Giorno 4

ALBERO FALCONE, VIA D’AMELIO, CAPACI,CINISI

Iniziamo la giornata facendo tappa in via D’Amelio con un approfondimento sulla figura del giudice Paolo Borsellino e sulle circostanze della strage del 19 luglio del 1992. Lasciamo, legate all’albero di ulivo, tracce del nostro passaggio e ascoltiamo la testimonianza di Graziella Accetta, mamma del piccolo Claudio Domino ucciso dalla mafia a 11 anni nell’ottobre del 1986. Graziella in modo estremamente commovente ci racconta il suo dolore di madre. Ci rechiamo all’Albero Falcone presso l’abitazione in cui Giovanni Falcone visse i suoi ultimi anni a Palermo. Proseguiamo facendo tappa a Capaci sul luogo dell’attentato al giudice Giovanni Falcone. Attraverso le parole di Dario Riccobono, cittadino di Capaci e fondatore di Addiopizzo, nonché testimone oculare, ripercorriamo gli anni dello stragismo mafioso. Saliamo alla collinetta che domina l’autostrada da dove fu premuto il telecomando che provocò la strage del 23 maggio 1992 e ascoltiamo la testimonianza del fotografo Antonio Vassallo, tra i primi ad accorrere sul luogo della strage. Ci spostiamo per il pranzo alla Pizzeria Alla Stazione di Cinisi. Nel pomeriggio passiamo dalla Pasticceria Santi Palazzolo, il cui proprietario ha compiuto un percorso antiracket denunciando il proprio estortore, e ascoltiamo il racconto della vicenda dalla viva voce dell’imprenditore. Visitiamo quindi Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, dove la storia dell'attivista ucciso nel ’78 viene raccontata da Massimo, uno degli amici di Peppino, attraverso i materiali esposti nella casa-museo. Il viaggio è concluso ma come ultima cosa in aeroporto ci fermiamo presso la Pasticceria Palazzolo a comprare alcuni cannoli della legalità come ricordo di questo intenso viaggio. Il volo puntuale ci riporta a Orio al Serio alle ore 21.30.