Gli istituti funzionano per “aula–ambiente di apprendimento”, assegnata a uno o due docenti della medesima disciplina, con i ragazzi che si spostano durante i cambi d’ora. Ciò favorisce l’adozione, nella quotidianità scolastica, di modelli didattici funzionali a quei processi di insegnamento-apprendimento attivo in cui gli studenti possano divenire attori principali e motivati nella costruzione dei loro saperi.
L'IC CASTEL GANDOLFO
PROPONE PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO 24/25
IL PROGETTO
DADA
Didattiche per Ambienti Di Apprendimento
per la scuola secondaria di primo grado
Il progetto DADA nasce dall’idea di valorizzare il buono del nostro sistema educativo, colmare il gap con i best performers europei, migliorare ed incrementare il successo scolastico di ciascuno studente favorendone dinamiche motivazionali e di apprendimento efficaci per l’acquisizione delle abilità di studio proprie del Lifelong Learning.
Presupposto indispensabile per il conseguimento degli obiettivi previsti è la condivisione forte, nelle comunità educative dei due istituti (docenti, personale Ata, alunni e famiglie), di intenti e prospettive, così da raccogliere con entusiasmo le rinnovate sfide
• professionale per i docenti e il personale Ata
• motivazionale per gli studenti
• di partecipazione alla vita scolastica dei propri figli per le famiglie.
La stessa condivisione dell'aula fra docenti e la prossimità fisica con i colleghi dello stesso dipartimento è intesa nell’ottica dell'interazione, della collaborazione e condivisione di idee e di soluzioni funzionali alla didattica, elementi che determinano un forte innalzamento della qualità del lavoro ed una giusta valorizzazione delle singole competenze professionali.
Redazione Deascuola
"Aule colorate e personalizzate, classi che si trasformano in attivi e stimolanti laboratori e studenti sempre in movimento fra una classe e l’altra. È un perfetto scenario da high school americana la realtà che si sta profilando ormai da qualche anno in molte scuole italiane.
Si chiama DADA, acronimo di Didattiche per Ambienti di Apprendimento, ed è il metodo scandinavo di organizzazione degli spazi che sta portando anche in Italia una visione di scuola alternativa.
Nel contesto internazionale, il progetto ricalca il modello svedese promosso, ad esempio, dalla scuola Vittra Telefonplan di Stoccolma, una struttura avveniristica e costruita a misura di studente. Qui, sparisce l’aula concepita come spazio omologato e “in serie”, sempre uguale nel corso dell’anno e per tutte le materie, in cui l’alunno entra la mattina ed esce dopo le canoniche ore di lezione, ma si trasforma in un ambiente accogliente, in cui il movimento è libero e la tecnologia è indispensabile.
Il progetto DADA, declinato nelle scuole italiane, rappresenta una virtuosa fusione fra il modello di stampo nordico e quello italiano.
Si tratta, da un lato, di una concezione dello spazio scolastico all’americana elaborato attraverso la valorizzazione delle aule e di una nuova organizzazione logistica.
Gli studenti si muovono fra le classi in base all’orario delle lezione e raggiungono i docenti nelle aule della materia: gli spazi vengono allestiti ed arredati secondo il gusto e il profilo professionale e culturale dell’insegnante e in base alla materia di insegnamento.
Negli spostamenti tra le varie aule didattiche i ragazzi, fortemente responsabilizzati, si dimostrano attivi e indipendenti: sanno che ad ogni cambio dell’ora devono avvicinarsi in tempi brevi verso l’aula della lezione successiva.
Questo approccio fluido e vitale del metodo viene percepito come uno stimolo, in linea con alcuni studi neuro-scientifici che dimostrano che la regola d’oro per mantenere attiva la mente è stimolare il corpo al movimento, secondo il ben noto principio di mens sana in corpore sano.
Non si tratta, però, di una semplice copia a carbone del modello anglosassone, il metodo di insegnamento e i contenuti restano infatti di stampo tradizionalmente italiano, con una fondamentale apertura verso l’uso delle tecnologie!".
IN QUESTO PROGETTO CI SIAMO ANCHE NOI!!💪