Borsa di studio Roberto Bruno

La Borsa di Studio Roberto Bruno viene istituita a partire dall'anno scolastico 2000-2001 a testimonianza del forte legame tra il Liceo Scientifico "Giulietta Banzi Bazoli" e la famiglia Bruno, che a questo Istituto ha affidato la formazione culturale ed umana dei suoi figli.

Il contributo per gli studenti meritevoli riconoscere loro qualità che sono un patrimonio per la collettività intera e per rendere sempre viva nel tempo la figura di Roberto, un alunno "senza eguali".

L'assegnazione ha luogo secondo i seguenti criteri

  • beneficiario della Borsa sarà l'alunno di 4° classe (da sempre frequentante il Liceo Banzi) che avrà conseguito la più alta media aritmetica dei voti di tutte le discipline nello scrutinio finale;

  • in caso di parità, varranno come criteri selettivi

    • la media dei voti dello scrutinio finale della 3° classe;

    • il voto di 10 in Italiano;

    • in caso di ulteriore parità, la Borsa verrà equamente suddivisa.

Resta fissato che la Borsa non può essere cumulata nella stessa persona con altre Borse di Studio eventualmente erogate dal Liceo Banzi.

Il finanziamento di suddetta Borsa sarà, per volontà dei genitori di Roberto, a loro carico vita natural durante, in relazione ai seguenti fondi economici:

  • Borsa di Studio "Giulietta Banzi Bazoli", meritata da Roberto per il suo profitto nella 4° classe del Liceo, nell'anno scolastico 1999-2000;

  • quota raggiunta dal conto corrente istituito dalla famiglia alla morte di Roberto attraverso i versamenti effettuati spontaneamente da quanti vollero dimostrare la loro partecipazione al dolore in modo costruttivo e proficuo per il futuro dei giovani studenti del "Banzi";

  • interesse bancario maturato da tale somma nel corso degli anni;

  • donazione dei genitori (o di uno dei genitori), vita natural durante, per il mantenimento della Borsa di Studio.

Per Statuto, la graduatoria degli aspiranti ai fini dell'assegnazione della Borsa verrà stilata entro la fine di ogni anno scolastico, a cura di una Commissione, composta da uno dei genitori di Roberto (Giuseppe Bruno e Angela Moschettini), un docente, un genitore, un alunno, un non docente componenti della Giunta Esecutiva e presieduta dal Dirigente Scolastico.

"Da qualche parte so che tu ci sei" (Virginia Woolf)

Alla memoria di Roberto Bruno il Liceo Banzi ha intitolato la biblioteca della scuola e il Comune di Lecce la strada prospiciente il centro sportivo "CAT Club"

Liceo Banzi, la memoria porta i nomi di Giulietta e Roberto

Aveva solo 34 anni Giulietta Banzi Bazoli quando il 28 maggio del 1974 a Brescia, la deflagrazione di una bomba le strappò la vita. L’insegnante di francese, vittima 40 anni fa di una delle pagine più oscure della storia repubblicana, la strage di Piazza della Loggia, è stata ricordata dal Liceo scientifico leccese a lei dedicato nell’ambito di una manifestazione che ha vissuto di due momenti fondamentali: la commemorazione di Banzi Bazoli, appunto, e l’intitolazione del plesso laterale a Roberto Bruno, studente del Liceo scomparso in un incidente stradale nel 2000.

L’evento introdotto dalla Dirigente scolastica Antonella Manca, e a cui hanno hanno preso parte il sindaco di Lecce Paolo Perrone e il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, si è aperto con una tavola rotonda, occasione per rievocare la figura di Giulietta Banzi Bazoli, e per approfondire il delicato quadro storico che – in un’Italia piagata dal terrorismo di varia matrice politica, fa da sfondo alla sua tragica scomparsa.

Ad animare il dibattito, tra gli altri l’onorevole Alfredo Bazoli, figlio di Giulietta, e protagonisti di prim’ordine della vita politica e istituzionale del paese come Giovanni Pellegrino, già presidente della Commissione parlamentare di inchiesta su terrorismo e stragi, Rosario Giorgio Costa e Alberto Maritati

Quindi, nella seconda parte dell’appuntamento, la cerimonia di intitolazione del plesso laterale dell’istituto a Roberto Bruno, liceale scomparso nel 2000 in un incidente stradale e la premiazione degli studenti più meritevoli nell’ambito della Giornata delle Eccellenze, testimonianza che simbolicamente costruisce un ponte tra il valore degli allievi che non ci sono più e quello espresso dai ragazzi che ne tengono vivo il ricordo distinguendosi per rendimento e condotta esemplare.