Esempio 4 a pag 344: il risultato ottenuto dal libro (1,9·105 N) è errato. Il risultato corretto è circa 1,5·105 N. L'errore nasce dal fatto che nell'ultimo passaggio a pag 345 il libro scambia i valori delle forze R e D. Segnalazione di N. Exana e L. Bosi, 2A 23/24
75. Il problema è formulato in maniera poco chiara, e la figura introduce ulteriore confusione. La soluzione fornita ha poco senso, poiché non è stato introdotto un sistema di riferimento. Per risolvere il problema è necessario chiarire che la slitta sta procedendo verso l'alto, ma che i cani non esercitano alcuna forza (non accelerano né decelerano la slitta). Questa situazione è poco realistica. Un esercizio alternativo un po' più sensato è il seguente: "Un oggetto viene lanciato su un piano inclinato a 30°, dal basso verso l'alto. Il coefficiente di attrito dinamico tra l'oggetto e il piano è 0,15. Calcola l'accelerazione dell'oggetto.". La soluzione di questo problema è 6,2 m/s² lungo il piano inclinato, dall'alto verso il basso (cioè l'accelerazione ha componente -6,2 m/s² in un sistema di riferimento orientato come la velocità della slitta).
106. Il testo è formulato in maniera poco chiara. Il fatto che a 80 km/h l'auto non regga la strada non dice nulla sul coefficiente di attrito, di per sè. Il coefficiente richiesto viene calcolato imponendo che la velocità fornita sia quella al di sopra della quale l'auto non tiene più la strada. Ma anche per tutti i coefficienti minori di quello ricavato l'auto non mantiene la strada a 80 km/h. Occorre specificare un po' meglio che 80 km/h è una velocità limite. Una formulazione migliore sarebbe "il pilota si accorge che se la curva viene affrontata a velocità maggiore di 80 km/h l'auto non mantiene la traiettoria impostata."