Maria Chessa Lai

Nasce a Monti, paese della Gallura, il 15 febbraio del 1922, la prima di otto fratelli.

Trascorre la sua infanzia in Toscana, dove presta servizio il padre, maresciallo dei Carabinieri.

Fin da piccola manifesta talento poetico e una grande sensibilità che caratterizzerà tutta la sua vita.

Rientrata in Sardegna frequenta il Ginnasio e il Liceo di Tempio; si iscrive all'Università di Sassari nella facoltà di Giurisprudenza.

Nel 1945 viene nominata supplente di Lettere presso il Ginnasio “G. Manno” di Alghero. E’ il suo primo incontro con la città catalana, di cui si innamora e che diventerà la sua città di adozione.

Consegue l’abilitazione Magistrale e diventa maestra; il suo primo incarico è nella scuola elementare di un paese vicino, Uri, in cui si reca a bordo di una Lambretta con un collega. E’ conosciuta come la “maestra in pantaloni”, abbigliamento piuttosto inusuale per quei tempi per le donne e in particolare per le maestre!

Vince in un concorso nazionale la cattedra presso la Scuola elementare di Alghero e decide di stabilirsi definitivamente in città.

Nel frattempo conosce Giovanni che diventerà suo marito e da cui avrà cinque figli.

Insegnerà ne l’Escola vella, la scuola elementare del “Sacro Cuore” per oltre quarant'anni, educando generazioni di bambine e di bambini e diventando, per gli algheresi, la maestra per antonomasia.

Per essere più vicina ai suoi allievi ed alle sue allieve, che parlano il catalano di Alghero, sente la necessità di studiare ed imparare a parlare la loro lingua. Intuisce che per capire gli algheresi deve impadronirsi dell’unico strumento che ci rende tutti uguali: la lingua! E pensare e parlare algherese diventa per lei naturale come respirare.

L’algherese diventa la lingua con cui esprime le sue emozioni e i suoi sentimenti, la lingua dei versi, la lingua della poesia. Ha bisogno di condividere questo con chi le sta vicino.

Amatissima dai suoi alunni e dalle sue alunne, sa gratificare, capire e incoraggiare. Legge in classe le poesie, invita a comporre, perché la poesia deve essere di tutte e di tutti. Sprona a partecipare ai Concorsi perché ciascuno ha qualcosa da dire e lo può fare in versi.

La sua abitazione è di fronte al mare, in un punto di Alghero in cui il Lungomare intitolato a Dante incontra la via Petrarca, proprio nel quartiere dei poeti. Le porte della sua casa sono sempre aperte soprattutto a chi desidera scrivere poesie, articoli, saggi letterari, o che semplicemente ha bisogno di essere ascoltato. La sua è una voce che dispensa consigli. Generazioni di persone le riconoscono il merito della loro formazione, dell’educazione alla sensibilità, al rispetto. Come le rondini in primavera, le sue alunne e i suoi alunni, ormai adulti, tornano spesso da lei quando devono affrontare prove importanti o hanno bisogno di consigli.

Maria è credente e la visione religiosa della vita la guida anche nei momenti più difficili, facendole cogliere la bellezza e il significato delle cose anche nei momenti che non sono belli e nelle situazioni difficili da comprendere e da accettare.

La sua produzione letteraria è importante: Maria Chessa Lai vince per ben tre volte il prestigioso Premio di Poesia “Città di Ozieri” e undici volte il Premio Rafael Sari organizzato dall’Obra cultural de l’Alguer. Collabora alla pubblicazione dei due volumi Contes i rondalles e Sulle orme dei versi. Nel 1994 pubblica l’opera poetica Paraules, Nel volume La mia mar edito nel 2005 nella collana “La Biblioteca di Babele” sono rappresentati vent’anni di attività poetica attraverso liriche che hanno avuto numerosi riconoscimenti nei principali premi letterari.

In occasione delle celebrazioni della settimana della donna, la Fidapa di Alghero, le conferisce il 9 marzo del 2007, in una manifestazione svoltasi presso la Sala Consiliare del Comune di Alghero un riconoscimento per essersi particolarmente distinta nel campo della poesia e salvaguardia della lingua algherese.

Il percorso della sua vita si conclude ad Alghero il 7 febbraio del 2012. Alle sue esequie ha partecipato tutta la città.

L’ Associazione SALPARE, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in occasione del PREMIO NAZIONALE ALGHERO DONNA, DI LETTERATURA E GIORNALISMO, nell'edizione 2012, le assegna una “Targa speciale” della Giuria, in memoria.

Biografia tratta dall'intervista con la figlia Franca

Foto gentilmente fornite dalla figlia Franca