Sofia B.: Qualche sabato fa ho partecipato alla raccolta alimentare alla LIDL con alcune mie compagne di classe. Quando sono arrivata, ho scelto di mettermi fuori dal punto vendita a fermare ogni persona che entrava nel supermercato per chiedere di donare. Le persone che andavano a fare la spesa erano tante e diverse: giovani, anziani, famiglie, coppie. Ciò che più mi ha stupito, era l’atteggiamento che queste mostravano. Da un lato c’era chi già conosceva l’iniziativa e vi partecipava volentieri, mentre dall’altra parte c’era chi ignorava completamente la nostra richiesta senza neanche un rifiuto come risposta. Dopo ripetuti rifiuti e sguardi di sbieco il nostro iniziale ottimismo era decisamente sceso, ma io e le compagne abbiamo preso sul ridere questi fatti e abbiamo continuato a fermare anche chi non sembrava intenzionato ad ascoltare. Credo sia un’esperienza importante per imparare cosa significa aiutare il prossimo, impegnarsi e mantenere sempre la calma e l’educazione.
Anna D.: sabato 18 novembre ho avuto la fortuna di partecipare alla colletta alimentare alla LIDL, ammetto che all’inizio ero molto incerta su questa iniziativa, forse perché non ho mai il coraggio di relazionarmi con persone con cui non ho confidenza. Però devo ammettere che ha superato di molto le mie aspettative. Purtroppo di persone maleducate e poco rispettose ne abbiamo beccate molte (erano le 8 del mattino, posso anche capirle) ma ne abbiamo beccate altrettante di molto gentili e interessate (e che sono riuscite a farmi ricredere sull’umanità della gente).
Mi porto dietro molti insegnamenti da quella giornata ma il più bello forse è stato il gesto che hanno compiuto 2 ragazzi extra comunitari che, vedendoci esultare per 2 bottiglie di latte, ci hanno comprato la scatola intera. Questo devo dire mi ha colpito molto. Ed é stata l’ennesima prova del fatto che molto spesso, chi tendiamo a categorizzare come una “persona su cui avere pregiudizi”, è in realtà una persona migliore di tutti noi messi insieme.
Nel complesso è stato sicuramente un buon allenamento per mantenere la calma anche in situazioni in cui non sarei riuscita a mantenerla.
Grazie franca per questa bellissima proposta, mi ha lasciato tanto!
Veronica G.: il pomeriggio del 18 novembre, dalle 14 alle 16, ho avuto l’opportunità di andare a fare volontariato alla lidl di Cuneo con anche altre ragazze. È stata un’esperienza particolare quanto significativa. Per quanto noi fossimo state gentili e rispettose nei confronti delle persone, alcune di essi ci ignoravano o addirittura ci rispondevano maleducatamente, mentre altre ci ascoltavano e successivamente valutavano se accettare l’iniziativa o meno, com’è giusto che sia.
Un gesto che mi ha colpito molto è quando i clienti, specialmente i più anziani, oltre a donare cibo al banco alimentare, offrivano cibo per noi volontari da mangiare sul momento, come ferrero rocher, merendine o patatine confezionate; e sono proprio i piccoli gesti che fanno la differenza.
Un atteggiamento negativo che mi ha anche dato fastidio, è quello di un signore cinquantenne che, neanche finito di spiegargli il motivo del perché fossimo lì, ci ha subito accanite dicendoci che adesso i prezzi sono aumentati e non aveva senso ancora fare questo gesto di aiuto; perciò noi non abbiamo ribattuto e ci siamo rivolte alle altre persone che stavano entrando.
Nel complesso, però, credo sia stata un’esperienza che mi ha insegnato abbastanza anche a relazionarmi con persone sconosciute; sia noi ragazze che Franca siamo state contente del risultato di scatole che abbiamo ottenuto da quel pomeriggio trascorso assieme.
Greta B.: sabato 18 novembre, dalle 14 alle 16, ho avuto l’opportunità di andare a fare volontariato alla Lidl, con altre mie compagne.
E’ stato molto interessante vedere le reazioni e le diverse risposte delle persone; ho notato che spesso le persone giovani ad esempio sui 30 anni non si fermavano neanche ad ascoltarci o addirittura non ci guardavano nemmeno. Invece, i genitori che venivano con i figli, la maggior parte delle volte si fermavano e ascoltavano la proposta per poi decidere se partecipare o meno. Mi ha fatto piacere che prestavano attenzione a ciò che gli stavi dicendo e non ti ignoravano. Infine, per quanto riguarda le persone più anziane, alcuni non si fermavano o addirittura dicevano due imprecazioni come per dire che non valeva neanche la pena ascoltare ciò che gli veniva detto; invece c’erano poi le persone che si fermavano, ti ascoltavano e con un sorriso prendevano la borsa che gli veniva offerta: si mostravano in un certo senso entusiasti nel partecipare a un’iniziativa.
Mi ha colpito particolarmente il fatto che alcune persone hanno offerto del cibo per le volontarie, perché personalmente non pensavo che ci fosse ancora gente che facesse questo tipo di azioni.
Ho ammirato molto tutti coloro che erano interessati e che hanno aderito a questo progetto consapevoli di stare svolgendo un’azione che avrebbe aiutato qualcuno.
Personalmente mi è piaciuta molto come esperienza perchè mi sono trovata a contatto con la gente e ho dovuto interagire con le persone, prendendo parte a un’iniziativa interessante.
Alessia B. Sabato 18 novembre io e delle mie compagne di classe abbiamo avuto l’opportunità per andare a fare volontariato al LIDL.
È stata veramente una bella esperienza soprattutto ho avuto modo di capire che tutti, se facciamo un piccolo gesto (in questo caso donare anche solo un pacco di pasta) potremmo veramente fare la differenza.
Daria B. Sabato 18 novembre ho avuto l’opportunità di partecipare al banco alimentare, un’esperienza di volontariato che mi ha aperto gli occhi.Io e le mie compagne abbiamo avuto modo di vedere tre tipologie di persone diverse: quelle che hanno contributo anche solo con un piccolo gesto, ad aiutare qualcuno in difficoltà. Persone che ti sorridevano, erano educate e soprattutto apprezzavano l’iniziativa. Il secondo tipo erano coloro che pur non volendo contribuire, però sono state gentili ed educate.Come ultima categoria, che mi è rimasta più impressa, quelle persone che non ti guardavano in faccia, era come se ti calpestassero i piedi, versandoti addosso tutta la maleducazione che avevano. Alcune avevano anche il coraggio di dire “anche io sono bisognosi* ma a me non aiuta nessuno”, non avrei mai immaginato che, in giro, ce ne potesse essere così tanta, di maleducazione. Avessi nuovamente l’opportunità di rifare questa esperienza non ci penserei due volte, mi ha lasciato molto e devo dire che mi sono anche divertita molto; non lo avrei mai pensato, ma anche stare dentro a ricevere le borse e smistare la roba nei vari scatoloni è stato divertente, vedere la gente anche soddisfatta del piccolo gesto che ha fatto, è stato affascinante.