Tommaso Pincio ha esordito nel 1999 con M. (Cronopio). Con Einaudi ha pubblicato Un amore dell'altro mondo (2002; nuova edizione 2014), La ragazza che non era lei (2005), Cinacittà. Memorie del mio delitto efferato (2008) e Il dono di saper vivere (2018). Tra gli altri suoi libri ricordiamo: Lo spazio sfinito (minimum fax 2010), Hotel a zero stelle (Laterza 2011), Panorama (NN 2015) Pulp Roma (il Saggiatore 2012). Ha tradotto, tra gli altri, F.S. Fitzgerald, Jack Kerouac, Henry David Thoreau, John Cheever, Philip K. Dick e Valeria Luiselli. Collabora a “Rolling Stone”, “la Repubblica”, “il manifesto” e “Alias”, occupandosi in particolare di letteratura degli Stati Uniti. Nel 2015 ha vinto il premio SINBAD e nel 2020 è stato finalista del premio Bergamo.
Giorgio Pinotti lavora presso la casa editrice Adelphi. Si è occupato di D’Annunzio, Malaparte, Sciascia, Ortese, e soprattutto di Gadda, procurando l’edizione di numerosi carteggi e testi, fra cui Accoppiamenti giudiziosi (2011, con P. Italia); Eros e Priapo (2016, con P. Italia); La cognizione del dolore (2017, con P. Italia e C. Vela), Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (2018), La casa dei ricchi (2020). Altri suoi campi di interesse sono la letteratura francese contemporanea (ha tradotto Georges Simenon, Jean Genet, Vincent de Swarte, Milan Kundera, Jean Echenoz) e la storia dell’editoria (ha curato con P. Italia Editori e filologi, 2014; con M. Bricchi, R. Poletti e D. Scarpa L’invenzione editoriale, 2018).
Vanni Santoni ha esordito nel 2007 con Personaggi precari, poi ripubblicato da Voland nel 2013. In seguito ha pubblicato Gli interessi in comune (Feltrinelli 2008; Laterza 2019), Terra ignota e Terra ignota 2 (Mondadori 2013 e 2014). Per Laterza ha pubblicato Se fossi fuoco, arderei Firenze (2011), Muro di casse (2015) e La stanza profonda (2017), candidato al premio Strega. Il suo ultimo romanzo è I fratelli Michelangelo (Mondadori 2019), mentre nel 2020 per minimum fax è uscito il saggio La scrittura non si insegna. Per lo stesso editore ha coordinato il romanzo collettivo In territorio nemico (2013) e pubblicato il racconto Emma & Cleo nell’antologia L’età della febbre. Collabora alla “Lettura” del “Corriere della Sera” e dal 2014 al 2021 ha diretto la collana di narrativa di Tunuè.
Alessio Torino ha esordito nel 2010 con il romanzo Undici decimi (Italic Pequod), vincitore del premio Bagutta Opera Prima. Ha pubblicato tre romanzi per minimum fax: Tetano (2011), Urbino, Nebraska (2013) e Tina (2016), uscito anche in Germania. Il suo ultimo romanzo è Al centro del mondo (Mondadori 2020). Insegna Letteratura latina all’Università di Urbino e cura il festival letterario Urbino e le Città del Libro. Ha vinto il premio Lo Straniero, il premio Frontino Montefeltro, il premio Subiaco Città del Libro e il premio Mondello.
Giorgio Vasta ha pubblicato Il tempo materiale (minimum fax 2008), tradotto in numerose lingue e con cui è stato candidato al premio Strega, Spaesamento (Laterza 2010), Presente (Einaudi 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia e Paolo Nori) e Absolutely Nothing. Storie e sparizioni dei deserti americani (Humboldt/Quodlibet 2016, con Ramak Fazel). Con Emma Dante è autore della sceneggiatura dei film Via Castellana Bandiera (2013) e Le sorelle Macaluso (2020). Nel 2010 ha vinto il premio Lo straniero e il premio Dal testo allo schermo del Salina Doc Festival. Scrive sulle pagine culturali di “la Repubblica”, “Il Sole 24 ore” e “il manifesto”.
Simona Vinci ha pubblicato la raccolta di racconti In tutti i sensi come l'amore (Einaudi 1999 e 2018) e numerosi romanzi, tutti usciti per Einaudi: Come prima delle madri (2003), Brother and Sister (2004), Stanza 411 (2006 e 2018), Strada Provinciale Tre (2007), La prima verità (2016), Parla, mia paura (2017) e Rovina (2019). Il romanzo Dei bambini non si sa niente (Einaudi 2009 e 2018) è stato un caso letterario, tradotto in numerosi paesi, tra i quali gli Stati Uniti.
Lorenza Ghinelli ha scritto Il Divoratore (2011), venduto in sette Paesi, La Colpa (2012, finalista al Premio Strega), Con i tuoi occhi (2013), Sogni di sangue (2013), Almeno il cane è un tipo a posto (2015, vincitore del Premio Minerva), Anche gli alberi bruciano (2017) e Tracce dal silenzio (2019, finalista al Premio Scerbanenco). È stata soggettista e sceneggiatrice per la televisione e da anni collabora con la Scuola Holden come docente e tutor.
Franca Cavagnoli ha pubblicato per Frassinelli i romanzi Luminusa (2015), Non si è seri a 17 anni (2007) e Una pioggia bruciante (2000), ripubblicato da Feltrinelli nel 2015. Per Feltrinelli sono usciti anche i racconti Mbaqanga (2013) e Black (2014), e il saggio La voce del testo (2012 e 2019). Ha tradotto e curato, tra gli altri, opere di W.S. Burroughs, J.M. Coetzee, F.S. Fitzgerald, Joyce, Toni Morrison e V.S. Naipaul. Nel 2001 è stata finalista del premio Bergamo; nel 2013 ha vinto il premio Lo Straniero e nel 2014 il Premio nazionale per la traduzione del Ministero dei Beni Culturali. Collabora a “il manifesto”, “Alias” e “L’indice dei libri del mese”.