CINEFORUM
La proiezione degli 8 film d'autore è totalmente gratuita e ha cadenza mensile, dal 25 ottobre 2024 al 16 maggio 2025, di venerdì, dalle 14.30 alle 17.00/17.30, presso la Sala Martinovich del Centro Giovanile di Bassano del Grappa. Alla fine del film, due docenti animeranno un breve dibattito per chi desidera rimanere.
Gli studenti del Liceo Brocchi e del Liceo De Fabris che partecipano ad almeno 5 proiezioni firmando la presenza nei moduli a disposizione all'ingresso della sala, possono richiedere un attestato di frequenza.
Attenzione: i posti sono limitati. La capienza massima della sala è di 128 persone. Raggiunto il limite saranno bloccate le prenotazioni.
Per prenotare un posto: cliccare sul pulsante sotto alle locandine dei film proposti.
25 ottobre 2024
Into the Wild
di Sean Penn
Into the wild è la libera trasposizione del libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme", diventato un classico della sottocultura urbana.[...]
Sono due gli elementi che hanno guidato Penn nel doppio binario della regia e della sceneggiatura. Il tema della fuga ma soprattutto quello dell'inseguimento di un qualcosa che faciliti la conoscenza di sé.
Pura celebrazione della libertà e della ricerca della libertà, la pellicola racconta la vera storia di Christopher McCandless, un giovane benestante che rinuncia a tutte le sue sicurezze materiali per immergersi all'interno della natura selvaggia.[...]
Il film ha una valenza politica nonostante questo non sia l'intento di base. Alle volte, si trasforma in un vero e proprio atto di fede il cui credo fugge da tutto ciò che è religioso in senso stretto per trovare sfogo in una dimensione che è solo e unicamente personale. [...] Penn gioca di forti contrasti nell'alternare gli ampi spazi dei diversi paesaggi mostrati al costante senso di vuoto del ragazzo che risulta essere una pura estensione dell'enormità della natura"
(da mymovies.it)
22 novembre 2024
Hunger
di S Mc Queen
Irlanda del Nord, 1981. Il Primo Ministro Margaret Thatcher ha abolito lo statuto speciale di prigioniero politico e considera ogni carcerato paramilitare della resistenza irlandese alla stregua di un criminale comune. I detenuti appartenenti all'IRA danno perciò il via, nella prigione di Maze, allo sciopero "della coperta" e a quello dell'igiene[...] Bobby Sands, leader del movimento, decreta [...]l 'inizio di uno sciopero totale della fame [...]
Il britannico Steve McQueen ha con l'immagine un rapporto estremamente fisico, che qui porta all'estremo, dal fisico al fisiologico, poiché le armi della contestazioni sono dapprima i rifiuti del corpo e poi il corpo stesso, ultima risorsa a disposizione e ultimo baluardo di libertà: quella di poter scegliere di disporre di sé, della propria vita e della sua fine.
(da mymovies.it)
13 dicembre 2024
Captain Fantastic
di Matt Ross
Ben vive con la moglie Leslie e i 6 figli lontano dalla civiltà, nei boschi dello stato di Washington, dove cerca di recuperare un rapporto con la natura attraverso un costante allenamento fisico e intellettuale e la rinuncia a ogni elemento di modernità. Il suicidio di Leslie, lontana da mesi per curare un disturbo bipolare del quale soffre dopo la nascita del primo figlio, costringe la famiglia a confrontarsi con il mondo reale. Ross costruisce un film intelligente che pone molte domande sulle scelte che la tecnologia (ma non solo) ci sottopone, evitando fastidioso didascalismo pedagogico in favore di una commedia dal profumo hippy che indugia, solo nel finale, in una deriva buonista senza invalidare però la complessità delle diverse posizioni contrapposte. Ottimo Mortensen per un personaggio dalla psicologia poliedrica, in bilico tra furori ideologici e struggenti fragilità. Miglior regia a Cannes nella sezione "Un Certain Regard", premio del pubblico al Festival di Roma.
(da mymovies.it)
24 gennaio 2025
Primo amore
di Matteo Garrone
"Singolare, affascinante, lucida e fredda come il marmo è la storia d'amore che Matteo Garrone racconta in 'Primo amore', dove un orafo vicentino costringe la sua ragazza a dimagrire sempre di più, ai limiti dell'anoressia, nella patologica sicurezza che la passione è divoratrice, complice e annientatrice. Glossa particolare sulla sopraffazione di coppia, ispirata alla lontana da un fattaccio di cronaca, il film conferma il raro estro visionario e pittorico del 35enne autore de 'L'imbalsamatore', che cavalca il noir estremo calandolo nella vita quotidiana del Nord-Est alla ricerca di domande essenziali sui rapporti e l'amore. Opera bella, insinuante e sgradevole, tragica ma nelle intenzioni anche un po' ironica, ossessiva e cerebrale, ma provvista di una trascinante forza visiva di cinema che non tralascia alcun particolare della favola dark. In cui il cosceneggiatore, il sorprendente attore Vitaliano Trevisan, sta vicino alla strepitosa ronconiana Michela Cescon: vera, verosimile, bella, sofferta." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 14 febbraio 2004)
(da cominsoon.it)
21 febbraio 2025
Tutto su mia madre
di Pedro Almodovar
Madrid: Manuela ha un figlio di diciassette anni che muore travolto dalla macchina su cui viaggia una famosa attrice impegnata nella pièce Un tram che si chiama desiderio. Manuela decide di trovare il padre del ragazzo che vive a Barcellona ed è diventato Lola, un travestito. La donna incontra Agrado, altro travestito, che fa la vita, conosce anche l'attrice indiretta responsabile della morte del figlio. Alla fine Manuela, che aveva esperienza di palcoscenico, reciterà nel Tram. Nel frattempo ecco una suora incinta (anche lei di Lola), e un paio di uomini assolutamente idioti e sessualmente confusi.
Variabile straordinaria, di Almodovar. Il suo miglior film, completo e consapevole. Una volta accettato il mondo di Almodovar, che è assolutamente incapace di concepire la normalità soprattutto quella sessuale, il film è uno straordinario manifesto di fantasia, dolcezza, soprattutto umanità. E di pittura. Il regista va dritto per la propria strada, estremizza tutto per esperimere la sua tesi. Successo di pubblico e di critica. Vincitore dell' Oscar come miglior film straniero.
(da mymovies.it)
21 marzo 2025
I cento passi
di Marco Tullio Giordana
Contrariamente a quello che può apparire a prima vista I cento passi non è semplicemente un film sulla mafia. [...] Peppino Impastato è un giovane come molti altri di quel periodo che, però, si muove in un ambiente dove alla chiusura e alla costrizione de rapporti sociali s’aggiunge la cappa di un potere più antico e spietato. A differenza di tanti “servitori dello Stato” caduti nella lotta antimafia lui ha un obiettivo più azzardato. Il suo sogno è quello di sconfiggere la mafia e, insieme, cambiare i rapporti sociali e le strutture dello stato. È un poeta e un sognatore cui la realtà presenta un conto salatissimo. Nella narrazione filmica Peppino Impastato appare sempre “stonato” rispetto all’ambiente in cui si trova e la solitudine gli è spesso compagna.
(da mymovies.it)
11 aprile 2025
L'Onda
di Dennis Gansel
Rainer Wenger, insegnante di educazione fisica con un passato da anarchico rockettaro, per spiegare ai suoi studenti liceali il concetto di autocrazia li coinvolge in un esperimento di "regime dittatoriale" fra i banchi di scuola. Per una settimana dovranno rispondere al rigido sistema disciplinare di "Herr Wenger", conformarsi ad un codice di abbigliamento e lavorare assieme in un'ottica di organismo gerarchico, isolando o reprimendo eventuali dissidenti. In pochissimo tempo, i ragazzi scoprono uno spirito di cameratismo vincente, dominano le proprie insicurezze e paure attorno alla figura del carismatico "cattivo maestro" e si sentono legittimati ad animare atti di violenza e vandalismo, in un'operazione che arriva presto a fuoriuscire dalle mura dell'edificio scolastico.
(da mymovies.it)
16 maggio 2025
L'Odio
di Mathieu Kassovitz
Una giornata in una delle tante banlieue parigine. Un giorno uguale a molti altri per l'ebreo Vinz, il maghrebino Said e il nero Hubert. Se non fosse che un loro amico, il sedicenne Abdel, è stato pestato dalla polizia in seguito agli scontri della notte precedente e adesso è sospeso tra la vita e la morte in ospedale. [...].
Un film folgorante, con dialoghi battenti, dal ritmo teso e serrato, che non lascia un attimo di respiro, girato in uno splendido e funzionalissimo bianco e nero, sporco e allucinato. Perché non c'è spazio per le sfumature e tanto meno per i colori, nel mondo svelato dal giovane talento francese Mathieu Kassovitz. Un mondo dove non si va tanto per il sottile: due fazioni in lotta; da una parte "noi", dall'altra "loro". Tutti cattivi, nessuno buono, nessuno condannato, nessuno assolto. Non c'è cieca adesione nello sguardo del regista, né giudizio morale. Solo un estremo e spietato rigore realistico nel tratteggiare uno spaccato sociale, senza mai scadere nel sociologismo spicciolo.
(da mymovies.it)