(Joseph Göbbels, ministro della propaganda del III Reich, 1897 – 1945)
Con un termine di moda si definisce post-verità la distorsione della realtà operata in modo deliberato per condizionare la percezione e l'opinione della gente. Le bufale diffuse in internet e le fake-news sono i principali strumenti utilizzati dai diffusori di post-verità per manipolare l'opinione pubblica o condizionarne le scelte (sia economiche che politiche).
Si tratta di un'evoluzione del concetto di propaganda attraverso cui già molti secoli prima della nascita di internet si creavano verità non corrispondenti ai fatti, che finivano per essere validate in funzione della loro diffusione e ripetizione incessante.
Proviamo a diffondere questo modulo il cui codice
CR3 D14N C0R 44LL 3B UF4L3
cela (e neanche troppo bene)
la scritta CREDI ANCORA ALLE BUFALE:
https://forms.gle/m7aNQcL8coUpmL817
Mandiamolo ai nostri amici e conoscenti spiegando che si tratta di un concorso a premi realizzato da un gruppo di grandi marche e vediamo l’effetto che fa...
Tra qualche mese, pubblicheremo i risultati dell'esperimento anche per vedere quante persone hanno creduto che si trattasse di un autentico premio organizzato da famosi marchi commerciali.
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È importante capire che i contenuti cui siamo tutti esposti online non sono necessariamente affidabili e che molte volte, dietro sondaggi e giochetti online, si nascondono tentativi di rubarci informazioni personali. Il phishing e altre frodi online ci incoraggiano a rispondere a esche lanciate da persone che fingono di conoscerci o di contattarci per conto di marchi conosciuti. La percezione e la consapevolezza delle minacce informatiche è ancora molto bassa e spesso non vengono attuate le giuste misure di protezione. Diventa quindi importante imparare ad essere prudenti nel cyberspazio e acquisire le giuste competenze e conoscenze per poter contrastare i rischi della Rete.