Un giorno da leoni

Anno: 1961

Durata: 118 min

Regia: Nanni Loy

Soggetto: Alfredo Giannetti, Nanni Loy.

Sceneggiatura: Alfredo Giannetti, Nanni Loy.

Zona ambientazione: Roma.

Fatto storico: armistizio dell’8 settembre.

Trama

L'8 settembre 1943 viene resa nota la firma dell'armistizio tra Italiani e Alleati, ma Roma è in mano ai Tedeschi. Nella Capitale il giovane studente universitario Danilo cerca di evitare di essere arruolato; il suo mite amico Michele, ragioniere presso il ministero, viene trasferito al nord insieme ai suoi colleghi, ma fugge e torna a Roma dove lo aspetta la ragazza, Ida. Ma è pericoloso trattenersi a Roma, così Danilo e Michele decidono di andarsene.
Mentre sono diretti verso i Castelli, il tram su cui stanno viaggiando viene fermato dai Tedeschi. I due giovani si danno alla fuga insieme a Gino, un uomo conosciuto da poco, e i tre riparano in una cantina, rifugio di un gruppo di militari datisi alla macchia, capitanati da Orlando. I transfughi del dissolto regio esercito italiano assorbono i tre nuovi venuti e poco dopo vengono raggiunti da Edoardo, un altro militare fuoriuscito divenuto partigiano.
Edoardo porta agli uomini gli ordini della Resistenza: si deve far saltare un ponte ferroviario, vitale per la linea di rifornimento dei Tedeschi. Il gruppo riesce a procurarsi l'esplosivo, ma si disperde quando Edoardo viene arrestato. Danilo, Michele e Gino tornano a Roma, dove scoprono che Edoardo è morto, ma prima di spirare ha esortato i loro compagni ad effettuare il sabotaggio.
I tre amici, ormai convinti delle ragioni della Resistenza, si riuniscono ad Orlando e agli altri e mettono in atto l'impresa: il ponte viene fatto saltare, ma Michele muore, compiendo un atto eroico, proprio lui che fisicamente era il più scarso.
Il comando tedesco attribuisce la perfetta riuscita dell'attentato a paracadutisti americani, senza minimamente sospettare che un gruppo di uomini comuni ha saputo vivere il suo giorno da leoni.

[rif. Archivio del cinema italiano]