Eventi

Mosaico d'Amore

Il 31 maggio ore 20:30 al Circolo Cattolico. Magré di Schio, è andato in scena lo Spettacolo teatrale "Mosaico d'amore", Laboratorio Teatro e filosofia dell'I.I.S. Martini. Riportiamo qui gli interventi.

Dichiarazione d'amore

Se il vento della vita potesse parlarmi sarebbe il tuo sospiro, perché di tutte le cose che sono state create, tu sei la più bella e dannata che io abbia mai incontrato. 

Perché se ciò che di più bello c’è stato avesse un colore, sarebbe quello dei tuoi occhi e se dovesse esserci una musica che può calmare le mie lacrime, sarebbe la tua voce.

Se caricarsi dei mali degli altri fosse possibile, mi spoglierei nuda per entrare nel tuo corpo e mi ci perderei dentro, giocherei con i tuoi demoni fino a metterli in scacco e cercherei di capire perché ti tormentano tanto.

Perché tu sei tutto e niente, sei un ombra che sparisce, una bellissima contraddizione, un libro che non ha un finale, che io cerco disperatamente di leggere.

Perché se l’amore che con te acquista un nome si potesse comprare, non avrei più averi e se le notti pensandoti potessero prendere vita, le fisserei su un giradischi e ti lascerei danzare sul mio corpo come le note danzano sugli spartiti.

Perché il male che provo nell’anima, da quando non ci sei, si è rifiutato di essere dolore ed è rinato in arte, uscendo da me e mostrandosi con queste parole.

Perché il mio cuore ti conosce e sa che un pezzo gli è stato rubato per sempre.

Giulia Pretto

Mio buono e gentile fiore,

Mi ritrovo qui a scriverti con un misto di gioia e malinconia nel cuore. Tu sei la bellezza più pura che abbia mai visto, la tua delicatezza e il tuo profumo mi abbracciano e mi fanno sentire come se fluttuassi su una nuvola. Mi perdo nei tuoi teneri petali , nei tuoi colori tenui che mi riempiono di speranza e di gioia.

Allo stesso tempo però, mi rendo conto di quanto tu sia fragile, di quanto il tempo possa sfiorirti e portarti via da me. Mi fa male pensare a questo, sapere che il nostro tempo insieme è limitato, che presto dovremo separarci e io rimarrò qui, sola, a desiderarti con tutto il mio cuore.

Eppure, non posso fare a meno di sognarti, di immaginarti nel tuo splendore eterno, di credere che possiamo essere insieme per sempre, in un mondo celestiale dove la tristezza e la separazione non esistono.

Ti prego, fiore mio, resta con me, anche se so che è impossibile. Resta almeno nel mio cuore, nella mia memoria, nei miei sogni più profondi. E prometto che ti amerò per sempre, con tutta me stessa, con tutta la mia anima.

Con infinito amore,
Tua, Denisa

L'amore per i cavalli

La passione innata per gli animali si manifesta in Gaia sin da piccola; era affascinata soprattutto dai cavalli, quei giganti buoni così belli e maestosi.

All’ età di quindici anni inaspettatamente i genitori esaudirono il suo più grande desiderio, possedere un cavallo di cui prendersi cura: arrivò così Top Gun, un cavallo di razza quarter che sfoggiava un mantello baio, ossia un bel manto compatto di colore marrone scuro, con crini e coda neri, una criniera lunga e folta, un dorso perfetto, un ventre chiaro e liscio. 

Dopo un anno e mezzo trascorso serenamente il sogno si trasformò in un incubo.

“Cosa c’è che non va Top?” ripeteva Gaia “Da ora in poi mi prenderò cura di te e usciremo da questa battaglia vincitori.”

“Guarda come è rovinato il tuo manto, chissà quanto ti fanno male tutte queste ferite, tagli sanguinanti, e la tua bellissima criniera ora è diventata corta e crespa.”

Quegli occhi neri così intensi esprimevano dolore e anche se Top non parlava, Gaia lo comprendeva chiaramente.

“Dai Top lasciati accarezzare, ora fisso la longhina al muro. Aspetta, recupero la valigetta con tutto il necessario. Ecco la spazzola: fatti pulire il manto, quanta polvere e quanto pelo! Su alziamo uno zoccolo per volta e rimuoviamo la terra in eccesso,...un po’ di pazienza dai. Ora il pettine, eliminiamo la polvere dai crini. Dov'è lo spray anti mosche? Ah, eccolo laggiù. Forza Top Gun, ho quasi fatto. Posso cavalcarti oggi? Vediamo se hai ferite fresche. Oggi non ne vedo, allora prendo il sotto sella, la sella, le staffe e mi preparo.”

Dopo l’allenamento Gaia e Top tornano in scuderia per le medicazioni. 

“Ti raggiungo subito Top. Non spazientirti, tra poco avrai la tua bella porzione di verdura e fieno. Prima però c’è bisogno di una nuova ripulita al manto, ai piedi...ancora polvere, ancora pelo, ancora terra.

Bene, ora che ti ho spazzolato prendo le pozioni magiche: un unguento speciale preparato dalla farmacia di fiducia.”

“Ecco fatto Top per oggi non ti torturo più. Ora il tuo manto appare maculato perché questo unguento lascia delle piccole macchie bianche. Tu sei bellissimo ugualmente! Non muoverti. Prendo il tuo rivestimento e ti ricopro, non prima però di averti presentato la tua verdura preferita, carota e finocchio.

Bravissimo, anche questa volta non ti sei accorto di aver inghiottito le solite capsule antistaminiche.

Accidenti Top, con questo capottino mi sembri una zebra! Che ridere mi fai!

Seguimi, torniamo al paddock che oggi non piove e puoi riposare in libertà sul prato.”

Amore per lo Sport di Squadra

Nella frenesia della vita quotidiana, c'è un filo rosso che lega ogni istante: la mia passione per lo sport di squadra. È come un fuoco ardente nel mio petto, alimentato dall'energia travolgente del gioco collettivo.

Mi ritrovo immersa in un turbine di emozioni mentre condivido il campo con le compagne. Ogni passaggio, ogni tiro, è una celebrazione della vita stessa. Lo sport è il mio rifugio, il mio santuario di forza e resilienza.

Affrontare questa passione nella vita di tutti i giorni è una vera impresa. Le ore di allenamento possono scontrarsi con gli impegni scolastici e sociali, ma non rinuncio mai a dedicare tempo allo sport perché è lì che trovo la vera felicità.

La magia dello sport di squadra risiede nella sinergia e nell'affiatamento che si sviluppano tra le giocatrici. Ogni atleta porta con sé un'abilità unica che si integra perfettamente con quella delle altre, creando un tessuto intricato di strategie e azioni che portano alla vittoria.

Durante una partita, ogni istante è carico di tensione ed eccitazione. l'adrenalina scorre nelle vene, le menti sono concentrate e i corpi vibrano all'unisono con l'intento comune di superare le avversarie. È un'esperienza che va oltre il semplice esercizio fisico, è un'immersione totale in un universo di competitività e collaborazione.

Ma lo sport di squadra è anche un'opportunità per incontrare nuove persone e fare nuove amicizie. Ogni volta che condividiamo il campo, instauriamo rapporti e legami profondi che portiamo per sempre nel nostro bagaglio emozionale. Le trasferte lontane aggiungono un altro livello di sfida e avventura. Affrontare nuovi campi, nuove squadre, e vivere nuove esperienze insieme cementa il nostro legame e ci rende ancora più forti e unite.

Non importa quanto complessa possa essere la vita, c'è sempre spazio per lo sport e l'affiatamento. È il mio faro, la fonte di ispirazione e gioia. Perché quando si tratta di amore per lo sport, la passione è infinita e il cuore rimbomba. (da cambiare?)

Ogni partita è una pagina di un libro, una storia che si scrive con ogni passo, ogni sudore, e ogni sorriso condiviso.

Nietzsche, l’Eterno Ritorno

Ziggiotti Chiara 5BU

Caro Diario, ho capito cosa voglio fare nella mia vita!

Ma prima di dirtelo, ti spiego come l’ho capito: oggi alla sesta ora di scuola abbiamo iniziato a studiare Nietzsche, uno dei più grandi filosofi della seconda metà dell’800.

Il professore ha voluto farci leggere un frammento della sua opera “La Gaia Scienza”, per farci capire il concetto dell’Eterno Ritorno: questo aforisma ci chiede cosa faremmo se incontrassimo un demone che ci dicesse: ”Saresti disposto a vivere all’infinito la tua vita, senza cambiare nulla? E saresti contento? Oppure ti butteresti per terra a piangere dalla disperazione?”. Beh, caro Diario, per Nietzsche bisognerebbe dire: “Si, io vivrei la mia vita infinite volte e sarei contento così.”

Questo perché se si è disposti a ripetere la propria vita in eterno, allora vuol dire che si accetta la vita e non solo la specifica situazione presente, ma anche se stessi e il proprio passato, cioè si accettano tutte le scelte che si sono fatte e che hanno portato ad amare il proprio presente. In questo modo la persona “dice sì alla vita” ed è disposta a ripeterla infinite volte. Se riesco a fare questo, allora sono un Ubermensch e riesco ad uscire dal Nichilismo, cioè quel mondo dove sono stati abbattuti tutti i valori che prima lo governavano e ora c’è solo il “nulla”; ma il Superuomo, che dice sì alla vita, riesce ad uscire da questa condizione e fondare nuovi valori, perché senza questi non c’è vita.

Allora io mi sono messa nei panni della persona che si trova davanti al demone e mi sono immaginata io che rivivo la mia vita dall’inizio alla fine infinite volte; concentrandomi però non su tutti gli aspetti della mia vita, ma quello che per me è più importante: la danza. E ho pensato: “Ma io, sono disposta a vivere all’infinito tutte quelle lezioni dove ho imparato i passi più difficili, tutti quei pianti per lo stress e l’insoddisfazione di non aver dato il massimo, tutte quelle emozioni forti prima di salire sul palco a ballare, tutte le amicizie nate e finite, tutti i dolori provati mentre per ore ci si allenava per prepararsi alle gare, tutte le sgridate della maestra, tutti quei “Sei bravissima!” delle bambine che ci guardano con gli occhi a cuore, tutti gli applausi del pubblico alla fine della coreografia, tutte le cadute che ho fatto perché non ero in equilibrio, tutte le risate mentre insieme guardavamo i video dei saggi di quando eravamo bambine, tutte le invidie e le gelosie per le compagne che indossavano un vestito più bello del mio, l’orgoglio dei miei genitori, i passi da gigante fatti negli anni, tutto l’impegno e l’animo che ho messo in questa disciplina... tutto.”

Si, lo vivrei e rivivrei tutte le volte che il demone me lo chiedesse, senza esitare un attimo; perché è questa la mia passione, ma non è una semplice passione, è quella cosa che ti fa andare avanti nella vita e che sai per certo che non abbandonerai mai.

È questo che sosteneva Nietzsche: se qualcosa è veramente importante per te allora dovresti essere disposto a viverlo all'infinito. Quindi se il demone mi chiedesse di rivivere quella cosa, io risponderei senza esitazione chiedendo: “Quando la fai ricominciare?”.

All’Origine del creato, il Buio, signore dell’ombra e del tetro e triste piacere, regnava incontrastato su tutte le terre e su tutti i cieli. Solo lui esisteva, lui e se stesso, e viveva lieto, gioioso, giocando in solitudine col mondo di cui era padrone. Ma accadde in un istante che un fioco bagliore si generò dolce al centro di quel cosmo tenebroso. Nacque così la Luce: un’immensa creatura luminosa, dea di quel raggio che, come il mattino, illumina il cuore di un amore sicuro, accogliente, e infinito quanto lei. 

L’oscurità, che dominava in silenzio, fu presa all’improvviso e venne allontanata, confinata ai margini dell'aurora. Il Buio, intimorito e affascinato al tempo stesso, strisciò fuori dal suo trono e incominciò a mirare verso l’alto, a quel nuovo splendore, del quale un raggio limpido colpì anche lui cupo. Si inchinò, piegato dalla sua radiante lucentezza, sprofondando nel suo stesso abisso di nera passione. Sognava di avvolgersi sereno sulle innumerevoli ali che quel fulgore possedeva, di divenire la sua ombra più vicina e sincera, di coccolare in vita e in morte la sua amabile anima. Nonostante la sua saggia anima infantile, non potè fare a meno di rispondere assiduamente all’incessante invocazione divina: fu trascinato fuori dalle sue gloriose quanto penose tenebre e risalì la voce invitante per abbracciare vivendo l’enorme chiarore. Giunto alla Luce, allungò sulla dea le sue ombre di convinzioni e la abbracciò con infimi arti spezzati, coccolando rassicurante ogni ala innamorata di quel nuovo passionale e dolce amore. 

Si unì quindi a lei, e così lei a lui, in un ammasso contorto di infinito desiderio oscuro, appagato dalle tenere urla luminose, che si perdevano in un mare di tangibile gioia. Il resto del mondo sopravviveva radioso in un contrasto immortale tra le loro ombre e i loro bagliori.  Tuttavia, seppur immortale fosse la loro esistenza, così non era di certo per la loro unione. Giacevano insieme, perduti nel cosmo, avvolti dal manto ombroso del Buio, che attorno a sé stringeva sempre più, soffocando a poco a poco quella fragile scintilla di divino desiderio. L'ombra ammantata iniziò perciò a veder meno la sua luce, preferendo ricercare dentro il proprio abisso quel piacere che in lei non trovava più. Tutti i raggi erano oramai assopiti e tutte le ali consumate dal tocco morboso dei cupi arti, i quali si estendevano amabili su tutta la sua dea. Ma meno lui vedeva, più desiderava per divertirsi e meno ascoltava l'incantevole voce sua. S'accorse di non sentire più quel dolce richiamo, quella dolce preghiera; solo grida sentiva tutt'attorno. 

Dal mondo che lo circondava, dall'abisso sottostante e dalla Luce sopra di lui provenivano stridule urla, detestabili lamenti, terrificanti pianti. Il Buio impazziva di dolore in mezzo a quel baccano assordante e nauseante di mille ali unite, che lamentavano come il vento annoiato fa tra le fessure strette, attraverso le quali un tempo filtrava la luce. 

E nel mezzo di quel sordo frastuono il dio oscuro traboccò di cupidigia e assalì il suo splendore urlante: lento, ritraeva dolcemente i suoi viscidi arti, simili a catene, strappando passionalmente ogni barlume di lucentezza dal suo corpo pietrificato d'amore. Divorò poi le sue ali profanate, gettandole spente in tenebre blasfeme di rimpianti, per trangugiare in preda alla follia la sua gentile anima. 

Il mondo improvvisamente si spense, profanato dell’amore lucente, e lasciò nuovamente ogni terra alla solitaria oscurità. Il triste Buio si rese così conto che intorno a lui non v’era più alcun grido, né alcun attraente bagliore, ma solo l’eco senza fine della sua spietata ombra. Sprofondò nel suo abisso di nera, terribile passione, gonfio e ribollente di squallidi rimorsi e tappezzato di luminosi ricordi morenti. Sognava di rivedere nuovamente il suo puro

splendore, di risentire ancora una volta il suo canto idilliaco, ma in fondo al suo baratro non esisteva più nessuna speranza per lei. 

L’amore, però, mai si spense: l’anima della Luce sbranata continuava a risplendere dentro il suo amato divoratore, il quale si vide avvolto dai suoi stessi arti mefitici, dalle sue stesse catene dannate. E pativa infinitamente il rifulgere che aveva nel cuore, così come i vincoli che lo sigillavano al sicuro, sulle pareti marce di quel tetro abisso. Similmente l’oscurità del cosmo si contrasse, per includere in sé stessa quei sottili, ma sereni raggi splendenti. L’ombra riusciva ad intravedere la Luce, che da dentro il manto cupo illuminava beatamente le forme del mondo, e disperava sentendo nascere ancora una volta l’oscuro desiderio d’amore, poiché mai avrebbe potuto nuovamente raggiungere la sua dea. 

Divino Buio maledetto, eterno quanto la tua condanna, ricercherai per sempre la dolce Luce del tuo cuore, che sempre divorerai e nel desiderio la rimpiangerai.

Denis Boscoscuro, 3AU

Come diavolo sei finita qui? 

Ti sei sempre avvolta nelle favole come in una coperta, 

ma era il freddo che amavi, 

i brividi 

quando scoprivi i cadaveri delle mogli di Barbablù, 

la dolce pelle d’oca 

quando il principe azzurro infilava i tuoi piedini nella scarpetta di cristallo, che calzava perfettamente. 

Nel cortile della scuola le vere principesse ti fluttuavano accanto nel vento autunnale, 

hai visto il divario tra te e le ragazze ricche e hai giurato di smettere di credere nelle favole, 

ma le storie erano dentro di te, 

profonde come un veleno. 

Se il principe azzurro era reale, 

se poteva salvarti, 

tu dovevi essere salvata da tutta quella ingiustizia. 

Quando sarebbe arrivato? 

La risposta era una crudele alzata di spalle in centinaia di momenti fugaci. il ghigno sulla faccia del tuo compagno di classe quando ti chiamava Vacca grassa. 

La mano dello Zio che ti toccava in cucina alla festa a casa dei tuoi, lo sguardo di accusa di tuo padre... quando gli raccontavi cos’era successo. 

Da ogni ragazzino, 

mascherato da uomo 

che hai fatto entrare nel tuo corpo e nel tuo cuore 

hai imparato che non possedevi la magia che trasforma una bestia in un Principe. 

Ti sei circondata delle ragazze che avevi sempre detestato, sperando di condividere il loro potere. 

E odiavi te stessa, cosa che ti ha sminuito ancora di più. 

E poi? Proprio quando pensavi di poter semplicemente sparire,

Lui ti ha visto. 

E da qualche parte dentro di te lo sapevi che era troppo bello per essere vero ma ti sei lasciata trascinare perché lui era il primo forte abbastanza in grado di sollevarti. 

Ora, nel suo castello, hai capito che il principe azzurro e Barbablù sono lo stesso uomo e non ci sarà un lieto fine, a meno che tu non li ami entrambi. Non volevi questo, non volevi essere amata? e che lui ti incoronasse? Non te la sei cercata? 

non te la sei cercata? 

non te la sei cercata? 

quindi ora di’ che vuoi vivere così, di’ che lo ami, di’ grazie, di’ qualunque cosa …eccetto che la verità! 

…E se non potrai ricambiare il suo amore?

Esiste
una passione
che cresce sempre di più
nell’anima
predestinata
a essere scelta 

La passione
in una parola
e in un immaginazione 

Per me
la mia passione per il calcio
è tutto ciò
messo assieme 

Sono i passi che accendono il pensiero e che spingono i calci ad un pallone?
O sono i calci ad un pallone che accendono il pensiero e muovono i primi passi verso un nuovo universo? 

Quando si possiede una passione
la si cerca di mettere sotto una lente d’ingrandimento.
Le caratteristiche che ci fanno emozionare
I luoghi che attraversano ci fanno sentire felici e parte della loro storia. Abbiamo provato ad aprire finestre 

ad aprire stanze
spalancare porte
che conducono a vedere la bellezza che il calcio può offrire e portano a vedere l’amore per una maglia.

Per me l’amore per la Juve è attaccamento alla maglia
é soffrire, prendendoci pure gusto, quando la juve non vince.
La juve in italia ha scritto la storia in positivo
In Europa in negativo
purtroppo. 

L’amore per questa squadra è sorto nel 2016 circa.
Quando a Torino
arrivò
Gonzalo Higuain.
Con Mario Mandzukic e Paulo Dybala erano i 3 giocatori che amavo di più di tutti. Le loro giocate mi facevano innamorare della Juve 

e di tutta la Squadra. 

Soffrire a ogni partita non è una scusa io do sempre un supporto morale qualunque cosa accada. 

Anche in Serie B !!!!!!!!!. 

Mattia

ELEZIONI DEI RAPPRESENTANTI DI ISTITUTO
E DELLA CONSULTA DEGLI STUDENTI

Ecco le liste dei nostri candidati! 

📢 Leggi i programmi e guarda le interviste sul sito Instagram  La Voce del Martini

I vincitori sono:
Per il Consiglio d'Istituto - Edoardo Viero, Giada Carollo, Francesco Cosaro, Adele Sella
Per la Consulta Provinciale - Sartore Diego, Diletta Faccin

Complimenti!

RAP 

BeMartini

ULISSE

DILEGO E FIAMMA

Lista BeMartini

Le nostre proposte:

dilego e fiamma.pdf

Video a cura della prof. Urbani.
Gita delle classi Quinte AU e AE a Strasburgo.

Le Quarte in gita a Roma sono finiti su Striscia la notizia mentre uscivano dalla Chiesa di San Luigi dei francesi, accanto a Palazzo Madama.

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

di Iris De Grossi

L'OTTO MARZO 

IL GIORNO OTTO MARZO E' LA FESTA DEDICATA ALLA DONNA. LA FESTA DELLA DONNA NON E' SOLO L' OTTO MARZO ,MA OGNI GIORNO. GUAI A CHI SFRUTTA E APPROFFITTA DELLA DONNA PER FARLA LAVORARE ININTERROTTAMENTE.

8 marzo 2023

Oggi 8 marzo è la giornata nazionale dei diritti delle donne, e il liceo delle scienze umane ha allestito una piccola mostra nel proprio atrio.

Nella mostra è presente un collage di opere d'arte realizzate da donne come Artemisia Gentileschi, Tamara de Lempicka e Frida Kahlo e opere in cui le donne sono protagoniste, ma anche vari libri scritti da donne e che parlano proprio di loro, alcuni esempi sono: 

Inoltre a fianco a un bellissimo vaso di mimose troviamo un pensiero per le donne scritta da Paolo, il nostro collaboratore scolastico.

LA DONNA NON E' UN ROBOT, MA UN ESSERE UMANO CREATO DA DIO. UNA DONNA IMPORTANTISSIMA E' STATA MARIA LA MADRE CHE CI HA DONATO IL SALVATORE TANTO ATTESO PER SALVARE L'UMANITA' DAL MALE E DAL PECCATO: NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO. PER QUESTO L'OTTO MARZO FACCIAMO GLI AUGURI ALLE DONNE CHE SI COMPORTINO DA VERE DONNE UMANE, GENTILI, SENZA GRILLI PER LA TESTA, SEMPLICI, BELLE E BRAVE. UN ABBRACCIO UN BACIONE E UN CIAO A TUTTE LE DONNE. VOSTRO 

CONCORSO ZANICHELLI

Le classi 2 e 3CU hanno partecipato al concorso dell'Editrice Zanichelli  "Voci dal Mondo".

Un concorso per le scuole, un'ora di lezione diversa, un viaggio interattivo in lingua con i dizionari Zanichelli dal 7 novembre 2022 al 31 gennaio 2023 Zanichelli, un’iniziativa online per le scuole secondarie di II grado, svolto in classe.

Hanno vinto un Dizionario inglese-italiano italiano-inglese "il Ragazzini 2023" e la versione tascabile per ciascuno di loro. 

Complimenti alla 2 e 3CU e alla prof. ssa Urbani per l'iniziativa!

Speciale Carnevale 2023

di Hanan Igmire

Venerdì 17 febbraio 2023 i rappresentanti d'istituto del Martini hanno organizzato come ogni anno l’assemblea di carnevale, divisa fra biennio e triennio, con preparazione e sfilata in costume svolta in palestra. Le classi del biennio si sono preparate, si sono truccate e vestite, e si sono inventate il modo in cui sfilare, oppure una piccola storia; si sono quindi presentate in palestra davanti a una giuria composta da due professori del liceo delle Scienze Umane e due collaboratrici scolastiche. I vincitori del biennio sono stati rispettivamente la 2AU, la quale si è presentata con un’entrata iniziale degli studenti che interpretavano la security, successivamente sono comparsi i bodyguard, infine è partita la musica e hanno sfilato le ragazze come fossero delle celebrità. La seconda classe vincitrice è stata la 1AE che si è vestita come gli M&M. La terza classificata è la 2BU, che ha messo in scena un matrimonio. Per il triennio invece, la classe vincitrice è stata la 4AE che si è travestita basandosi sul cartone “Peter Pan” con il professore di matematica che interpretava la parte di Capitan Uncino, insieme ai bambini sperduti, la fatina Trilli, Peter, Wendy e i suoi fratelli. Al secondo posto la 5AU, che ha portato il red carpet con le celebrità, i paparazzi e i bodyguard. Al terzo posto la 5AE che ha presentato il Welfare State, impersonando personaggi come il sindaco, una giovane madre, una dottoressa e le forze armate. Per chi ha partecipato è stato un evento coinvolgente e divertente, anche per i professori che hanno assistito.   

4AE - Peter Pan

5AU - Red carpet

5AE - Welfare State

NOTTE BIANCA DEL MARTINI

di Hanan Igmire

Il video della Notte Bianca del Martini, venerdì 20 gennaio, dalle ore 16:30 alle ore 19:30, presso il Faber Box di Schio

Il 20 gennaio 2023 si è tenuta al Faber Box di Schio la seconda edizione della Notte Bianca del Martini, col compito di illustrare le caratteristiche degli indirizzi del Liceo delle Scienze Umane". A differenza dell’anno scorso, l’avvenimento ha coinvolto l’intero istituto, mentre l’anno scorso era destinato solo agli studenti del economico sociale (LES)".

Lo scopo di questo incontro è di illustrare le potenzialità della nostra scuola, come open day, per gli alunni che pensano di iscriversi presso il nostro istituto. Studenti ed ex studenti dell'istituto sono stati coinvolti nell'evento in modo attivo e hanno mostrato alla comunità quei talenti che anche il loro percorso scolastico superiore ha contribuito a far emergere: infatti la cosa più bella di questa serata è il fatto che gli studenti abbiano la possibilità di partecipare attivamente, mostrando alla comunità il proprio talento che negli anni hanno avuto modo di espandere e consolidare anche grazie al valore formativo che questo indirizzo di studi offre.

Si sono alternati momenti di intrattenimento musicale, di visione di video e altre esibizioni artistiche, e momenti in cui sono intervenuti i professori per spiegare le funzionalità della scuola. Lo scopo dunque di questo evento è di promuovere aspetti dell’economia, dell'educazione civica e finanziaria nonché approfondire temi giuridici, imprenditoriali, previdenziali attraverso esperti che hanno avuto modo di intervenire.

GIORNATA DELLA MEMORIA 2023

di Denisa Caraman

Orange and White Mionimalist The King Magazine Article.pdf

ASSEMBLEE D'ISTITUTO

di Sofia Leoni

Manifesti realizzati nell'Assemblea sul 25 novembre 2022

In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre 2021, le Rappresentanti d'Istituto hanno proposto di dipingere una panchina di rosso e di porla davanti all'entrata...

Lavori dell'Assemblea 23 dicembre 2022

In occasione dell’assemblea di fine anno, il 23 dicembre 2022, una decina di studenti e studentesse del Liceo Martini ha discusso di politically correct negli spazi della 4AU, al piano terra della sede delle Scienze Umane. 

Dal dibattito, svoltosi tra le 9.00 e le 10.50, sono emersi molteplici spunti di riflessione. L’evento, organizzato dalle studentesse Valerie Rocciola di 5AU e Elena Canova di 4AE, già organizzatrici di “Europa Ludens” - progetto di debate autogestito dalle due studentesse ogni venerdì pomeriggio presso la sede delle Scienze Umane - è stato accolto in modo positivo dai partecipanti, che hanno avuto modo di esprimere la propria opinione e confrontarsi tra di loro sul tema dibattuto. Un'allieva alla fine dell'assemblea ha dichiarato alla Voce del Martini che «Europa Ludens è un laboratorio che fa riflettere, che insegna i modi corretti per esprimersi: è simile a una palestra del dialogo».