respiro diventa vento”.


articolo a cura di Maya Serpolla della classe 3A

Laboratorio di scrittura teatrale... che scoperta!!!

Coniugare il teatro ed un tema così complesso come l’adolescenza non è mai semplice, soprattutto se ci si rivolge per l’appunto a degli adolescenti. Infatti interagire e rapportarsi con noi ragazzi è piuttosto difficile data l’età particolare in cui un’attività come il teatro può sembrare vecchia e passata di moda. Questo è stato quindi il punto di partenza del progetto di scrittura teatrale che si è svolto in quattro incontri tra Novembre e Gennaio, con l'obiettivo di mostrarci che il teatro non è solo spettacolo ma che è, anzi, un insieme di discipline che può trasmettere emozioni, far riflettere, maturare, e soprattutto divertirsi!

Questo progetto è stato realizzato dalla Prof. Mercantini Fabiana in collaborazione con l'operatore teatrale di "Rinoceronte teatro" Michele Volpi che ha scelto di iniziare questo percorso con la lettura di un testo di B. Friot tratto dal libro "La mia famiglia e altri disastri" che ha come tema centrale proprio l'adolescenza. L'attore e scrittore teatrale è riuscito a cogliere perfettamente ciò che sente e prova un tipico adolescente, cioè la sensazione costante di non essere mai capito e ascoltato e che lo costringe a scoprire un altro mondo, il suo mondo!

Gli incontri sono proseguiti con letture di altri libri e albi illustrati a cui sono seguite brevi esperienze di training teatrale, attività che consiste nel fare degli esercizi in gruppo per allenare la parte fisica e vocale e far emergere la parte istintiva di ognuno. Altre attività prevedevano l'esecuzione di giochi con scambio di ruoli sul tema del bullismo e della diversità e il racconto di esperienze personali, poi messe in scena e drammatizzate per cercare di discuterne insieme e trovare una "strada" per accettarle e affrontarle.

Negli ultimi 2 incontri abbiamo invece contribuito alla scrittura di un testo teatrale per ragazzi dal titolo “Pa pa Paolo”sempre sulle stesse tematiche del bullismo e alla successiva messa in scena dello stesso attraverso un tipo di rappresentazione chiamata “teatro dell’oppresso” che consiste nel drammatizzare, attraverso gesti e corpo, scene mimate del testo suggerendone insieme l'epilogo e una possibile risoluzione del conflitto. Questo è un tipo di teatro molto intimo che fa proprio entrare nella storia come se la si stesse vivendo realmente.

Questa esperienza, anche se non molto lunga, ha cercato di tirare fuori il meglio da noi ragazzi, consentendoci una conoscenza più profonda di noi stessi e delle nostre emozioni. Inoltre, mi ha fatto capire che le paure di una persona sono le paure di tutti ed ha creato in me la consapevolezza che queste paure si devono sfidare e superare, così come le insicurezze e che, soprattutto se si prova a farlo insieme, la via è più semplice. Alla fine del progetto, abbiamo raggiunto la bellissima consapevolezza di aver trovato "una nuova famiglia" e nuovi amici...la nostra mitica classe III C.

Sabrina Calvi, classe III C

La nostra esperienza con i Nasi Rossi

Già dall’anno scorso la mia classe ha partecipato ad un incontro con “I nasi rossi” dell’Associazione V.I.P. Perugia, ma il loro intervento non aveva avuto grandi effetti su di noi.

Quest’anno il Progetto ci è stato riproposto ed abbiamo avuto tre incontri con i “volontari che tolgono le vesti quotidiane per indossare quelle colorate, allegre, fuori dagli schemi del clown” perché quella “piccola maschera abbatte muri insormontabili”, come possiamo leggere nel loro sito.

Durante gli incontri ci hanno fatto fare molti giochi di gruppo per capire il nostro grado di collaborazione, e possiamo dire che, all’inizio, non era dei migliori! C'era molta tensione tra di noi, una tensione che si era creata maggiormente tra maschi e femmine per alcuni fatti accaduti in prima media.

Davamo la “colpa” delle incomprensioni al tempo, ci dicevamo, come scusa,”ci conosciamo da poco”, oppure le femmine davano la colpa ai maschi e i maschi alle femmine. Ogni schieramento riteneva l’altro non all’altezza, ma pensandoci ora ci siamo resi conto che tutti sbagliavamo.


Ad un certo punto ci siamo accorti che il tempo per conoscerci meglio ci sarebbe stato e che tutti eravamo e siamo uguali. Ora pensiamo che all’inizio non abbiamo saputo nemmeno sfruttare l’opportunità che ci è stata data dalla DS e dai prof. facendoci partecipare a questo Progetto. Infatti, a primo impatto, abbiamo sottovalutato molto i clown, senza capire che i loro giochi servivano ad unirci come volevano anche i nostri professori.

Poi, ad un certo punto, è scattato qualcosa, forse perché i nostri cuori avrebbero voluto un buon rapporto con il prossimo, e abbiamo imparato a capirci, a rispettarci, e ad essere noi stessi senza avere paura di esser giudicati dai nostri compagni.

Ora infatti ci supportiamo a vicenda come una grande famiglia, compresi i prof. che ogni giorno ci insegnano e ci spronano per avere sempre il meglio da noi, ed è per questo che dobbiamo ringraziare “I nasi rossi” che ci hanno dato la spinta a migliorare per cominciare la seconda media con il piede giusto.

Questi incontri hanno mostrato i loro frutti e noi saremo per sempre grati ai fantastici nasi de “I nasi rossi”.

Sara Partalli (classe II E)

Carnevale 2020

Il Carnevale qui nel nostro istituto omnicomprensivo di Magione consiste nel mettere in gioco la propria creatività: ogni classe deve scegliere un tema da realizzare (con balletti, costumi, canzoni etc.) e sfoderare le proprie doti sul “palco” convincendo i giudici…con lo scopo di vincere un barattolone di Nutella e un prestigiosissimo attestato!

Quest’anno noi della 2°C abbiamo messo in scena un gruppo di animali che ballavano sulle note e la coreografia della canzone "Thriller" di Michel Jackson e , alla fine, restavano vittime della Morte in persona. La Morte sfoderava la sua arma invincibile ovvero il gas serra che colpisce gli animali e li trasforma in zombie. Inoltre, per rappresentare gli effetti del riscaldamento globale, abbiamo introdotto una scena finale in cui la Morte scioglie con un phone gli iceberg e tutti gli animali polari che ci vivono accanto.

Per realizzare questa rappresentazione abbiamo affrontato numerose difficoltà: le discussioni maggiori ci sono state quando si doveva scegliere il tema, ma per fortuna, soprattutto grazie all’aiuto della prof. Mercantini, abbiamo trovato una soluzione abbastanza velocemente dialogando e confrontandoci. Comunque, la fase critica non era terminata qui: quando ci siamo riuniti per realizzare il balletto e i costumi abbiamo faticato un bel po'...soprattutto nell’insegnarlo ai maschi!!! Alla fine, però, siamo riusciti a presentare un bel lavoro, e anche se non abbiamo vinto, ci siamo lasciati alle spalle quelle sciocche discussioni e ne siamo usciti più uniti di prima!

Festeggiare il Carnevale così potrebbe sembrare solo un modo per distrarsi dallo studio e divertirsi un po' con i propri compagni e insegnanti, ma in realtà è molto più di questo: ci insegna a collaborare tra di noi, a prenderci delle responsabilità e a riflettere e far riflettere su temi importanti...con ironia!

Perciò, che altro dire…augurateci buona fortuna per il prossimo anno!!!

Sofia Carrozza, Viola Proietti, Martina Taddia (classe II C)


Leggere.... che incontro!!!

Il Progetto lettura annuale della nostra scuola viene realizzato principalmente in tre fasi:

-la prima vede come protagonisti i professori e le professoresse di lettere che, riunendosi e nominando un referente, hanno il compito di scegliere il libro più adatto per le classi prime, seconde e terze;

-successivamente si passa alla fase principale, che al contrario della prima vede noi alunni al primo posto nel ruolo di ascoltatori e lettori del libro precedentemente scelto che per le classi seconde quest’anno è stato “Continua a camminare” dello scrittore Gabriele Clima edito da Feltrinelli.

Questa è la fase più importante perché, nell’ora di lettura collettiva in classe, proviamo ad estrapolare i concetti principali e a discutere insieme le tematiche emerse per poi creare singolarmente i nostri schemi a Y (in cui segnare impressioni, connessioni e domande) ma soprattutto dare voce alle nostre emozioni per trasformarci anche noi in veri e propri personaggi e protagonisti del racconto.

Questa storia ci ha colpito in modo particolare perché tratta di un argomento molto attuale in quanto parla di due ragazzi Fatma e Salim, in cammino verso destini opposti a causa di una guerra che non hanno scelto e che l’autore ha saputo raccontare in un modo coinvolgente e adatto anche per noi ragazzi;

-infine, la terza fase, è il momento più atteso da noi alunni fin dall’inizio del progetto perchè l’autore viene appositamente nella nostra scuola per discutere con noi del libro e rispondere alle nostre domande e curiosità; alla fine dell’incontro, come ricordo di questa esperienza, lo scrittore ci regala il suo autografo in prima pagina.

Prima di tutto ciò, avviene la fase più creativa dell’intero progetto dove ogni classe si cimenta nel rappresentare il libro come meglio preferisce. Noi quest’anno abbiamo scelto di regalare all’autore le nostre “recensioni creative” ovvero tutte le nostre emozioni, domande, pareri, pensieri e riflessioni che ognuno di noi ha racchiuso in un foglio. Per concludere il nostro lavoro in un modo ancora più creativo abbiamo deciso di rilegare tutti i nostri elaborati in un unico libro realizzato esclusivamente da noi, compresa la copertina che rappresentava con una sola immagine ciò che avevamo appreso e immaginato della storia narrata.

Questa è stata un’esperienza bellissima perché anche se solo per una volta ci siamo sentiti dei “veri” scrittori e anche giornalisti e intervistatori per un giorno! Grazie all'incontro con l'autore, infatti, abbiamo potuto scoprire ciò che si nascondeva dietro la vita di un grande scrittore e di “Continua a camminare”.

Bardani Martina Stella, Pieroni Sara (II C)