Sempre più spesso capita che gli studenti consegnino i propri elaborati (individuali o di gruppo) in formato elettronico.
Nella preparazione e nella consegna degli elaborati è opportuno fare attenzione ad alcuni aspetti.
Riconoscibilità del file
Un insegnante potrebbe ricevere decine o centinaia di file, e deve essere messo in grado di riconoscerne facilmente l'autore, la classe a cui appartiene e il tipo di lavoro. Per questo è necessario dare un titolo chiaro al file che si consegnerà. Per esempio
approfondimento_miraggi_Rossi_2CSA
esp_MomentoTorcente1_Gruppo2_2DSA
Questo sarà utile anche all'autore per archiviare e ritrovare più facilmente i lavori che ha prodotto.
Attenzione:
notate l'utilizzo del simbolo "_" (underscore) al posto dello spazio;
notate il formato "CamelCase" per evitare troppi underscore.
Formato del file
Molti formati di file sono "proprietari", cioè richiedono un software specifico per essere aperti. Non si può pretendere che il destinatario abbia a disposizione il software per aprire ogni tipo di file. Il file consegnato deve quindi avere un formato adatto alla condivisione.
Per questo motivo è spesso consigliabile consegnare il file in formato pdf (Portable Document Format) che è stato studiato per garantire la massima condivisibilità. Tutti i dispositivi sono in grado di aprire facilmente e gratuitamente un pdf.
Un modo per aggirare questo problema consiste nel realizzare gli elaborati con gli strumenti messi a disposizione dalla piattaforma "Google Docs for Education":
documenti: testi scritti, relazioni;
presentazioni: presentazioni multimediali;
fogli: fogli di calcolo;
Infatti tutti coloro che hanno un account sulla piattaforma google (non necessariamente "for education") possono visualizzare e modificare questo tipo di documenti, purchè dispongano di una connessione a internet.
La necessità di una connessione può però essere un problema. Quando la connessione non è disponibile si è costretti ad utilizzare un sistema che risiede sul proprio dispositivo anzichè "sulla nuvola". A seconda dell'esigenza si possono scegliere diversi programmi, che memorizzano il lavoro prodotto secondo diversi formati. I formati sono riconoscibili dall'estensione nel nome del file, la parte che sta dopo l'ultimo punto nel nome (di solito tre/quattro lettere).
documenti di testo:
Word: prodotto da Microsoft (proprietario). Estensioni: doc, docx;
Write: prodotto dalla Document Foundation (open source). Estensione: odt;
Pages: prodotto da Apple (proprietario). Estensione: pages;
presentazioni multimediali:
Power Point: prodotto da Microsoft (proprietario). Estensioni: ppt, pptx;
Impress: prodotto dalla Document Foundation (open source). Estensione: odp;
Keynote: prodotto da Apple (proprietario). Estensione: keynote;
fogli di calcolo:
Excel: prodotto da Microsoft (proprietario). Estensioni: xls, xlsx;
calc: prodotto dalla Document Foundation (open source). Estensione: ods;
numbers: prodotto da Apple (proprietario). Estensione: numbers;
Spesso un programma può aprire file dello stesso tipo ma prodotti con altri programmi (e quindi con estensioni diverse da quella nativa). Per esempio un file docx (Word) può essere aperto anche con Write il cui formato nativo è odt. Spesso però il risultato non è ottimale, e qualche caratteristica del documento originale viene modificata o persa.
È importante tenere presente che
spesso il destinatario del nostro lavoro non ha bisogno di modificare il file, ma solo di leggerlo. In questo caso non ha senso inviargli la versione originale del documento. Infatti questa è necessaria per poter modificare il documento, ma richiede il possesso e l'utilizzo del software con cui il documento originale è stato creato.
praticamente tutti i programmi sopra citati sono in grado di "esportare" (convertire) il lavoro in formato pdf.
l'unica eccezione alla conversione dei documenti in pdf sono forse le presentazioni multimediali, ma solo se contengono "transizioni" o effetti dinamici. Se le pagine della presentazione sono "statiche" (senza effetti) è molto più conveniente esportare il file in pdf, perchè questo garantisce una condivisibilità e una compatibilità maggiore su tutti i possibili sistemi operativi (Windows, Apple OS e iOS, Linux, Unix, Android).