I cani come funzione sociale

Il comportamento sociale innato dei cani rappresenta una tra le doti più importanti nella relazione con l’essere umano specialmente per quanto riguarda la convivenza. Possiamo affermare che il cane è il solo in grado di accompagnare l’uomo in molte diverse situazioni sociali e ambientali specialmente per quanto riguarda la collaborazione. 

I cani sono stati una delle prime creature domestiche ad affiancarsi a noi già nel Paleolitico superiore, circa 15.000 anni fa venivano addomesticati e usati dall'uomo per la caccia e per diverse attività collaborative. 

Nell'antica Grecia i cani erano spesso usati per la guardia e la protezione delle proprietà mentre nell'antica Roma, i cani erano usati per la caccia o come animali da compagnia. Nell'antica Cina erano considerati preziosi animali domestici e venivano anche usati come animali da guardia. In tutti questi periodi, i cani erano anche usati come forma di sacrificio religioso.


I cani sono spesso utilizzati per protezione personale o per terapia, per esempio possono aiutare a controllare la criminalità ed aiutare a rilassare le persone che soffrono di problemi mentali o di salute. La loro fedeltà e il loro amore incondizionato sono esempi di come un animale può aiutare una persona.



I cani si affezionano alle persone perché sono animali sociali che instaurano molte relazioni e sviluppano un forte legame emotivo con coloro che considerano i loro partner; i cani sono anche molto sensibili alle attenzioni ricevute, motivo per cui instaurano relazioni di fiducia e di affetto con le persone che li coccolano e li trattano bene.


Grazie alle loro qualità come intelligenza, affidabilità, docilità e pazienza, sono capaci di offrire sostegno emotivo e psicologico. Sono addestrati per fornire supporto a persone con disabilità fisiche o mentali, anziani, malati terminali, bambini con autismo, ciechi,  persone con disturbi post-traumatici da stress e altri ancora. Grazie al loro istinto innato i cani da terapia sono in grado di riconoscere e rispondere alle necessità emotive dei loro compagni umani offrendo attenzione, supporto e aiuto ed inoltre la loro presenza può aiutare le persone ad affrontare le paure, la solitudine, la tristezza e persino la depressione.


Detto ciò va evidenziato che l’intensa partecipazione alla vita sociale del cane può costituire anche un problema di criticità. Il cane interagisce infatti con altri cani e l’uomo in due modi diversi; il suo spirito può infatti dar luogo a situazioni per cui per lui è  facile perdere la pazienza specialmente se si trova in contesti molto affollati e quindi dare modo di fare scenate di disappunto a frastuoni o rumori molto intensi.


Durante il “lavoro” il cane non andrebbe sollecitato: ad esempio i cani utilizzati dalle persone non vedenti non vanno accarezzati oppure è vietato interagire con loro mentre stanno scortando il loro padrone perché potrebbero perdere l’attenzione. 


L’attenzione per loro è fondamentale per svolgere al meglio il proprio lavoro. Se il cane viene infatti infastidito mentre sta affrontando una situazione potrebbe poi abituarsi al fatto che è stato interrotto e quindi andrebbe rieducato.



Unità cinofile in Italia

Le unità cinofile in Italia sono state di grande aiuto in molti momenti della storia. Ne è un esempio del loro aiuto il recente terremoto avvenuto nel Centro Italia. I cani sono stati di grandissimo aiuto nel soccorrere i feriti sotto le macerie. Senza di loro i soccorritori non avrebbero potuto trovare alcune persone mentre questi animali, grazie al loro udito ed olfatto, sono stati in grado di trovare numerosi superstiti altrimenti introvabili.


Dalla fine del 800, l’utilizzo dei cani al supporto nei servizi pubblici si è diffuso in maniera particolare in attività di sicurezza, difesa e soccorso. 

In Italia, precursore dell’impiego di cani al servizio pubblico è stato il Regio Esercito, con esperimenti avviati a partire dal 1893. Nonostante gli auspici di alcune riviste che lodavano questo utilizzo dei cani, la polizia di stato li ha introdotti solo nel 1925 dopo l'acquisto di numerosi cani da pastore dalla Germania. L'apice dell'impiego è stato raggiunto durante la prima guerra mondiale. La Germania usò i cani con funzioni di soma e traino per garantire il rifornimento delle postazioni più impervie, di porta ordini e di assistenza sanitaria. Nella seconda guerra mondiale gli Stati Uniti addestrarono circa 20.000 cani e ne mandarono duemila al fronte



Nuri Rikardo, Ezio Morbidelli 4°BIA