Qual è stato il contributo delle donne alla Resistenza?
Un contributo grandissimo e di alto valore strategico, ma difficilmente configurabile in cifre realistiche. Molte donne che aderirono e si sacrificarono per la Resistenza, appena conclusa la lotta, ritornarono in pieno alla loro vita familiare e di lavoro, scegliendo l’anonimato. Eppure il loro apporto fu massiccio sin dai primi momenti della lotta partigiana arrivando fino agli ultimi giorni dell’aprile 1945, con la completa liberazione del Paese.
Le donne che scelsero la Resistenza fornivano viveri, medicine, vestiario, denaro e anche armi ai partigiani, nascondevano chi era in pericolo, assicuravano i collegamenti tra le unità combattenti portando loro ordini, messaggi segreti o informazioni sugli spostamenti dei nazifascisti in sella a ordinarie biciclette, con buste della spesa appese al manubrio come innocue casalinghe, le partigiane pedalavano lungo sentieri di montagna percorrendo chilometri. Il regime aveva imposto il divieto di andare in bicicletta…ma solo agli uomini! Talvolta erano a loro a guidare le operazioni.
Stando ai calcoli di esperti militari si può affermare che le donne impegnate in compiti ausiliari nella Resistenza italiana non furono meno di un milione, mentre, secondo le statistiche ufficiali, le cosiddette "partigiane combattenti" furono circa 35 mila. Un dato considerevole, secondo il quale ben il 20% dei combattenti furono donne. Esse non furono solo combattenti e organizzatrici, staffette e animatrici di numerosi centri di assistenza, furono anche madri, spose, sorelle, figlie di tanti combattenti volontari.
Il due giugno 1946 furono chiamati a votare per l’Assemblea Costituente 13.354.601 uomini e 14.610.845 donne. In quella occasione la percentuale dei votanti raggiunse così l’89,1%. Contraddicendo chi riteneva che le donne non avrebbero esercitato il loro nuovo diritto a recarsi alle urne, le elettrici furono 12.998.131 contro 11.949.056 elettori. Con l'espressione del voto, tutte e tutti contribuirono alla costruzione della democrazia.