BIOGRAFIA
Nata a Crespellano (Bologna) nel 1912, da una modesta famiglia di lavoratori, originaria della frazione di Calcara del Comune di Crespellano. Dopo l'8 settembre 1943 diede ogni sua attività alla lotta clandestina. Staffetta partigiana facente capo alla divisione Walter Trabucchi Modena". Medaglia d'Oro al V.M. «alla memoria» con la seguente motivazione: «Due tenere figliolette, I'attesa di una terza, non le impedirono di dedicarsi con tutto lo slancio della sua bella anima alla guerra di liberazione. In quindici mesi di lotta senza quartiere si dimostrava instancabile e audacissima combattente, facendo della sua casa una base avanzata delle formazioni partigiane, eseguendo personalmente numerosi atti di sabotaggio e contribuendo alacremente al la diffusione della stampa clandestina. Accortasi di un rastrellamento, riusciva ad allontanare gli sgherri dalla propria casa per breve tempo e, incurante della propria salvezza, metteva al sicuro le figliole e occultava armi e documenti compromettenti. Catturata, fu sottoposta alle torture più atroci per indurla a parlare, le furono strappati i seni e cavati gli occhi, ma ella resistette imperterrita allo strazio atroce senza dir motto. Dopo dura prigionia, con le carni straziate, ma non piegata nello spirito fiero, dopo aver assistito all'esecuzione di dieci suoi compagni, affrontava il plotone di esecuzione con il sorriso sulle labbra e cadeva invocando un ultima volta l'Italia adorata. Leggendaria figura di eroina e di martire».
Castelfranco Emilia,17 dicembre 1944
Legge lo studente Antonino Vitrano