BIOGRAFIA
Nata a Viareggio nel 1920. Diplomatasi all'Istituto Magistrale di Pissa era impiegata presso la Cassa di Risparmio di Lucca. Dopo l'8 settembrel943, aderendo alla proposta del cognato Manfredo Bertini (decorato poi di Medaglia d Oro al Valor Militare alla memoria) di collaborare con gli anglo-americani, raggiunse Montella e fu messa a disposizione dell'Office of Strategic Service (Ufficio Informazioni della V Armata Alleata) e incaricata di svolgere azione informativa e di collegamento con le formazioni partigiane che operavano in territorio occupato dai tedeschi. Il 18 gennaio 1944 partiva da Bastia, in Corsica, a bordo di una motosilurante sbarcando qualche ora dopo nei pressi di Orbetello. Raggiunta Viareggio e preso contatto con esponenti del C.L.N. di Firenze, si prodigò in azioni di sabotaggio e di informazione. Individuata il 2 luglio, riuscì a sfuggire alla cattura. Si aggregò alla formazione partigiana «Marcello Garosi». Dopo la liberazione, nominata insegnante elementare, risiede in Liguria a Cavi di Lavagna. Medaglia d'Oro al V.M. «vivente» con la seguente motivazione: «Ventiquattrenne, di eccezionali doti di mente, d'animo e di carattere, all'atto del'armistizio, incurante di ogni pericolo, attraversava le linee tedesche e si presentava in un comando alleato per essere impiegata contro il nemico. Seguito un breve corso d'istruzione presso un ufficio informazioni alleato, volontariamente si faceva sbarcare da un Mas italiano in territorio occupato dai tedeschi. Con un altro compagno R. T portava con sé una radio e carte topografiche, organizzava e faceva funzionare un servizio di collegamento fra tutti i gruppi di patrioti dislocati nell’Appennino Toscano, trasmettendo più di trecento messaggi dando con precisione importanti informazioni di carattere militare. La sua intelligente e coraggiosa attività rendeva possibile sessantacinque lanci da aerei a patrioti. Sorpresa dalle S.S. Tedesche mentre trasmetteva messaggi radio riusciva a fuggire portando con sé codici e documenti segreti e riprendeva la coraggiosa azione clandestina. Pochi giorni prima dell'arrivo degli Alleati passava nuovamente le linee tedesche portando preziose notizie sul nemico e sui campi minati. Animata da elevati sentimenti, dimostrava in ogni circostanza spiccato sprezzo del pericolo. Degna rappresentante delle nobili virtù delle donne italiane».
Italia occupata, settembre 1943/luglio 1944 Deceduta nel 1985.
Legge la professoressa Marika Lima