BIOGRAFIA
Nasce a Fiume il 21.9.1913 e muore a Roma il 23.3.2003. Docente, partigiana, donna politica italiana. Cresce con la sorella Giuseppina e il fratello Lucio in una famiglia non comune, per cultura e coerenza di idee. Nel momento dell’arresto del fratello Laura diventa militante. Entrata nella Resistenza romana, svolge azioni di boicottaggio, organizza scioperi, raccoglie medicine, indumenti e cibo per i perseguitati e i prigionieri politici. Nel lavoro di cospirazione incontra un amico di Lucio, Pietro Ingrao. Per potersi scambiare messaggi, documenti, indicazioni operative, i due giovani devono crearsi una copertura, fingere di essere fidanzati. Il 27 dicembre è arrestato Mario Alicata, e allora il partito ordina a Pietro Ingrao di darsi alla macchia, di sparire. Non può tornare a casa sua, gira Roma salendo e scendendo dai tram per scongiurare i pedinamenti a tarda sera, prima di salire sul treno per Milano, fu Laura ad accompagnarlo e il primo bacio fu lì, senza sapere se si sarebbero rivisti, e quando. Per Pietro saranno mesi di clandestinità, e per entrambi un cammino lungo sessant’anni. Poco dopo la liberazione di Roma dall’occupazione nazista (4.6.’44), Laura sposa Pietro, dal quale ha cinque figli, di cui quattro donne, e prosegue nell’attività politica sia nel PCI che nell’UDI (Unione Donne in Italia), tra «comizi, campagne elettorali - sono sue parole - la professione di docente, allattamenti e bambini piccoli». E’ presente sulla stampa, dove partecipa con passione umana, culturale e politica ai dibattiti in corso (diritto di voto alle donne, Legge Merlin, ecc.). Laura sceglie l’attività politica di base, che le consente anche di impegnarsi nella scuola - un lavoro che ama molto - e sui temi della cultura
Legge lo studente Gabriele Oddo