CTRL + JUNK LAB

Control Junk Laboratory


il progetto

CTRL + JUNK LAB opera in un campo di ricerca interdisciplinare che ha come oggetto di studio i sistemi di spreco e di scarto, includendo i processi, i prodotti ed i servizi ad essi collegati. Il riuso non è una strategia marginale, ma una strada maestra dell’evoluzione biologica.

Gli studi sugli scarti sono un campo emergente che guarda allo spreco in senso lato superando le percezioni legate alle nozioni convenzionali di spazzatura e rifiuti. In questo senso il centro studi investe ambiti più ampi di ricerca connessi alle criticità del nostro tempo, all’impatto sull’ambiente dei sistemi produttivi agli effetti del cambiamento climatico. Esplora gli ambiti dei neomateriali, dei materiali di seconda generazione, dei materiali bioderivati, dei processi e dei sistemi bioispirati, dei processi circolari, la sostenibilità ambientale delle produzioni di cibo, gli effetti di pressioni antropiche su ecosistemi modificati.

Il centro studi si indirizza anche ai sistemi sociali, guardando ai processi di potere e alle politiche che scartano persone, luoghi, situazioni, cose. Scartare significa letteralmente decidere cosa ha valore e cosa no, e non ha a che fare solo con la materialità, bensì con sistemi di relazioni, attività e legami che producono e riproducono diseguaglianze sociali e ambientali, coinvolgendo persone, cose, luoghi.


Partendo dal tema degli scarti e dei rifiuti il centro studi mette in relazione ambiti accademici complementari in una prospettiva interdisciplinare che si muove nel solco del riciclo inteso come attivazione di un nuovo ciclo, spaziando dalla scala dell’oggetto a quella del servizio e dello spazio, investendo i campi dei materiali, naturali, biologici o artificiali, attraverso sperimentazioni con differenti tecnologie. CTRL+JUNK LAB prende le mosse dagli interessi di ricerca di studiosi e progettisti operanti in tali ambiti, ed è spinto dalla volontà dei suoi promotori di agire con spirito collaborativo per creare un punto di riferimento nell’ateneo, nel contesto territoriale.

obiettivi e azioni

Il centro studi CTRL + JUNK LAB si propone di entrare a far parte di una strategia territoriale, con attività che coinvolgono i residenti locali, gli studenti, aziende e altre realtà locali che lavorano e gestiscono flussi di rifiuti. Obiettivo centrale è trasformare gli scarti da problema in opportunità.


In questo senso, si individuano i seguenti obiettivi specifici:

– (ri)generare il valore semantico dello scarto

– (ri)valutare la relazione società-rifiuto attraverso attività di formazione e divulgazione

– (ri)creare una mappatura della dimensione territoriale dei processi circolari legati allo scarto, indagando i distretti industriali e gli ecosistemi di riferimento

– (re)inquadrare le strategie per innescare fenomeni di cambiamento socio-tecnico, sviluppando uno specifico saper fare in relazione agli impatti geo-storici e culturali dell’uso delle risorse materiali

– esplorare scenari di cooperazione e inclusione sociale che conducano allo sviluppo di processi innovativi, capaci di ridefinire la materia e rivalutare le fonti utilizzate finora

– valorizzare l'adozione di cicli circolari e rinnovabili, che consentano di massimizzare l'efficienza delle risorse e di ridurre l'impatto ambientale

– documentare la dimensione esperienziale dei materiali.

 

CTRL + JUNK LAB si propone di avviare una serie di azioni rivolte al raggiungimento degli obiettivi individuati, tra cui:

– condurre attività di sperimentazione su materiali provenienti da scarti e rifiuti, progettando processi e servizi che abbiano un impatto ambientale ridotto e un valore elevato

– sfruttare il patrimonio immateriale di dati legati ai processi di scarto per avviare azioni data driven di tracciabilità e mappatura dei processi

– costruire repertori/archivi di materiali aperti alle comunità, finalizzati ad un cambio di paradigma culturale riguardo al concetto di rifiuto, anche attraverso attività di storytelling che valorizzi le filiere del territorio

– mappare gli scarti delle filiere agro-alimentari, dal terreno alla trasformazione industriale al consumo per attivare processi di recupero e trasformazione

– mappare la diversità biologica degli scarti per facilitare la progettazione di filiere per la produzione di materiali che preservi la biodiversità             

– favorire i processi di transizione agro-ecologica territoriale attraverso una valorizzazione degli scarti prodotti dalla filiera agro-alimentare, mettendo a sistema le biomasse di scarto in funzione dei processi di trasformazione e della diversità biologica da cui derivano.