FUTURISMO

Il futurismo è stato un movimento artistico e culturale del novecento che ha esaltato la modernità, la velocità, la macchina, la guerra, la violenza, l’industria e la distruzione del passato. La ricerca degli artisti aderenti a questo movimento era basata sulla creatività estrema, la ricerca di innovazione e il ripudio della tradizione, seppur talvolta finalizzata alla mera sperimentazione artistica. Il principale esponente e fondatore del movimento è stato Filippo Tommaso Marinetti, che ha scritto il primo manifesto futurista nel 1909. Il movimento, grazie al suo fondatore, si è poi espanso all'estero. In particolare, diversi gruppi di artisti russi tra cui gli "egofuturisti" o i "cubifuturisti" hanno dimostrato un'interessante aderenza al movimento italiano.

"VIDEO INTRODUTTIVO" a cura di un professore liceale

LETTERATURA

Filippo Tommaso Marinetti


L'artista fondatore del movimento futurista italiano è sicuramente Filippo Tommaso Marinetti, il quale nel 1909 pubblica il "Manifesto futurista sulla rivista Parigina "Le Figaro", riscontrando subito un gran successo in tutto Europa. 

Una caratteristica chiave del futurismo è sicuramente l'interartisticità, che insieme ai temi innovativi rende sfumati i confini tra le discipline artistiche. Marinetti era quindi una figura dalla classificazione nei canoni parecchio complicata, gli artisti che aderirono al manifesto furono numerosissimi e di diverse discipline. La scrittura era sicuramente il mezzo preferito da Marinetti, il quale scrive sui giornali e compone poesie futuriste, le quali seguono sicuramente gli undici principi tematici del manifesto (approfonditi nel primo video seguente), si tratta di testi che sovvertono il sistema tradizionale della letteratura e della grammatica e spazzano via il concetto di struttura classica in nome di una forma che diventa fondamentale per il significato.

Manifesto Futurismo 1909

"E lasciatemi divertire" Palazzeschi

"Zang Tumb Tumb" 1914

"Zang Tumb Tumb" ad alta voce


Marinetti e il Fascismo

Dopo la Prima Guerra Mondiale, Marinetti fonda i Fasci Futuristi per contrastare i
politici che minacciavano di compromettere la vittoria italiana. Nel 1919, partecipa alla creazione dei Fasci di Combattimento a Milano insieme a Mussolini. Tuttavia, dopo il congresso fascista del 1920, si allontana dalla politica. 

Pur essendo credente, Marinetti è un anticlericale e critica la monarchia, proponendo una visione utopica della rivoluzione. Al contrario, Mussolini punta a una rivoluzione più pragmatica, rassicurando la borghesia e cercando un accordo con il re. Il letterato non partecipa alla marcia su Roma nel 1922, ma supporta Mussolini. Dopo il regime fascista, Marinetti si dedica alla diffusione del Futurismo senza coinvolgimenti politici ufficiali, mantenendo un rapporto di amicizia con Mussolini (Il Duce apprezzava i suoi preziosi contatti di rilievo in tutto Europa) e continua a scrivere per il giornale fondato da Mussolini "Il popolo d'Italia". 

PITTURA

I pittori che aderirono al manifesto furono numerosi fin dall'inizio. Spicca sicuramente la figura di Umberto Boccioni considerato il teorico capofila del gruppo. Egli esprime i concetti della nuova pittura in ben due manifesti (1910 e 1912) nei quali emergono la fascinazione per le macchine pittosto che la natura, l'attenzione per la società industrializzata e veloce, la passione per la guerra e la violenza. Spunto di riflessione chiave è sicuramente il movimento fotogrammatico, l'artista per rappresentare il movimento descrive l'azione in più fotogrammi, come fosse un arcaico cartone animato, lasciando indefiniti i contorni delle figure. Tra gli esponenti principali troviamo Boccioni, Carrà, Balla e Severini.

"Dinamismo di un cane al guinzaglio", Balla

"Bambina che corre sul balcone", Balla

"La città che sale", Boccioni

"Dinamismo di una ballerina", Severini

Aeropittura


L'aeropittura, ramo del Futurismo, si sviluppò negli anni Venti in Italia dopo la Prima Guerra Mondiale, basata sui concetti di volo e dinamismo. Gli artisti adottarono l'aereo come simbolo di libertà, rompendo con la prospettiva tradizionale e creando opere in movimento con figure schiacciate e irregolari. Tullio Crali, noto pilota e artista, fu uno dei principali esponenti, tracciando la sua ispirazione dalle sue esperienze di volo acrobatico e creando opere ispirate alle imprese aeree degli anni Trenta.

ARCHITETTURA


Il manifesto dell’architettura futurista, pubblicato nel 1914 da Antonio Sant’Elia, uno dei principali esponenti del movimento, proclama il progetto di una “Città Nuova”, "una città verticale, tumultuante, agile, mobile, dinamica, immensa e industrializzata in ogni sua parte". Sant’Elia e gli architetti che aderirono al manifesto idearono progetti maestosi di metropoli, ricche di monumentalità e simmetria. i progetti si ispiravano a luoghi come centrali elettriche o stazioni, con il fine di creare la metropoli "fantascientifica" presentata nel film "Metropolis". Il movimento architettonico futurista ha poi portato a dei risvolti nella corrente "razionalista" e "purista"

"Sentiamo di non essere più gli uomini delle cattedrali, dei palazzi, degli arengari; ma dei grandi alberghi, delle stazioni feroviarie, delle strade immense, dei porti colossali, dei mercati coperti, delle gallerie luminose, dei rettifili, degli sventramenti salutari.

Noi dobbiamo inventare e rifabbricare la città futurista simile ad un immenso cantiere tumultuante, agile, mobile, dinamico in ogni sua parte, [...] La casa di cemento, di vetro, di ferro deve essere sull'orlo di un abisso tumultuante: la strada, la quale [...] sprofonderà nella terra per parecchi piani che accoglieranno il traffico metropolitano, e saranno congiunti, per i transiti necessari, da passerelle metalliche e da velocissimi tapis roulants".

Il problema delll'architettura moderna non è un problema di rimaneggiamento lineare[...]. Non si tratta di trovare nuove marginature di finestre e di porte, ma di creare di sana pianta la casa futurista [...] con ogni risorsa della tecnica, determinando nuove forme, nuove linee. L'archittettura futurista deve essere nuova come è nuovo il nostro stato d'animo." 

Sant'Elia "l'Architettura Futurista" 1916

Per approfondire il monumento ai caduti di Como premere sotto

MUSICA

"Risveglio di una città", Russolo

La musica futurista emerge come reazione all'accademismo conservatore, con Francesco Pratella e Luigi Russolo come figure chiave. Pratella propone un rinnovamento del linguaggio musicale tradizionale, incorporando motivi popolari italiani. Russolo, con "L'arte dei Rumori", propone una musica basata su suoni della vita quotidiana, creando strumenti come "l'intonarumori". Entrambi provocano reazioni violente dal pubblico durante le esecuzioni. Marinetti sostiene attivamente la musica futurista e propone l'inclusione di suoni ambientali nelle trasmissioni radiofoniche. Russolo continua lo sviluppo della musica futurista a Parigi, ma la sua opera non ha immediati successori. Tuttavia, la musica concreta degli anni '60 (John Cage), influenzata dalla sperimentazione futurista e dai "rumori trovati", riflette il loro impatto duraturo. 

Intervista al musicita Jhon Cage, erede dell'ideale futurista della musica

"Water walk", John Cage

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