Il corso ha offerto spunti significativi su come la metodologia CLIL favorisca la motivazione, la collaborazione e lo sviluppo del pensiero critico. L’insegnante ha adottato metodologie alternative alla lezione frontale, coinvolgendo dieci docenti di diverse nazionalità in attività cooperative volte a stimolare sia l’uso della lingua sia le abilità cognitive di ordine superiore. I contenuti hanno spaziato dalla geometria, alla storia e cultura irlandese, fino alla geografia, con compiti quali completamenti, riordinamenti, puzzle e giochi di problem solving, spesso conclusi con prodotti creativi come canzoni o disegni.
Sono stati enfatizzati scaffolding e semplificazione, per adattare linguaggio e contenuti al livello degli studenti, facilitando la comprensione e riducendo la frustrazione. Giochi di warm-up, interviste, presentazioni con frasi “crazy” e attività di gruppo hanno stimolato comunicazione, creatività e collaborazione.
Una lezione all’aperto al Museo Nazionale sulle torbiere irlandesi ha unito attività preparatorie in classe e osservazione diretta. Danze tradizionali, visite guidate e un international food party hanno completato l’esperienza. Le attività hanno fornito un solido quadro metodologico e numerosi spunti per la didattica futura.
Il corso ha rappresentato un percorso di formazione innovativo che ha unito l’intelligenza artificiale alla metodologia CLIL. Le prime giornate sono state dedicate al networking, all’introduzione dei principi del CLIL e all’esplorazione della città, creando un contesto di apprendimento inclusivo e interculturale. In seguito, i docenti hanno approfondito l’uso dell’IA nell’educazione: dalla Curva del Cambiamento alle attività interattive “Human or AI”, fino all’analisi dei bias e all’utilizzo della piattaforma Mylens.
I laboratori pratici hanno mostrato come integrare strumenti di IA nella ricerca e nella didattica. Attraverso progetti come Local Hero e High Street, attività outdoor con Goosechase e visite a siti culturali e naturali, i partecipanti hanno sperimentato approcci innovativi e coinvolgenti. Le sessioni finali hanno permesso di creare materiali didattici con l’IA, sviluppare progetti CLIL personalizzati e consolidare reti professionali. L’esperienza ha fornito strategie concrete per rafforzare motivazione, creatività e innovazione nelle pratiche educative.
Il corso ha riunito 16 docenti provenienti da vari paesi europei, creando un ambiente dinamico di collaborazione e confronto professionale. Durante la settimana sono state approfondite due metodologie didattiche innovative. La prima, il CLIL (Content and Language Integrated Learning), mira a integrare contenuti disciplinari e lingua straniera, stimolando motivazione e competenze linguistiche. La seconda, il PBL (Project-Based Learning), promuove l’apprendimento attivo attraverso progetti, valorizzando la creatività e la partecipazione degli studenti. È stata inoltre presentata la loro integrazione, il PBLL (Project-Based Language Learning), che unisce i punti di forza di entrambe le metodologie.
Le lezioni, di carattere pratico e cooperativo, hanno fornito numerosi spunti da adattare alla didattica quotidiana. Escursioni e attività culturali hanno completato l’esperienza, offrendo occasioni di immersione linguistica e culturale. Le insegnanti partecipanti sono rientrate in Italia con un prezioso background metodologico da poter applicare nelle proprie lezioni e da condividere con i colleghi interessati.