La biblioteca

Cos'è e la sua storia

Che cos’é

La Biblioteca del Liceo Michelangelo Buonarroti è un luogo riservato fino ad oggi solo ed esclusivamente a studenti, professori e personale ATA della scuola, i quali hanno il diritto di prendere in prestito e/o consultare i libri presenti secondo il regolamento. 

La storia della biblioteca

Il Liceo Michelangelo Buonarroti viene fondato nel 1943. 

Nel 1949 manca ancora una Biblioteca e per gli alunni ed i professori sono disponibili solo 16 volumi. 

A partire dal 1954 inizia la distribuzione di libri in prestito gratuito da parte della Biblioteca governativa di Gorizia presso la Segreteria del Liceo.  

La signora Claudia Pozzari è stata Bibliotecaria del Liceo Buonarroti dall’ottobre del 1999 al gennaio del 2008. La signora ricorda che oltre a Lei in Biblioteca, vi erano delle mamme che l’aiutavano molto nella gestione dei prestiti, tra cui una, in particolare, che ancor prima che lei fosse incaricata come Bibliotecaria, si era occupata della Biblioteca della scuola: la signora Luciana Barbariol. 


Claudia Pozzari
Luciana Barbariol

sinistra: Claudia Pozzari

destra: Luciana Barbariol


La presenza delle signore in Biblioteca ed anche degli studenti che non frequentavano le lezioni di Religione e che erano presenti nell’aula, era regolamentato da un registro delle presenze.

Anche alcune docenti erano state incaricate di seguire e dirigere la schedatura e la catalogazione dei libri aiutando la signora Claudia qualora avesse dei dubbi. 

La signora Claudia ha voluto dare dei consigli agli studenti, impegnati nel Cantiere Biblioteca, per migliorare la nostra Biblioteca.

    • Ci deve essere una buona collaborazione con le famiglie;

    • L’umanità è la chiave di tutto. Il contatto umano è fondamentale;

    • La Biblioteca deve essere accogliente;

   • L’insegnante, l’adulto di riferimento (genitore - Bibliotecaria) deve saper trarre fuori dagli studenti le cose belle che hanno dentro di loro;

    • Bisogna saper ascoltare per essere ascoltati;

   • Bisogna invogliare i ragazzi a visitare la Biblioteca, a prendere in prestito i libri ma   anche cercare di trovare il modo di far restituire i libri (lei offriva anche le caramelle, ma  non sempre riusciva a far sì che tutti i libri fossero restituiti)

La signora Barbariol ha iniziato la sua attività in Biblioteca nel 1974 per poi continuare per altri 14 anni. Quando ha iniziato, la Biblioteca era ubicata negli spazi degli scantinati; i libri erano riposti su scaffali di legno. Ricorda che si poteva fumare in quei locali e che diversi professori vi si recavano per una pausa fumo. Lei era presente tutte le mattine, tranne il sabato e veniva aiutata a volte da alcune altre mamme, nella catalogazione e nelle procedure del prestito. In quegli anni uscivano diversi libri, anche di narrativa. Per quanto riguarda l’acquisto dei libri la procedura era la seguente: i docenti segnalavano i libri da acquistare fornendo la lista alla docente responsabile della Biblioteca (ad esempio alla professoressa Germana Marchesan) la quale poi, sulla base della disponibilità economica dell’Istituto, ordinava i testi alla libreria Rinascita di Monfalcone che garantiva un servizio sicuro e veloce. Una volta ricevuti i testi, si ordinavano per argomento, si etichettavano e si riponevano sugli scaffali in ordine di arrivo. Il prestito durava al massimo un mese. 

Quando i tempi della restituzione non venivano rispettati, le bibliotecarie mandavano ai docenti coordinatori di classe una lista con i nominativi degli studenti che non avevano restituito i libri, affinché li sollecitassero in tal senso. 

Ricorda che il prof. Prearo Lorenzo, docente di italiano e Latino, nonché responsabile della Biblioteca, assegnava ai ritardatari una versione di Latino per un giorno di ritardo, due versioni per due giorni di ritardo e così via. Qualche studente, chiedeva poi alle bibliotecarie di avere pietà di loro, e di non segnalare più il ritardo al professore. Altri, invece, strappavano le pagine con le traduzioni delle versioni di latino da alcuni testi  per poterle usare durante i compiti in classe. 

La Biblioteca era molto frequentata dagli studenti per svolgere delle ricerche, anche perché gli stessi docenti, attraverso progetti di arricchimento dell’offerta formativa, ordinavano più volumi dello stesso testo affinché tutti gli studenti (o quasi di una classe) potessero leggere l’opera di un autore, saggista, intellettuale che avrebbero poi potuto conoscere e ascoltare all’interno di una conferenza organizzata dal medesimo docente a scuola. 

BarGraph

sopra: grafico realizzato in Python

sotto: Fondo Minca 1950

fondo Minca 1950
fondo Minca 1950
fondo Minca 1950

Il preside Carlo La Rosa


Carlo La Rosa nasce a Messina il 13/12/1920 e muore a Udine il 05/04/1990. 

Laureato in scienze matematiche, ottiene due abilitazioni: la prima il 26 agosto 1957 per l’insegnamento della matematica, degli elementi di scienze fisiche e naturali, di merceologia e igiene nelle scuole e nei corsi secondari di avviamento, la seconda il 28 luglio 1961 per l’insegnamento della fisica in qualunque scuola.

Insegna matematica e fisica dal 1958 al 1979, comprendo per un periodo anche incarichi di vice-presidenza.

 

Copre il ruolo di preside dal 1983 fino al 1990.

Oltre ad essere un valido insegnante, era appassionato di meteorologia. Si è sempre occupato infatti della centralina meteorologica installata nel giardino del liceo e forniva i dati alla cittadinanza monfalconese, elaborando anche dei rapporti climatici.

La comunità del liceo scientifico Michelangelo Buonarroti, per rendere tangibili stima e affetto, profusi nei suoi confronti, gli ha dedicato la biblioteca scolastica con un busto creato dal docente e artista Sergio Braida.

 

Il 10 dicembre 1992 si è tenuta una significativa manifestazione presso il Liceo Scientifico Statale "M. Buonarroti" di Monfalcone, in cui sono stati premiati gli studenti meritevoli. L'evento ha avuto luogo nella nuova ala del liceo, uno dei primi in Italia ad introdurre corsi sperimentali di fisica secondo il metodo PSSC negli anni '60.

Durante la cerimonia, sono stati assegnati i premi "Carlo La Rosa" in memoria del preside scomparso, prof. Carlo La Rosa, e i premi "Cesare Bonacini" ai vincitori del Concorso Nazionale. In totale, sono state assegnate 14 borse di studio, di cui tre del valore di un milione ciascuna, offerte dall'Adriaplast, agli studenti che hanno ottenuto un eccellente profitto nell'esame di maturità.

I premi "Carlo La Rosa" sono stati presentati dal prof. Fabio Illusi, Preside dell'ITIS di Udine e Presidente del Consorzio Sviluppo Industriale di Monfalcone. Il prof. Eugenio Castagneti, Preside del Liceo Scientifico "G. Oberdan" di Trieste e Presidente del "Comitato Carlo La Rosa", ha illustrato i criteri seguiti per l'assegnazione dei premi.

Gli studenti vincitori del premio "Cesare Bonacini" sono stati Francesco Germano, Christian Faggionato, Massimo Ferrari, Maria Silvana Pavan e Davide Zanier della classe II C. Oltre al premio, è stato loro consegnato un Diploma di Merito. Anche i professori Rita Blasina e Flavio Novelli, che hanno guidato gli studenti nella realizzazione del lavoro premiato, hanno ricevuto un analogo diploma.

La manifestazione si è conclusa con l'inaugurazione ufficiale della nuova ala dell'istituto e la dedica di un busto in bronzo al preside scomparso, prof. Carlo La Rosa.