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Anticamente anche le navi venivano costruite con questo legno, ricercato anche per la realizzazione di botti per l’invecchiamento dei liquori. Milioni di pali di Farnia, di Rovere e di Larice sono serviti anche al consolidamento delle fondamenta degli edifici della città lagunare di Venezia. Il resistente legno di queste piante, opportunamente impeciato e incatramato, non era soggetto a marcescenza, ma con il continuo contatto con l’acqua, subiva un processo di mineralizzazione che ancor oggi rende più resistente il terreno dove poggiano gli edifici storici di questa bella città.
È una delle essenze forestali più pregiate. Il legno, duro e resistente, è molto ricercato per la sua lunga durata. Viene impiegato per costruzioni navali, travature, mobili, doghe per botti, liste per pavimenti (parquets).
La farnia è la seconda specie di quercia più diffusa in Svizzera tra le quattro presenti. Solo il rovere la supera. Esemplari di questo albero crescono nell'Altipiano svizzero e nel Giura orientale, per lo più ad altitudini inferiori agli 800 m. Raggiungono un'altezza massima fino a 40 m.
Frutto Farnia
I frutti, ovvero le ghiande, vengono generati su lunghi peduncoli e si presentano singoli o a gruppi di massimo quattro unità. Hanno una forma ovale molto allungata, con quarto superiore ricoperto da una cupola rigida di colore più chiaro rispetto al resto del frutto, e raggiungono dimensioni massime di quattro centimetri. Il loro colore è di norma verde, nel primo periodo, per poi divenire marrone con l’avanzare della maturazione. I frutti sono molto graditi da suini, cinghiali e ghiandaie.
Foglie Farnia
Le foglie di questa specie presentano un picciolo (di attacco al ramo) molto ridotto, hanno un margine lobato e dimensioni che possono variare dai 7 ai 14 centimetri con una pagina superiore di colore verde acceso ed una inferiore molto più opaca. Tutte le foglie vengono perse nel periodo autunnale - per tale motivo la farnia è definito un albero a foglie decidue – per poi ricomparire nel mese di maggio insieme ai fiori.