Calendario Civile
Attività per l'A.S. 2024/25
(N.B. il sito è in continuo aggiornamento)
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Nel 1999 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 25 novembre "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" in ricordo del brutale assassinio delle sorelle Mirabal, avvenuto il 25 novembre 1960, a causa della loro identità di donne e attiviste. Il loro unico crimine è stato aver combattuto per i loro diritti contro il dittatore dominicano Rafael Trujillo. La risoluzione 48/104, adottata dall'Assemblea Generale nel 1993, aveva definito questo tipo di violenza come "qualsiasi atto di violenza di genere che provochi, o possa provocare, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti , coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che in quella privata ". (fonte: www.unesco.it)
80° anniversario della liberazione del Campo di Concentramento di Auschwitz
Il 27 gennaio è stato designato come "Giorno della Memoria" dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 durante la 42ª riunione plenaria. Tale risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005, durante la quale l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto.
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio poiché, in quel giorno del 1945, le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva a ridosso dei fiumi Vistola e Oder, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
L'ordinamento giuridico italiano ufficializza l'istituzione del Giorno della Memoria con la Legge 20 luglio 2000 n. 211.
Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera promuove la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L'iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.
Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Il 21 marzo in tanti luoghi del nostro Paese per un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere.
Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
Le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day (Giornata della Terra) ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile. L'idea della creazione di una “Giornata per la Terra” fu discussa per la prima volta nel 1962. In quegli anni le proteste contro la guerra del Vietnam erano in aumento, e al senatore Nelson venne l'idea di organizzare un “teach-in” sulle questioni ambientali. L'Earth Day prese definitivamente forma nel 1969 a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union OiL al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo politico. “Tutte le persone, a prescindere dall'etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.
Il 22 aprile 1970, ispirandosi a questo principio, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra. Migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale: da allora il 22 aprile prese il nome di Earth Day, la Giornata della Terra.
Il 1° maggio è la data scelta celebrare la Festa dei lavoratori (anche detta Festa del lavoro).
L'origine di questa ricorrenza proviene dagli Stati Uniti ed è legata alle lotte sindacali per il diritto alla giornata lavorativa di 8 ore. Il 1° maggio del 1886, in occasione del 19° anniversario dell'ottenimento di una legge sulle 8 ore istituita nello Stato dell'Illinois, fu indetto, da parte dei sindacati americani dei lavoratori, uno sciopero generale. A Chicago si tenne una grande manifestazione per celebrare questo importante risultato conseguito in materia di diritti dei lavoratori. Durante questa manifestazione avvennero dei violenti scontri di piazza con morti e feriti sia tra i manifestanti sia tra le forze dell'ordine. La notizia di quei sanguinosi eventi scosse il mondo intero e in molti paesi, negli anni successivi, si tennero manifestazioni per ricordare le vittime e per rivendicare i diritti dei lavoratori.
Al Congresso internazionale di Parigi del 1889, dove fu istituita la Seconda internazionale socialista, venne scelta quella data come Festa internazionale dei lavoratori e, da allora, questa ricorrenza fu celebrata in molti paesi.
In Italia la Festa dei lavoratori si lega anche a un altro evento storico, la strage di Portella della Ginestra, una località in provincia di Palermo. Il primo maggio 1947 una folla di lavoratori si trovava lì per celebrare la ricorrenza – sospesa durante il fascismo ma poi ristabilita dopo la Seconda guerra mondiale – e per protestare contro il latifondismo. Sul luogo però c’erano anche gli uomini del bandito Salvatore Giuliano, che aveva rapporti sia con i monarchici sia con la mafia. Giuliano e i suoi uomini spararono sulla folla uccidendo sul momento 11 persone (un’altra morì in seguito a causa delle ferite) tra cui due bambini. Altre 27 furono ferite. I mandanti della banda di Giuliano non furono mai scoperti.