Le Donne negli Istituti Tecnici

Negli ultimi anni, nei vari istituti tecnici di tutta Italia, si è verificata un’inversione di pensiero da parte di molte donne che, sempre più numerose, hanno deciso di immergersi in percorsi scolastici che da anni erano stati prediletti dal genere maschile. Assistiamo infatti ad una esponenziale crescita di ragazze all’interno della nostra scuola. Qui di seguito vogliamo riportare le esperienze di alcune studentesse che frequentano il nostro istituto:

“Ciao sono Beatrice e sono al quinto anno dell’indirizzo meccanica meccatronica e quest’anno siamo ben tre ragazze in classe.

Ho passato i primi due anni in una classe dove ero l’unica ragazza e anche in tutto l’istituto eravamo poche.

Io mi sono sempre trovata bene in classe e con i miei compagni, non mi hanno mai esclusa né trattata in modo diverso. Fin dal primo giorno mi hanno sempre inclusa in tutto ciò che comprendeva la classe e non mi hanno mai fatta sentire a disagio o fuori posto. Si scherzava tutti insieme e le prese in giro non erano mai fatte con cattiveria, ma al solo fine di ridere tutti insieme.

Ho costruito con loro un rapporto bellissimo che tutt’ora va avanti e sono dell’idea che non avrei potuto chiedere di meglio. La scuola stessa ha sempre cercato di includere le ragazze il più possibile in molte attività così da farle risaltare all’interno di un istituto prevalentemente maschile.

Concludo dicendo che, anche se l’ITIS viene visto come una scuola di solo ragazzi dove le ragazze non sono ben accette, posso affermare il contrario. Noi possiamo eguagliare i ragazzi in tutte le materie sia tecniche che non.”


“Sono Francesca e frequento il quarto anno dell’indirizzo biotecnologie sanitarie. Il primo giorno di scuola ero un po’ spaventata di entrare in classe, perché non conoscevo nessuno e sapere che ero una delle poche femmine non mi rassicurava. Però, iniziando a parlare con i nuovi compagni di classe, ho capito fin da subito che saremmo andati tutti d’accordo. 

Ho fatto numerose amicizie e quella paura del primo giorno è un ricordo lontano. Infatti adesso non siamo solo compagni di classe, ma veri e propri amici, usciamo insieme, ci organizziamo per andare a pranzo e fare feste. Sono molto felice di essere capitata in una classe dove regna la tranquillità senza nessun sentimento negativo come l’invidia che, molto spesso, tra compagni di classe c’è. È una bellissima classe con cui mi trovo bene, anche se sono principalmente maschi.”


“Ciao sono Agata e frequento il quinto anno dell'indirizzo biotecnologie sanitarie. Sono entrata per la prima volta, al secondo anno, nella mia nuova classe spaventata dal falso mito che la prevalenza maschile della mia scuola mi sarebbe pesata nelle amicizie; ma, con il passare del tempo, mi sono resa conto di quanto non sia rilevante essere più ragazzi o più ragazze in ambito scolastico.

La mia classe è molto unita e si spalleggia in molte situazioni, sia interne che esterne alla scuola, ormai siamo un gruppo molto unito e non potrei essere più contenta di ciò.

Per questo consiglio a chiunque di non farsi “frenare” da questo tipo di pregiudizi nella scelta della propria scuola superiore.”


“Ciao, sono Sara e frequento il secondo. In questi anni mi sono trovata molto bene, inizialmente avevo un po’ di difficoltà ad integrarmi, ma piano piano mi sono abituata a questo tipo scuola, che è prevalentemente maschile. La maggior parte dei professori mi ha aiutata ad ambientarmi.”


“ Ciao io sono M, *Anonimo, ragazza del primo*. Nonostante stia in primo e sia una ragazza, secondo me stare all’Itis è un privilegio, anche perché le donne sono sempre state sottovalutate dicendo che esistono lavori solo per uomini o solo per donne ma, secondo me, donna e uomo hanno stesse capacità e magari nella meccanica possono essere più portate di un uomo.

All’inizio, quando dicevo di aver scelto questa scuola, tutti mi chiedevano perché io avessi scelto una scuola per “maschi” e io rispondevo che non ci sono scuole per maschi o scuole per femmine, ma semplicemente scuole che senti per te .”


“ Ciao io sono G *Anonimo, ragazza del primo* Non capisco perché una femmina in questa scuola venga vista con stupore, viene dato per scontato che questa sia una scuola per maschi, ma perché una femmina non può decidere di avere la passione per la meccanica? Perché non può studiare costruzioni aeronautiche? Oppure perché un maschio viene giudicato male se sceglie l’indirizzo moda?

Io sono una ragazza che frequenta ancora il primo anno, quindi non ne posso sapere molto. Secondo me, alcuni progetti non andrebbero scartati a prescindere, perché si dà per scontato che ci siano solo maschi, anche se siamo in piccola percentuale ci siamo anche noi.”


“ Ciao io sono A *Anonimo, ragazza del primo* e sono una studentessa dell’Itis, ma la vera domanda è, come si trova una ragazza in un istituto tecnico come l’Itis, passandoci 1/4 della giornata? 

Essere una ragazza in questo istituto può piacere come no. È un istituto tecnico, quindi pieno di laboratori nei quali, in base al tuo indirizzo e alle persone che lo hanno scelto, potrai passare tutta la giornata sia in laboratorio che non, con dei ragazzi.”

Aurora Gigliotti, Viola Sbriccoli  5°ABS