Il nuoto, che passione!

Io, come molti di voi, sono appassionata a uno sport, nel mio caso è il nuoto. Lo pratico da tre anni circa. Ho iniziato ad andare in piscina per sfogarmi, dato che era un periodo un po’ difficile ed ero spesso nervosa. L’anno scorso mi sono accorta che il nuoto, per me, non era più un semplice sport ma era diventato una vera e propria passione.

Il mio amore per il nuoto è nato grazie ad un’atleta particolare, ovvero Federica Pellegrini.

Lei è un personaggio molto conosciuto nel nostro Paese, quindi non mi dilungherei troppo nel parlare della sua vita, mi concentrerò piuttosto a spiegare perchè mi ha ispirata.

Ciò che mi è piaciuto di lei è stato l’impegno insieme alla determinazione, dato che è raro trovare una persona che dedica tutta se stessa per ciò che ama fare.

In un’intervista le hanno chiesto di dare un consiglio a coloro che hanno iniziato da poco a nuotare e lei ha detto: «Non rincorrete il fatto di diventare campioni ma divertitevi e basta».

Questa frase mi ha colpita perchè quando si inizia a fare uno sport, si sogna di arrivare in alto e spesso ci si dimentica di divertirsi pensando solo alla competizione. Io credo che se iniziassimo a pensare di più al diverimento ci appassioneremmo di più allo sport che pratichiamo.

Ciò che conta è proprio questo, appassionarsi alla cose che facciamo. Non solo lo sport, anche la musica, la lettura, la scrittura, l’importante è appassionarsi.

La pallanuoto

Premetto che gioco a pallanuoto nel ruolo di portiere da quattro anni e ho scelto questo ruolo poiché durante gli allenamenti vedevo che il portiere si allenava in modo completamente diverso rispetto al resto della squadra e ho deciso di provare.

Inoltre, ho scelto questo ruolo ispirato dal mio allenatore Yasmani Piteira Rizo, portiere della nazionale cubana.

A 10 anni, ho iniziato a giocare nella squadra di ACQUAGOL di Osio sotto, l’anno dopo come UNDER 12 sempre a Osio sotto, poi a 12 anni sono andato a giocare nella squadra di pallanuoto di Melzo, in cui sono stato due anni.

A settembre 2018 con tutti i compagni della Pallanuoto Melzo sono entrato nella squadra di Cassano.

Vi racconto allora come funziona lo sport della pallanuoto e la sua breve storia.

La pallanuoto nasce nel XIX secolo in Inghilterra e Scozia e nel 1900 è diventato sport olimpico.

Viene considerato come uno degli sport più duri.

Il campo da gioco, cioé la piscina, ha una lunghezza minima di 20 metri e massima di 30 metri ;

una larghezza minima di 8 metri e massima di 20 metri;

una profondità minima di 1,80 metri.

Il campo da gioco è un rettangolo diviso a metà da una linea ideale delimitata sul bordo vasca da due segnali bianchi.

Le linee di porta della metà-campo dell’area di rigore sono di 5 metri e 2 metri.

Le porte devono comprendere una lunghezza di 3 metri tra un angolo e l'altro, la traversa deve essere posta a 90 cm dal pelo dell'acqua e la rete deve essere attaccata sia agli angoli che alla barra trasversale.

Nella partita si affrontano due squadre composte da sette giocatori l’una.

Ogni giocatore indossa una cuffia in tessuto riportante su ambo i lati un numero scelto dal giocatore stesso.

La cuffia, chiamata in questo sport calotta, è dotata di due paracolpi laterali a protezione delle orecchie.

Io ho la calotta rossa (da secondo portiere) con il numero 13 personalizzata con l’immagine del Joker, che posso (però e purtroppo) usare solo in allenamento.

In partita, le calotte sono di esclusivo colore rosso per i portieri, mentre gli altri giocatori indossano la calotta bianca se la partita si svolge in “ casa”, blu o nera per gli altri giocatori (ospiti).

Paolo Schiavone