Il monumento venne realizzato a Roma dallo scultore palermitano Leonardo Pennino e raffigura Giovanni Sergio, 60mo vescovo di Cefalù (1814-1827), in adorazione del Santissimo Sacramento. Sotto il gruppo scultoreo è posto il seguente epitaffio dettato dal Canonico Don Rosario Gianforte:

Deo Optimo  Maximo / Tuam ante faciem pronus Joannes / oro Te supplex Jesu piissime / Ut me huncque pusillum gregem / a Te mihi immerito concreditum / Tua luce rectam agas in semitam / dieque novissimo / electos inter ad dexteram ponas / anno IV episcopatus.

Il suo corpo dopo essere stato unto con olii profumati, venne imbalsamato dal dott. Biagio Pernice chirurgo di Cefalù. Per espresso volere testamentario, il suo cuore, collocato dentro un’urna, venne sepolto nella Chiesa del Calvario in Santo Stefano di Camastra, sua città natale.

L'iscrizione della lastra tombale, resa totalmente illegibile dall'usura, era stata dettata dal dottor Don Rodrigo La Calce.

Il monumento oggi. 

Il monumento Sergio in una cartolina dei primi anni del 1900