Sperimentazione Metodo Montessori

Scuola dell’Infanzia di Palù


Nella sezione B della Scuola dell’Infanzia di Palù quest’anno ha preso avvio una sperimentazione del Metodo Montessori.

Il perno di tutta la metodologia montessoriana è il bambino, costruttore attivo delle proprie conoscenze e capacità. L’apprendimento è, infatti, il risultato di un lavoro interiore e l’ambiente dev’essere predisposto in modo tale da permettere al bambino di “fare da sè, osservare, sperimentare, manipolare, interiorizzare i concetti attraverso la ripetizione di esercizi liberamente scelti.

A questo scopo le due insegnanti titolari della sezione, lo scorso anno scolastico hanno intrapreso un percorso di formazione biennale organizzato dall’Associazione Montessori di Verona e stanno gradualmente modificando l’ambiente secondo i criteri metodologici che Maria Montessori ha individuato nel corso della sua lunga formazione medicco-pedagogica sperimentata direttamente con i bambini e le bambine di varie parti del mondo.


L’ambiente

Il primo atto pratico del Metodo Montessori conduce, infatti, a creare un ambiente:

Un ambiente quindi che «appartenga al bambino»

Il bambino che compie le sue esperienze in un ambiente preparato si perfeziona. Maria Montessori, La mente del. bambino


Disciplina - Lavoro - Libera Scelta

La libertà di scelta è un principio fondante dell’educazione montessoriana:: in un ambiente accuratamente preparato e ricco di materiali scientifici adeguati ai bisogni delle diverse età, il bambino ha la possibilità di scegliere, sulla base delle proprie disposizioni interiori di sviluppo, l’attività cui dedicarsi.


Parlare di libera scelta non vuol dire, che il bambino è "libero" di fare ciò che vuole

Il fare e il saper fare, non imposti e giudicati dall'adulto ma sperimentati nell’attiività con le "cose"

In “La mente del bambino” Maria Montessori ci racconta un episodio utile proprio a chiarire questo concetto:: una donna in visita in una Casa dei bambini si rivolse ad un bambino chiedendogli: “Così questo è il posto in cui fate quello che volete, non è vero?“. E il bambino le rispose: “No signora, noi non facciamo quello che vogliamo, vogliamo quello che facciamo!“.


Esprimere una scelta consente al bambino di esercitare la propria volontà, di riflettere sui propri bisogni e dirigere le proprie energie costruttive verso ciò che è funzionale al proprio sviluppo di quel preciso momento: il bambino impara gradualmente che la propria libertà ha un confine invalicabile: la libertà degli altri.


Maria Montessori ha ribaltato l’idea diffusa per secoli secondo cui tutto ciò che il bambino vuole fare sia giocare: l’attività svolta dal bambino è a tutti gli effetti un lavoro, cioè attività utile a se stesso, agli altri, alla società intera


alcuni esempi di vita pratica


Grazie al contributo della Fondazione San Zeno di Verona la sezione si sta arricchendo di prezioso materiale definito, nel Metodo montessoriano, «materiale di sviluppo» L’importanza dell’uso del materiale non è casuale, ma deriva dal fatto che esso:


una figura di

E' una figura di

organizzatore e osservatore della vita psichica e culturale del bambino


E' una figura di

aiuto e facilitazione



E' una figura che

propone, predispone, stimola e orienta.


Attività di vita pratica

Attività di linguaggi

Attività logico- matematiche

Attività sensoriali

Approccio all'educazione Cosmica