La Valle del Ticino rappresenta un corridoio ecologico tra la Pianura Padana urbanizzata e i due sistemi montuosi delle Alpi e degli Appennini. Al suo interno vi sono ecosistemi naturali tipici dei grandi corsi d’acqua quali la foresta planiziale primaria, ambienti ripariali, zone umide, brughiere aride, ed una elevata diversità di specie e comunità biotiche. La Valle del Ticino è la più estesa fra le aree naturali dell’intera Pianura Padana. Il fiume da cui prende il nome è inserito nell’ampio bacino del Po e le sue acque raggiungono tramite questo il Mare Adriatico e quindi il Mediterraneo. Il corridoio ecologico del Ticino attraversa due regioni biogeografiche, la Alpina e la Continentale, ed è compreso fra il Cantone Ticino a nord e le Regioni Lombardia e Piemonte.
Il bacino idrografico del Ticino ha una superficie complessiva di circa 6.033 km2 , 53% in Svizzera e 47% in Italia, 79% in ambito montano e 21% in pianura. Il fiume nasce in Svizzera): da Airolo percorre la Leventina, la Riviera, il distretto di Bellinzona e il piano di Magadino prima di immettersi nel Lago Maggiore (o Verbano), di cui il Ticino è nel contempo il principale immissario ed emissario; prima di sfociare in località Magadino, riceve da sinistra i torrenti Brenno e Moesa. Il Verbano raccoglie le acque dal versante meridionale delle Alpi Lepontine e ha una superficie media di 212 km2 , sul livello idrico medio a 193,87 m slm. Il fiume riprende il suo corso come emissario del lago dallo sbarramento della Miorina (Sesto Calende, in territorio italiano) e prosegue fino alla confluenza con il Po al ponte della Becca.
In questo tratto sublacuale non riceve tributari naturali ma accoglie le acque del Terdoppio novarese a valle di Cerano, e scorre in una valle a fondo abbastanza piatto, incisa nella superficie della circostante pianura alla quale si raccorda per mezzo di un terrazzo, la cui altezza decresce da 40 a 15 m circa. L’alveo è dapprima monocursale, poi divaga formando meandri con alveo pluricursale ramificato. Il Ticino scorre per un totale di 248 km, di cui 91 in Canton Ticino. L’area dell'iniziativa Ticino non è la medesima del bacino idrografico, perché identificata su base funzionale piuttosto che morfologico-fisiografica. In territorio svizzero l’area è inferiore al bacino idrografico, a partire dalla sorgente in Val Bedretto nella porzione nord-occidentale dove è presente il Sito Smeraldo della Val Piora; include inoltre la Valle del Fiume Brenno a nord-est, un importante affluente diretto del Ticino. L’area ricalca quindi il corso del fiume verso sud fino all’ingresso nel Lago Maggiore, includendo i due versanti del Gambarogno e di Locarno-Brissago, in modo tale da garantire continuità al corridoio terrestre. In territorio svizzero è incluso inoltre il corridoio del Fiume Tresa che collega il Lago Ceresio con il Maggiore, condiviso con l’Italia. Verso sud -ovest inoltre è presente un altro Sito Smeraldo a protezione del Monte di Brissago Ghiridone. In territorio italiano l’area è più ampia del bacino idrografico, includendo anche le aree irrigue di pianura comprese fra il fiume Sesia a ovest e il fiume Lambro a est. Nel suo insieme (piemontese e lombardo) include l’intera Riserva della Biosfera MAB Ticino Val Grande Verbano così come ampliata nel 2018 , i due parchi regionali (Parco Lombardo della Valle del Ticino e Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore), 69 Siti Natura 2000, quasi l’intero ambito del Lago Maggiore, dei Comuni rivieraschi e tutto il territorio afferente al Parco Nazionale della Val Grande e del Parco regionale del Campo dei Fiori. Nella porzione centro-meridionale del settore italiano sono compresi i territori dei due principali Consorzi di Irrigazione e Bonifica, il Consorzio Est-Sesia (in sponda destra del fiume) e il Consorzio Est Ticino Villoresi (in sponda sinistra), e le aree agricole ad essi sottese. In territorio italiano sono comprese le province di Varese, Pavia, Novara e Verbano Cusio Ossola e la Città Metropolitana di Milano, e solo una piccola porzione delle province di Como, Lecco e Monza e Brianza.