SYLVA
ripensare la "selva".
Verso una nuova alleanza tra biologico e artefatto, natura e società, selvatichezza e umanità
SYLVA
Rethink the sylvan.
Towards a new alliance between biology and artificiality, nature and society, wilderness and humanity
Call 2017 Sviluppo del progetto | Research project development: 2020-2024
prodotti
Collana Sylva Iuav
Diretta da
Sara Marini, Università Iuav di Venezia
Comitato scientifico
Piotr Barbarewicz, Università degli Studi di Udine
Alberto Bertagna, Università degli Studi di Genova
Malvina Borgherini, Università Iuav di Venezia
Marco Brocca, Università del Salento
Fulvio Cortese, Università degli Studi di Trento
Massimiliano Giberti, Università degli Studi di Genova
Stamatina Kousidi, Politecnico di Milano
Luigi Latini, Università Iuav di Venezia
Jacopo Leveratto, Politecnico di Milano
Valerio Paolo Mosco, Università Iuav di Venezia
Giuseppe Piperata, Università Iuav di Venezia
Alessandro Rocca, Politecnico di Milano
Eduardo Roig, Universidad Politécnica de Madrid
Micol Roversi Monaco, Università Iuav di Venezia
Gabriele Torelli, Università Iuav di Venezia
Laura Zampieri, Università Iuav di Venezia
Leonardo Zanetti, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
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ZILIO L. (2024), La montagna di Ermenegildo Zegna, Mimesis, Milano, ISBN: 9791222309446
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234028
Il volume indaga la costruzione di un paesaggio, di una selva. L’invenzione di una montagna in un processo antropico (e molto poco naturale) che partendo da un paese nelle Prealpi biellesi – Trivero – passa attraverso l’intervento di una serie di protagonisti, ma soprattutto attraverso la visione di un imprenditore: Ermenegildo Zegna.
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13
MONACI E. (2024), Toscanità. Le architetture di Vittorio Giorgini, Mimesis, Milano, ISBN: 9791222309453
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234029
Grotte che divengono case e poi scogliere, selve che divengono rifugi e poi avamposti sul golfo, il territorio è l’architettura e la natura è il progetto. La toscanità è la lente tramite cui questo libro intende leggere e interpretare il lavoro dell’architetto Vittorio Giorgini, un autore che appartiene a una storia italiana minore e che corre parallela rispetto alle grandi narrazioni novecentesche. Traendo dal territorio toscano figure e strumenti operativi per il progetto, rifugiandosi su una lingua di golfo maremmano dove tutto avviene – dall’osservazione dei principi e delle meccaniche naturali alla definizione di teorie e sperimentazione a scala abitativa – Giorgini costituisce una traiettoria da ripercorrere nel contemporaneo per individuare accenti e tangenze del Made in Italy. Il libro tratta di una porzione di selva, di due case che si fiancheggiano e si contrappongono, indicando una prospettiva di ricerca per altri possibili miraggi.
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12
KOUSIDI S. (a cura di) (2024), Forest Architecture. In Search of the (Post) Modern Wilderness, Mimesis, Milano, ISBN: 9791222308258
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234027
This volume aims to expand on the discourse around the forest as an aesthetic-perceptual, conceptual-symbolic, and operative subject matter theme, as utopia and modernist notion alike, across a broad range of scales and contexts, exploring its contemporary relevance for the design project.
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11
LATINI L., GASPARELLA L. (a cura di) (2023), Coltivare la selva, Mimesis, Milano, ISBN: 9791222304946
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234020
L’apparente contraddizione contenuta nel titolo “Coltivare la selva” allude alla necessità di mettere a fuoco una nuova strumentazione progettuale riferibile alla dualità, insita nella cultura occidentale, che per molto tempo ha temuto l’oscura vicinanza del bosco di cui oggi, invece, subisce un’evidente attrazione.
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10
BROCCA M., ROVERSI MONACO M. (a cura di) (2023), Diritto e città "verde", Mimesis, Milano, ISBN: 9791222305042
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234026
“Diritto e città ‘verde’” raccoglie riflessioni sul tema del “verde” negli spazi urbani, da una prospettiva giuridica ma aperta al confronto con altre discipline. Le stesse riflessioni sono state in parte presentate e anticipate nel convegno omonimo, organizzato dall’unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia, che si è tenuto il 22 novembre 2021.
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9
PASTORELLO A. (a cura di) (2023), Selvario. Guida alle parole della selva, Mimesis, Milano, ISBN: 9791222304939
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234021
Il "Selvario" è una raccolta di parole urticanti, una guida per orientarsi nei lemmi della contemporaneità, una selva ulteriore entro la quale perdersi, trovarsi, sbranarsi. Il volume restituisce gli esiti di una call for paper bandita nell’ambito del Prin «SYLVA» dall’unità di ricerca dell’Università degli Studi di Genova.
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8
CUTILLO E. (a cura di) (2023), Bestiario. Nature e proprietà di progetti reali e immaginari, Mimesis, Milano, ISBN: 9788857598383
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234014
Il "Bestiario" si propone come indagine corale sulla nozione di selva attraverso la raccolta e la narrazione critica di architetture “estranee al consueto ordine naturale” che popolano l’immaginario e la realtà silvestre. Il volume raccoglie gli esiti di una call for paper bandita nell’ambito del Prin «SYLVA» dalle unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia e dell’Università degli Studi di Genova.
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7
MARINI S. (a cura di) (2023), Sopra un bosco di chiodi, Mimesis, Milano, ISBN: 9788857597843
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234013
“Sopra un bosco di chiodi” raccoglie e restituisce ricerche e riflessioni sul disegno della selva e
sui suoi riflessi nel contesto veneziano. Le stesse ricerche sono state in parte presentate e anticipate nel seminario omonimo, organizzato dall’unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia, che si è tenuto il 12 novembre 2021.
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6
CORTESE F., PIPERATA G. (a cura di) (2022), Istituzioni selvagge?, Mimesis, Milano, ISBN: 9788857595917
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234012
“Istituzioni selvagge?” è il frutto di una riflessione svolta dall’unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia. Il testo riunisce alcune delle riflessioni svolte in due specifici seminari, allo scopo di indagare il ruolo ambiguo che oggi svolge il riferimento alla selva: come luogo da tutelare e riprodurre; come metafora di un disordine disorientante; come occasione per una nuova razionalità.
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5
LEVERATTO J., ROCCA A. (a cura di) (2022), Erbario. Una guida del selvatico a Milano, Mimesis, Milano, ISBN: 9788857596112
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234011
“Erbario” è un progetto del gruppo di lavoro del Politecnico di Milano che partecipa alle attività dell’Unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia. Il volume è una guida ragionata ai luoghi del selvatico che popolano la storia e la geografia milanese, costruita a partire dall’osservazione della realtà di ogni giorno, dalla riscoperta di luoghi smarriti e dalla lettura di alcune ipotesi progettuali, interpretative e trasformative che riguardano la selva urbana.
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4
MARINI S., MOSCHETTI V. (a cura di) (2022), Isolario Venezia Sylva, Mimesis, Milano, ISBN: 9788857591629
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234010
“Isolario Venezia Sylva” è un progetto dell’unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia. Il volume raccoglie quarantotto indagini progettuali dedicate a quarantotto isole minori della Laguna di Venezia. Le prefigurazioni espongono intenzioni e propensioni dell’architettura in rapporto alle condizioni reali e teoriche dell’isola e della selva.
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3
BERTAGNA A., GIBERTI M. (a cura di) (2022), Selve in città, Mimesis, Milano, ISBN: 9788857587264
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234008
Le riflessioni raccolte nel libro conseguono da un doppio evento: Selve in città. Percorsi attraverso i frammenti di Genova, un seminario tenutosi il 26 febbraio 2021, e Selve in città. Scenari per Begato, un workshop svoltosi tra l’1 e il 26 febbraio 2021, entrambi immaginati e organizzati dai curatori di questo volume.
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2
MARINI S., MOSCHETTI V. (a cura di) (2021), Sylva. Città, nature, avamposti, Mimesis, Milano, ISBN: 9788857585055
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234007
La selva rievoca il tempo di Pan, divinità minore metà uomo metà animale che abitava il bosco e alla quale James Hillman dedica molti suoi studi, ma il termine “pan” dichiara anche una situazione che vede coinvolto il tutto.
In concreto il silvestre, l’oscuro, l’incontrollato è entrato nei sistemi normati, come racconta ad esempio James Bridle nel suo testo New Dark Age a proposito della rete virtuale, dai territori “vuoti” è entrato in città. Entrare nella selva presuppone non solo dimenticare facili immagini pacificate del paesaggio ma rivedere e riprendere confidenza con i conflitti, con le dissonanze. Quindi serve entrare, attraversare la selva, fare un viaggio per poter conoscere il territorio reale e immaginario e trovarvi le chiavi di accesso, le nuove alleanze, le ragioni e i modi dell’agire.
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1
MARINI S. (a cura di) (2021), Nella selva. XII tesi, Mimesis, Milano, ISBN: 9788857582290
DOI: https://doi.org/10.7413/1234-1234006
La selva è tornata dagli scritti danteschi sia come immagine e immaginario, sia come realtà: l’Italia è oggi un paese forestale. Nel solco di questa tesi convergono studi appartenenti a diversi campi di lavoro, quali letteratura, geografia, architettura, giurisprudenza, arti, sociologia che, autonoma-mente e confrontando le proprie voci, guardano un “fuori” dimenticato. Sei segmenti di possibili attraversamenti guidano un percorso accidentato e accennano vie tutte biforcate, il disegno che ne consegue non è chiaramente un dogmatico viale urbano ma ricalca l’incipit della forma di una radice da proseguire. I sei cammini sono disegnati dentro l’architettura, i suoi strumenti e linguaggi, le sue regole del gioco.
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