L'IMPORTANZA DELLA LETTURA
Visita alla Feltrinelli
a cura di Aurora, Marilena (1B)
Il 9 maggio le classi I e II B ci siamo recate in visita didattica a Catania per partecipare alla visita guidata alla libreria “La Feltrinelli”. Libreria straordinaria!
Intere pareti ricoperte da libri, un salotto dove sedersi e sfogliare le pagine odorose dei libri. Abbiamo respirato aria di magia fatta di mille cose. Il libraio John accogliente e amichevole, ci ha guidati per i corridoi della libreria, illustrando i vari generi dei libri dai fumetti, fantasy, Manga ai libri stampati.
I libri oltre ad essere un insieme di fogli, con un mare di parole, ci aiutano a sviluppare la fantasia, ci permettono di “viaggiare”, ma anche di vivere le storie che leggiamo, di emozionarci. Come sarebbe bello scappare dai social- network e rinchiuderci in un libro ! Iniziare a leggerlo, viaggiare con la fantasia.
E’ stato incredibile , come una giornata trascorsa in libreria, abbia fatto scoprire
l’importanza della lettura. Leggere è magia, è scoperta.
LA GIORNATA DELLA PRIMAVERA
a cura di (Elena 3B)
Giorno 16 maggio il nostro istituto ha voluto dedicare una giornata particolare a una delle stagioni più significative, la Primavera , stagione simbolo di rinascita. Durante le ore scolastiche si è tenuto l'evento per festeggiare insieme un mondo pieno di colori. Gli studenti hanno partecipato con grande entusiasmo, ma soprattutto le mamme hanno contribuito alla riuscita della giornata, occupandosi dell'allestimento di diverse bancarelle addobbate con colori e fiori primaverili e colme di merende dolci e salate.
La giornata si è svolta tra canti, balli, e piccole esibizioni che sono riuscite con successo grazie l contribuito dei nostri docenti, in particolar modo della professoressa Valenti che per un giorno ha abbandonato le vesti di docente di tecnologia per indossare quelli di una tecnologica dee jay. Durante la giornata la professoressa Romeo ha consegnato un attestato a tutti gli alunni delle classi che hanno partecipato all' importante progetto di sport e inclusione, Special Olympics Smart School Games2024.
Le foto, scattate durante questa manifestazione, esprimono pienamente la gioia di noi alunni, dei docenti e delle mamme.
a cura di redazione
Grande successo degli alunni della Vittorini al Trinity College Music
Dallo scorso anno scolastico il nostro istituto è diventato ente certificatore del Trinity College London anche per la musica, la nostra Dirigente Dott.ssa Centamore e la prof.ssa Corsaro, docente di pianoforte, hanno creduto fortemente nel valore educativo e formativo delle certificazioni.
Obiettivo fondamentale delle certificazioni è quello di portare la pratica musicale a tutti i livelli della scuola, nella profonda convinzione che la musica è essenziale nello sviluppo globale della persona e nella formazione del cittadino.
Gli alunni La Manna Gaetano, Filogamo Matteo 1B, Perrotta Lucia, Rotondo Ginevra 1F, Cantone Michela, Cirino Aurora 2B e Distefano Salvatore 3B, hanno sostenuto giorno 29 Maggio gli esami del Trinity Music secondo i seguenti livelli: INITIAL, 1 GRADE E 2 GRADE.
Gli sforzi e l’impegno degli alunni sono stati premiati dagli ottimi risultati raggiunti, con grande soddisfazione della loro insegnante di pianoforte Agata Corsaro.
IMPARARE L'INGLESE DIVERTENDOSI
CERTIFICAZIONE TRINITY COLLEGE LONDON
a cura di (Tommaso 3A)
Ad oggi imparare le lingue è molto importante, da quando facciamo parte dell'Unione Europea i confini non solo materiali, ma anche culturali e linguistici si sono notevolmente allargati, per questo motivo il nostro istituto ci offre una grande opportunità: quella di studiare l'inglese, divertendosi, attraverso un corso d'inglese pomeridiano poichè già da molti anni il nostro istituto è un centro Trinity.
Il Trinity College London è una Charity Educativa è un Ente Certificatore Internazionale che offre esami di Lingua Inglese e Musica e Arti Performative, opera dal 1877 ed è presente in oltre 60 paesi nel mondo.
Partecipare a questi corsi e ottenere la Certificazione Trinity è per noi studenti molto importante perché rafforza la nostra motivazione allo studio e ci permette di comprendere qual è il nostro livello di competenze ed abilità, inoltre ci spinge a raggiungere obiettivi sempre più elevati. Il corso Trinity ci ha trasmesso delle nozioni di inglese in più rispetto a quelle insegnate a scuola e ci ha permesso di praticare, soprattutto, la lingua oralmente avendo molto più tempo da dedicare alla conversazione.
Da poco si è concluso il mio percorso Trinity tramite un esame orale online con una docente madrelingua e sono molto soddisfatto di averlo frequentato. In questi due anni ho imparato molto, ho fatto molte amicizie e mi sono divertito molto. Questo anche grazie alle nostre docenti che ci hanno fatto superare l'esame con il massimo dei voti. Gli alunni sono stati divisi in tre corsi: due per il grade 2, e uno per il grade 3 e ogni corso è stato tenuto dalle professoresse Licandro, Aleo e Pistorio; hanno partecipato all'esame ben 39 alunni del nostro istituto e hanno tutti ottenuti i voti più alti, A e B.
Per me e per i miei compagni è stato molto importante per la nostra crescita personale e scolastica e siamo molto orgogliosi di noi stessi e del nostro risultato non solo per noi stessi, ma anche per le professoresse e per il nostro istituto. A mio parere, il Trinity è un buon modo per imparare e divertirsi allo stesso tempo e consiglierei a tutti di provarlo se si ha la possibilità.
POMERIGGIO DELLA VITTORINI IN MUSICA
a cura di (Angelica, Aurora 2B)
In data 24 maggio 2024 si è tenuto, nel plesso di Viale Falcone a Camporotondo, l'evento "Vittorini in musica", un momento molto importante per il nostro istituto ad indirizzo musicale, durante il quale si sono esibiti gli alunni della nostra scuola che, dopo un anno di lezioni, impegno e costanza, guidati dai docenti di musica e di strumento del nostro istituto, sono saliti sul palco per far ascoltare il frutto dei loro studi musicali e corali.
L'evento, svoltosi alla presenza di docenti, genitori e della nostra dirigente scolastica Dott.ssa Giuseppa Centamore, è stato diviso in quattro momenti. Il pomeriggio musicale è stato aperto dai canti degli alunni delle sezioni di Camporotondo preparati e diretti dal professore Licciardello, a cui sono seguiti i canti proposti dalla professoressa Moschetti, con il coro era formato dagli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado di via Piave. Successivamente abbiamo ascoltato il suono dei flauti dolci diretti ancora una volta dal professore Licciardello e infine si è esibita la Piccola Grande Orchestra della Vittorini, diretta dal professore Sapienza, docente di flauto traverso, dalla professoressa Corsaro, docente di pianoforte, dal professore Ciccotta, docente di clarinetto e dal professore Picardi, docente di chitarra.
Il pomeriggio musicale si è concluso con il progetto "Musica d'insieme" con una grande novità, la partecipazione alla piccola orchestra anche delle classi prime.
La nostra dirigente scolastica è stata molto contenta delle nostre esibizioni, alle quali abbiamo dedicato tutto l'anno scolastico e, tra delusioni e paure, risate e momenti di divertimento durante la preparazione dei brani, siamo riusciti a fare del nostro meglio e per questo siamo fieri di noi stessi.
VISITA AL MUSEO DELLO SBARCO
a cura di Asia (3D)
Di recente, insieme ai professori e ad altre classi, abbiamo visitato il museo dello sbarco a Catania.
Il museo nasce nel 1943 ed è dedicato all'avvenimento storico, durante la seconda guerra mondiale, che avviò la Sicilia e l'Italia tutta verso la liberazione dall'occupazione tedesca. Il 10 luglio 1943 gli americani e gli inglesi sbarcarono nella parte orientale della nostra isola rispettivamente nei pressi di Gela e presso le coste di Augusta.
Gli alleati occuparono tutta la Sicilia occidentale, mentre in quella orientale gli inglesi e i canadesi incontrarono l'urto della resistenza germanica. Il Museo ripercorre le tappe degli scontri di guerra che si svolsero soprattutto nella Sicilia occidentale come Gela, Augusta, Agira, Floridia, Troina, Ponte di Primo Sole, Catania, Messina.
Il museo costituisce una testimonianza viva e concreta di ciò che avvenne in Sicilia e fu principalmente ideato e voluto per non dimenticare ciò che è stato e per riflettere su ciò che vogliamo per il futuro.
INTERVISTA AI PROFFESSORI
a cura di Emily, Maria Laura (3C)
PROFESSORE D. BRUSCHETTA
Salve come si chiama?
Daniele Bruschetta
Cosa l’ha spinta a fare questo lavoro?
Allora, mi ha spinto a fare questo lavoro la voglia di insegnare un po’ questa materia che viene snobbata nelle scuole, e quindi questo mi stimolava tantissimo a far in modo che i ragazzi possano un pochettino avere una cultura religiosa che secondo me sta un po’ scomparendo, è anche una vocazione.. ed è per questo che a scuola vengo sempre col sorriso, sempre con la voglia di trasmettere qualcosa ai ragazzi.
Da quanti anni insegna?
Da quasi 4 anni
Quali emozioni trasmette questo lavoro?
Sono tante emozioni, perché ogni insegnamento è un insegnamento un po’ particolare: a me esprime un sentimento di gratificazione, sentimenti forti, che possono essere anche sentimenti di sensibilità, in passato è capitato anche che delle persone si aprissero con me.. quindi le emozioni sono un po’ contrastanti molto forti.
Perché è venuto in questa scuola ? è stato un caso o una scelta?
Sono venuto qui per caso, appunto per fare da supplente al posto della vostra professoressa, mi hanno chiamato ed io ho detto di sì, quindi diciamo anche per scelta.
Come si è trovato in questa scuola?
Benissimo, sono arrivato da poco ma sono stato accolto alla grande, sono davvero contento di essere qua.
Come gestisce la sua pazienza davanti ad un alunno maleducato?
Bella domanda, allora, mi reputo una persona con molta pazienza, anche se poi davanti a determinate situazioni arrivo al limite quindi è normale che ci siano delle conseguenze o comunque delle cose a cui potevo rispondere meglio, però è chiaro che se mi si presenta davanti un alunno maleducato certo un po’ di capire i motivi di quell’atteggiamento, perché se un ragazzo si comporta male oltre a farlo per il gusto di provocare possono esserci anche delle dinamiche interne, familiari o sociali che provocano determinati atteggiamenti.
Come si trova con i colleghi?
Alla grande, direi benissimo.
Cosa consiglia sempre ai suoi alunni?
Di avere curiosità.
Qual è la frase che l’ha colpita personalmente ?
Penso che nella mia prima esperienza a scuola, in Lombardia, ancora nel bel mezzo della pandemia quindi in una situazione delicata, un ragazzo mi ha ringraziato perché è cresciuto un po’ nella vita e questo mi ha colpito tanto, perché quando lasci un segno nella vita dei ragazzi significa che stai facendo questo lavoro nel modo giusto.
Ormai è tutto in digitale come si trova con queste nuove piattaforme?
Benissimo, sono delle risorse importanti per noi e soprattutto per voi studenti.
E infine un consiglio per le terze?
Di cercare di seguire le loro passioni, nella vita si dice che volere è potere, quindi nonostante le difficoltà se qualcuno ha un obiettivo nella vita e vuole raggiungerlo a tutti i costi lo raggiungerà.
PROFESSORESSA A. COLTRARO
Salve come si chiama?
Antonella Coltraro.
Cosa l’ha spinta a fare questo lavoro?
L’amore per la lingua, la cultura e la popolazione francese
Da quanti anni insegna
Da quasi 20 anni
Quali emozioni trasmette questo lavoro?
Diciamo che le mie emozioni sono già legate alla disciplina che insegno, che amo fin da piccola. In classe quando svolgo la mia attività il riuscire a trasmettere questa mia passione e a vedere anche un solo sguardo che brilla e riesce a comprendere quello che io voglio trasmettere, al di là del mio ruolo, è molto bello! Ma la cosa che mi rende molto felice è il sentire che questa passione viene percepita dai giovani, ai quali si devono trasmettere molte emozioni e dobbiamo far capire che anche gli adulti ne hanno. Io mi auguro che un giorno anche loro possano trovare questo stesso piacere come questa bravissima e dolcissima giornalista che mi sta intervistando e ha una luce negli occhi che evidentemente è felice di far questo e di intervistare questa “nuova” prof. di francese; e la cosa non fa altro che rendermi estremamente felice e di questo ti ringrazio
Perché è venuta in questa scuola ? E' stato un caso o una scelta?
E' stata una scelta, una scelta ben ponderata e di cui ne sono estremamente orgogliosa
Si trova bene con i colleghi?
Beh tutto sommato sì. Ho avuto alcune volte delle incomprensioni… non tutti possiamo piacere a tutti , ognuno ha il proprio carattere, il proprio vissuto… ma comunque il rispetto c'è da entrambi le parti.
Come gestisce la sua pazienza davanti ad un alunno maleducato?
Questo è un gran problema!!! ci sto lavorando.
Come si trova in questa scuola ?
Bene, bene.
Cosa consiglia sempre ai suoi alunni?
Tenere sempre stretti i propri sogni, di non dimenticare perché una persona viva deve lottare per fare in modo che si esaudisca; magari qualche volta si fallisce ma da quel fallimento ci si deve rialzare più forti di prima.
Qual è la frase che l’ha colpita particolarmente?
I consigli dei colleghi che quando ero “stanca” mi invitavano a fregarmene e a non prenderla più di tanto.
Ormai è tutto in digitale come si trova con queste nuove piattaforme?
Mi trovo molto bene però non sono e non voglio diventare dipendente dai social media.
PROFESSORESSA G. BRUNO
Salve come si chiama?
Giuseppina Bruno
Cosa l’ha spinta a fare questo lavoro?
Ho sempre desiderato fare l’insegnante, perché amo stare a contatto con i ragazzi, ritengo importante poter contribuire, spero in modo efficace, alla crescita e alla formazione delle nuove generazioni. Credo che avere la possibilità di trasmettere i valori e il sapere di chi ci ha preceduti sia qualcosa di veramente prezioso.
Da quanti anni insegna?
Da ventiquattro anni.
Quali emozioni trasmette questo lavoro?
Gioia, perché ogni giorno ho la possibilità di trascorrere molte ore in compagnia di tantissime belle persone, passione ed entusiasmo, perché è un lavoro in cui c’è sempre da imparare, niente è scontato e ogni giorno è diverso dall’altro, insomma non c’è il rischio di annoiarsi, stupore, perché i ragazzi sanno sorprendere e mi fanno sperare che sappiano migliorare la nostra società, meglio di quanto abbiamo saputo fare noi adulti.
Perché è venuta in questa scuola ? È stato un caso o una scelta?
All’inizio, tanti anni fa, è stato un caso, restare è stata una scelta, infatti anche se ho insegnato per sei anni a Reggio Emilia, ho fatto di tutto per poter tornare proprio in questa scuola.
Si trova bene con i colleghi?
Sì, molto bene, c’è una buona collaborazione tra di noi e si respira un clima positivo, come in ogni ambiente di lavoro, ci possono essere delle difficoltà, a volte, con qualcuno, ma troviamo sempre il modo di affrontarle e superarle.
Come gestisce la sua pazienza davanti ad un alunno ineducato?
Negli anni ho imparato a potenziare questo aspetto del mio carattere, cerco sempre di capire la ragione che lo spinge a comportarsi in modo non corretto, e poi mi concentro sulle strategie per aiutarlo a migliorare.
Come si trova in questa scuola ?
Abbastanza bene, la struttura ha delle carenze, non ci sono spazi per laboratori attrezzati, manca ad esempio una biblioteca scolastica e tanto altro, ma la dirigente, i docenti, i collaboratori scolastici e gli alunni sono la vera anima della scuola, e in questa scuola mi trovo molto bene con tutti.
Cosa consiglia sempre ai suoi alunni?
Di credere in se stessi, di impegnarsi a fondo per raggiungere i propri obiettivi e per realizzare i propri sogni, di non scoraggiarsi mai.
Qual è la situazione o esperienza che l’ha colpita particolarmente?
Insegnare in una classe con tanti alunni stranieri, provenienti soprattutto da Paesi africani e asiatici, è stata un’esperienza molto arricchente, ho imparato molto dai miei studenti e dai loro genitori, soprattutto che la diversità culturale apre gli orizzonti, annienta i pregiudizi e genera nuovi pensieri. Siamo tutti abitanti di un’unica grande casa, la nostra cara Terra, forse dovremmo ricordarcelo più spesso.
Ormai è tutto in digitale come si trova con queste nuove tecnologie?
Molto bene, all’inizio ho dovuto studiare parecchio e impegnarmi per saper utilizzare al meglio le tante WebApp utili nell’apprendimento, però questo mi ha permesso di rendere più coinvolgenti e accattivanti le mie lezioni, tuttavia insieme all’uso delle tecnologie non bisogna dimenticare la tradizione, ad esempio l’uso della scrittura in corsivo, di taccuini e quaderni per annotare pensieri, riflessioni …
Quali consigli vuole dare agli alunni delle terze?
Di impegnarsi nello studio, perché è fondamentale per realizzarsi pienamente come persone e cittadini, di creare amicizie vere nella nuova scuola, di non lasciarsi condizionare dagli altri e scegliere sempre liberamente, secondo i propri valori.