Utilizzando HTML5, J. Singler ha realizzato un ondoscopio (ripple tank) molto completo, chiamato "wave workshop".
L'applicazione è formata da un pannello principale (l'ondoscopio vero e proprio) più uno (o più) pannelli secondari in cui visualizzare il profilo della perturbazione proiettato su schermi di forma differente.
Raggruppati per funzione, i comandi nella parte alta del pannello principale sono:
controllo: avvia/ferma animazione • seleziona/muovi oggetti;
sorgenti: puntiforme • segmento • linea • catena • poligono;
pannello secondario: schermo lineare • schermo semicircolare • sezione rettangolare • sezione rettangolare in 3D;
onda: lunghezza d'onda;
documento: salva • nuovo • condividi;
aiuto
Inoltre, cliccando all'interno di un singolo pannello compaiono dei comandi relativi alla visualizzazione della perturbazione:
spostamento • ampiezza • intensità • fase • parte reale/immaginaria
Questo è un esempio di utilizzo dell'app, in cui ho disposto
una catena di sorgenti parallela al lato lungo della "vasca" (inizialmente 2)
uno schermo semicircolare centrato nel punto medio della catena
una sezione 3D nel centro dello schermo
Selezionando le sorgenti è possibile cambiarne il numero, nonché una serie di altri parametri, come l'ampiezza, lo sfasamento e altro.
Variando il numero di sorgenti si può intuire cosa cambia passando da una configurazione "tipo Young" (due sorgenti) a un reticolo (molte sorgenti)
Per vedere l'onda "in movimento" selezionare il suo "spostamento".