Il sarcofago, in pietra lumachella, accoglie le spoglie mortali di Ottaviano Preconio, O. Min., 41mo vescovo di Cefalù (1578-1587). Sul coperchio è scolpito ad altorilievo lo stemma del vescovo, promotore del primo sinodo diocesano. Al centro della cassa due angeli sorreggono un cartiglio con l'epitaffio funebre. Al fianco sinistro della cassa è scolpita, sempre ad altorilievo, una croce patente indicante la posizione della testa del defunto. Il sarcofago, arricchito inferiormente da una coppia di foglie d'acanto, era in origine sorretto da due leoni scolpiti e posto nel vano della porta, oggi riaperta, che dal corpo traverso immetteva nel chiostro. L'iscrizione dedicatoria recita: 

Dominus Octavianus Praeconius / episcopus cephaludensis integerrimus Octaviani Preconi archiepiscopus Panormitani nepos / qui Roma revertens / Milatii obiit die XI aprilis anno MDLXXXVII / regii aerarii impresa ac abbati Octaviani Pirelli opera hic translatus / sic ecclesiae suae restituitur.

Il sarcofago oggi. 

Collocazione e decorazione originaria del sarcofago con i leoni alla base. Sullo sfondo il sarcofago dei vescovi Rodrigo Vadillo e Francesco d'Aragona.