BIOGRAFIA
Nata nel 1922 a Portico San Benedetto (Forlì), caduta il 18/8/1944 a Cornia di San Valentino (Forlì). Figlia di contadini, dopo l '8 settembre 1943 entrò nella Resistenza romagnola e, al fianco di Silvio Corbari, combatté in una attivissima formazione partigiana. Dopo aver preso parte a numerose azioni di guerriglia distinguendosi per il suo coraggio, rimase ferita a una gamba e dovette curarsi rifugiata in una casa colonica. Qui, a seguito di una delazione, venne sorpresa da tedeschi e fascisti con altri membri del Comando, tra cui il Corbari. Rifiutandosi di arrendersi, preferì combattere fino all'ultimo e infine uccidersi per aiutare i compagni a salvarsi. I fascisti, per spregio, impiccarono il cadavere e lo esposero in Piazza Saffi a Forlì,accanto a quello dei suoi compagni. Medaglia d' Oro al Valor Militare alla memoria con la seguente motivazione: «Giovane di modeste origini, poco più che ventenne, fedele alle tradizioni delle coraggiose genti di Romagna, non esitò a scegliere il suo posto di rischio e di sacrificio per opporsi alla tracotante oppressione dell'invasore, unendosi ad una combattiva formazione autonoma partigiana locale. Ardimentosa ed intrepida prese parte attiva a numerose azioni di guerriglia distinguendosi come trascinante e valida combattente. Durante l’ultimo combattimento, circondata con altri partigiani in una casa colonica isolata, ferita ed impossibilitata a muoversi, esortò ed indusse i compagni a rompere l'accerchiamento e, impegnando gli avversari con intenso e nutrito fuoco, agevolò la loro sortita. Dopo aver abbattuto l'ufficiale nemico che per primo entrò nella casa colonica, consapevole della sorte che l'attendeva cadendo viva nelle mani del crudele nemico, si diede la morte. Immolava cosi la sua giovane vita a quegli ideali che aveva nutrito nella sua breve ma gloriosa esistenza».
Terra di Romagna, 9 settembre 1943/18 agosto 1944
Legge la professoressa Marika Lima