"Dieci piccoli indiani"

di AGATHA CHRISTIE


AVVICINIAMOCI AL TESTO....

IL MISTERO...

Dieci persone estranee l’una all’altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l’invito. E ora sono lì su quell’isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l’inizio di un interminabile incubo...

L'AUTRICE...

Nata il 15 settembre 1890 da padre statunitense e madre britannica, non frequenta alcuna scuola, ma viene istruita in casa dall’eccentrica madre. Rimane orfana di padre a soli 10 anni e nel corso dell’adolescenza fa molta vita di società, fino al matrimonio con Archie Christie, colonnello della Royal Flying Corps. Durante la I Guerra mondiale, impegnata come infermiera nel dispensario dell’ospedale di Torquay, ha modo di approfondire il funzionamento di droghe e veleni. Le viene così l’idea di scrivere Poirot a Styles Court, suo primo romanzo nonché prima avventura di Hercule Poirot. È l’inizio di una lunga e luminosa carriera.

Nonostante l’enorme successo lavorativo (ed economico), la sua vita non è sempre felice. Anzi: è proprio questo successo a creare una frattura con l’amatissimo primo marito, il colonnello Christie. Per Agatha, la separazione è un colpo durissimo. È in questo periodo che si verifica uno dei grandi misteri della sua vita: il 3 dicembre 1926 scompare nel nulla e il giorno successivo la sua auto viene ritrovata in folle in fondo ad un dirupo. Per 11 giorni la cercano invano, finché non viene riconosciuta in un albergo. Si vocifera che la Christie abbia architettato tutto nella speranza che il marito venisse incolpato del suo omicidio e dell'occultamento del cadavere.

È un viaggio in treno per Bagdad a dare una nuova svolta alla sua vita: oltre ad ispirarle uno dei suoi gialli più famosi, Assassinio sull'Orient Express, la fa innamorare di Max Mallowan che sposa nel 1930. Da quel momento i viaggi al seguito del marito ispireranno Agatha a scrivere romanzi di successo. Nel 1930 la Christie scrive La morte nel villaggio, il suo primo romanzo che ha come protagonista Miss Marple, una vecchietta tranquilla e dotata di buon senso che alterna l'attività investigativa allo sferruzzare a maglia. Pare che per tratteggiare le caratteristiche del personaggio la Christie si sia ispirata alla sua adorata nonna materna.

La regina del giallo muore nella sua casa di campagna il 12 gennaio 1976, un anno dopo aver fatto morire il suo personaggio più celebre, l’ispettore Poirot, nel romanzo Sipario.

QUALCHE CURIOSITA'...

  • Dieci piccoli indiani, che ha raggiunto 110 milioni di copie vendute, è ancora oggi il romanzo giallo più venduto al mondo.
  • In inglese, i nomi dei proprietari della tenuta, ovvero della coppia che invita dieci ospiti a fargli visita nell’isola e che poi non si palesa, condannandoli però a subire i colpi di una fantomatica maledizione caduta ormai sulle loro teste, sono rispettivamente Ulick Norman Owen o Una Nancy Owen. Leggendo le rispettive iniziali e il cognome come se si trattasse di un’unica parola (U.N. Owen lui e U.N. Owen lui), la pronuncia è pressoché uguale al participio aggettivale unknown, ovvero sconosciuto.
  • Il titolo originale inglese era Ten Little Niggers, dato alle stampe per la prima volta nel 1939 e riferito a una canzone americana apparsa negli Stati Uniti nel 1868 e il cui contenuto ricordava la poesiola che appare nelle pagine del best-seller. Il titolo del brano era poi stato trasformato in Ten Little Indians, nel tentativo di risultare meno razzista, e lo stesso manoscritto della Christie cambiò nome nel momento in cui sbarcò nel Nuovo Continente, diventando And then there were none, E poi non rimase nessuno. La versione fu mantenuta fino al 1977, quando risultò evidente che non aveva riscosso il successo sperato e venne allora cambiata in Dieci piccoli indiani.
  • L'autrice stessa cura la trasposizione teatrale del libro...ma "addolcisce" il finale per paura che il pubblico se ne andasse scontento dalla sala.
  • A conferma dell'enorme successo ricordiamo che, oltre alla versione teatrale, "Dieci piccoli indiani" viene rivisto e ripreso in moltissime versioni: dodici adattamenti cinematografici, due serie televisive, tre cartoni animati, tre videogiochi e un fumetto.