Teoria
traiettorie elicoidali: la formula per il raggio della traiettoria elicoidale a pag 289 è errata. Non è r = mvs sin α/B ma r = mv sin α/(qB). Segnalazione di E. Pugliese.
09: il risultato fornito dal libro (2,1·10-9 N) contiene un errore di approssimazione. Ricavando il risultato direttamente dai dati si ottiene 2,2·10-9 N.
27: il problema chiede di stimare h in due modi, ma poi riporta il risultato solo per il primo (h = 9,6 mm). Il secondo risultato è lievemente diverso h = 9,8 mm. La risposta alla domanda sull'approssimazione è quindi affermativa, visto che la differenza percentuale tra i due risultati è circa del 2%. Il primo risultato si ottiene nell'ipotesi che la forza di Lorentz sia uniforme. In tale ipotesi il moto è parabolico. Il secondo risultato si ottiene utilizzando la traiettoria reale, che è un arco di circonferenza.
38: il testo è impreciso. L'angolo 𝛟 non è quello tra la barretta e la direzione verticale, ma quello tra i cavi di sospensione e la verticale. L'esercizio si risolve con la formula per il periodo delle piccole oscillazioni del pendolo, in cui però va utilizzata l'accelerazione di gravità apparente subita dalla sbarretta. Per ottenerla occorre considerare come peso apparente della sbarretta la risultante del peso reale e della forza di Lorentz.
48: i dati forniti non permettono di risolvere il problema. Infatti viene dato solo il modulo delle forze che generano il momento torcente, ma non la direzione e il punto di applicazione, né l'asse attorno a cui la spira ruota. La scelta più conveniente consiste nell'applicare le forze perpendicolarmente al piano della spira, nel punto più lontano possibile dall suo asse geometrico, ovvero in posizione diametralmente opposta. Con questa scelta il risultato è 0,054 A. Il risultato fornito dal libro si ottiene assumendo che le forze siano parallele al campo magnetico, in analogia con quanto esplicitato nel testo dell'esercizio 47 (la scelta di questa direzione è poco conveniente, e comunque andrebbe esplicitata nel testo o in una figura).
60: il quesito posto dal problema è vago e impreciso, perché non c'è un solo punto in cui il campo magnetico complessivo generato dai due fili si annulla. Il campo si annulla in un luogo di punti: una retta parallela ai due fili, contenuta nel piano individuato dai due fili stessi. Per trovare la soluzione ci si può concentrare sulla retta individuata dalle intersezioni dei due fili con un piano perpendicolare ad essi.
67: il testo del problema è poco chiaro, visto che i versi "orario" e "antiorario" utilizzati per il cammino chiuso sono concetti relativi. Il testo dà per scontato che il cammino sia osservato dall'alto. In altre parole, se si suppone che il cammino sia piano e che sia rappresentato su un foglio, una corrente "verso l'alto" è uscente dal foglio e una "verso il basso" è entrante nel foglio.
87: i risultati forniti dal testo sono errati/imprecisi. Il modulo del campo complessivo non è 8,9 μT, bensì il doppio, ovvero 1,8 μT (segnalazione di D. Panieri, 5CSA 22/23). Negli svolgimenti per insegnanti viene dato il risultato corretto. Dalla soluzione fornita per l'angolo si deduce che la direzione "orizzontale" è quella che del filo a, mentre b è verticale. Questo non è affatto chiaro dal testo o dal disegno. In tal caso l'angolo associato al campo è effettivamente 27° rispetto all'orizzontale (con 2 c.s.).
Simulazione d'esame
P1: in alcune edizioni il risultato F, 10,3·103 N/C, è errato e il risultato G non è riportato. I risultati corretti sono F: 2,57 kV e G: 4,84 cm.
4: la risposta corretta è C (il testo indica D). Segnalazione di A. Tamagnini
13: la risposta corretta è B (il testo indica A). Segnalazione di A. Tamagnini
15: la risposta corretta è C (il testo indica B). Segnalazione di A. Tamagnini