Gli organizzatori della codeWeek hanno riconosciuto il nostro eccellente lavoro!!
Nella nostra prima sfida abbiamo programmato un robot LEGO capace di vedere i colori e riprodurre suoni diversi in base a ciò che “osserva”.
Matematichino, usa un sensore di colore:
quando vede il blu, riproduce il suono del traffico;
quando vede il giallo, fa sentire il suono di una telefonata;
quando vede il verde, si sente un cane che abbaia.
A partire da questi suoni, i bambini hanno inventato la loro storia:
“Matematicchino stava attraversando la strada quando all’improvviso squilla il telefono. Lui risponde, ma un cane abbaia per avvertirlo che non è il momento giusto per parlare: bisogna stare attenti quando si attraversa!”
In questa attività, il nostro robot Matematichino ha riprodotto tre nuovi suoni:
prima si sente qualcuno che bussa alla porta,
poi il rumore del vetro che si frantuma,
infine un cane che piange spaventato.
I bambini hanno ascoltato attentamente e, usando la fantasia, hanno inventato una nuova storia:
“Matematichino stava lavando i piatti quando qualcuno bussa alla porta. Si spaventa, lascia cadere i piatti che si rompono e il cane, spaventato dal rumore, comincia a piangere.”
In questa nuova fase del progetto, siamo stati noi a scegliere e programmare i suoni che il robot Matematicchino riproduce quando riconosce i colori.
Abbiamo deciso che:
con il blu si sente il suono “Ring Door” (il campanello che suona),
con il giallo si sente “Bouncing Ball” (il rimbalzo di una pallina),
con il verde si sente “Laughing Baby” (il riso di un bambino).
Dopo aver ascoltato i suoni, i bambini hanno inventato una nuova storia:
“Mentre Matematicchino si trova sulle scale con tante biglie, sente suonare alla porta. Si spaventa, le biglie cadono e un bambino che lo vede inizia a ridere, ridere, ridere!”
Dopo aver imparato a programmare il nostro robot Matematichino e a creare storie attraverso colori e suoni, abbiamo deciso di proseguire la nostra avventura con la programmazione… ma in un modo tutto nuovo!
Abbiamo scelto di programmare anche le nostre matite colorate: ogni colore diventa un comando, un personaggio o un pezzo di storia che possiamo combinare per creare racconti ancora più fantasiosi.
Così, dai robot LEGO alle matite, impariamo che la programmazione non serve solo ai computer, ma può diventare un linguaggio per esprimere la creatività, inventare, raccontare e giocare insieme!