Il mistero del London Eye
Scheda di Lettura:
🡪  Titolo: Il mistero del London Eye
🡪 Autore: Siobhan Dowd
🡪 Anno di pubblicazione: 2007
🡪 Editore: Uovonero
🡪 Genere: Mistery, Narrativa
🡪 Numero di pagine: 256
🡪 Personaggi principali: Ted, Kate, Salim
🡪 Spazio della narrazione: Londra
Trama:
I protagonisti del romanzo sono 2 adolescenti, Ted e Kat Spark, fratello e sorella. Il padre, il signor Spark, è esperto in demolizioni di palazzi, mentre la madre lavora come infermiera. È una famiglia medio-borghese che abita in una villa di Londra, dove conduce una vita tranquilla e ordinata.
Ted è un ragazzino molto diverso dai suoi coetanei, non ha amici, non sorride quasi mai, se non per educazione, non riesce a capire le battute e non coglie il linguaggio del corpo. Di notte ascolta sempre le previsioni per i marinai, e da grande vorrebbe diventare un meteorologo. I genitori e la sorella gli vogliono molto bene, e sono sempre attenti a proteggerlo dal mondo esterno, con il quale il ragazzino ha molte difficoltà a relazionarsi.
Un giorno, la famiglia riceve una lettera che annuncia l’arrivo della zia materna Gloria con il figlio Salim, lei è un’artista divorziata che vive nel nord dell’Inghilterra con il figlio. Il suo ex marito è un mediorientale, per cui Salim ha la pelle più scura della media. La zia sta per trasferirsi a New York, dove vuole aprire una nuova attività , ha deciso di restare a Londra per qualche giorno. I signori Spark hanno interrotto i rapporti con Gloria da molti anni e non sono contenti di questa visita. Neanche Kate e Ted sono particolarmente entusiasti dell’arrivo del cugino, che non vedono da cinque anni.
Una domenica decidono di andare a fare un giro sulla ruota panoramica, il London eye. Uno sconosciuto offre il proprio biglietto per andare sulla ruota a Salim, i cugini lo fanno salire da solo, ma al termine del giro, di Salim non c’è nessuna traccia. La sparizione del ragazzino provoca una grande afflizione in zia Gloria e i coniugi Spark, mentre da loro arriva anche il padre di Salim. La polizia apre un’inchiesta, gli inquirenti non credono molto alla versione di Kat e Ted, perché non ritengono possibile che Salim sia sparito nel nulla dopo essere salito sulla ruota panoramica. I ragazzi allora decidono di fare delle indagini per conto proprio. Intuiscono il coinvolgimento dello sconosciuto che aveva regalato il biglietto a Salim.
Dopo una serie di espedienti, appostamenti, pedinamenti, Ted e Kat riescono a scoprire e a parlare con lo sconosciuto del London Eye. Vengono così a sapere che Salim non aveva alcuna intenzione di andare negli Stati Uniti, voleva fuggire con un suo amico, entrambi bullizzati a scuola a causa del colore della loro pelle. All’ultimo però Salim decide di abbandonare il piano e i due fratelli riescono quindi a scoprire che Salim non è stato rapito, ma è sparito di sua spontanea volontà . Ted riesce a intuire che probabilmente Salim, mentre tornava a casa, era stato attratto dal Casermone, un grattacielo da cui si poteva ammirare Londra dall’alto, vi era entrato ma era rimasto chiuso all’interno da un addetto alla sicurezza e non era più riuscito ad uscire.
Ted avvisa la polizia di questa possibilità e insieme vanno a liberare Salim.
Commento:
Il mistero del London Eye è un libro che mi ha attratto subito, non appena ho letto il titolo, ogni pagina letta era un nuovo mistero da risolvere. Mi è piaciuto molto che degli adolescenti (come me), e non la polizia siano riusciti a risolvere il caso. Come un puzzle, che all’inizio sembrava impossibile risolvere, ma che, passo dopo passo, è stato completato. La parte che non mi è piaciuta è stato il pesante processo che ci è voluto per ritrovare Salim, un’operazione veramente troppo lunga, ma soprattutto intricata. Troppi passaggi, o piste che non portavano a niente. Mi è piaciuto invece il fatto che viene messa in luce le capacità di ragionamento di Ted, che è un ragazzo autistico, dimostrando che un semplice ragazzino, sfidando i pregiudizi, sia dotato di grande logica. Un altro punto a favore è stato il cambiamento nella sparizione di Salim, non è il solito rapimento che si vede in tutti i libri o film gialli, ma un vero e proprio piano elaborato da Salim e dal suo amico. In conclusione, il Mistero del London Eye mi è piaciuto, lo consiglio vivamente anche per conoscere una Londra un pò in ombra nell’immaginario collettivo.
Sara Bonfili 4°BIA