BIOGRAFIA
Nata a Castel Tesino (Trento) nel 1924. Proveniente da una modesta famiglia di contadini, esercitava il mestiere di venditrice ambulante. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, fu testimone, nella stazione di Trento, della triste partenza di un convoglio ferroviario carico di soldati italiani diretti ai campi di concentramento in Germania. Decisa da questa esperienza, non esitò a raggiungere in montagna le prime formazioni partigiane, cui si aggregò in seguito anche il fratello. Fu coraggiosa staffetta nel battaglione «Gherlanda» della Divisione «Gramsci», nota come la «Garibaldina Veglia». Medaglia d'Oro al V.M. «alla memoria» con la seguente motivazione: «Valorosa donna trentina, fu audace staffetta, preziosa informatrice, infermiera amorosa. Catturata dai tedeschi oppressori, sottoposta ad atroci sevizie, violentata dalla soldataglia, lacerate le carni da cani inferociti, con sublime fermezza opponeva il silenzio alle torture più strazianti, e nell’ultimo anelito gridava agli aguzzini: "quando non potrò più sopportare le vostre torture mi mozzerò la lingua con i denti per non parlare". La brutalità teutone poté violarne il corpo, ma non piegare l’anima ardente e lo invitto coraggio. La leonessa dei partigiani rimane fulgido esempio delle più nobili tradizioni eroismo e di fede delle donne italiane».
Castel Tesino,10 ottobre 1944
Legge la professoressa Marika Lima