Intorno al 1925 si aprì la nuova e definitiva sede dello Studentato teologico.
Il notevole sviluppo della biblioteca si ebbe in seguito al Concilio Vaticano II che, oltre la vita della Chiesa, ha rinnovato profondamente anche la teologia.
Nei primi anni ’60 (1963/1964) alcuni padri diedero inizio al Centro Dehoniano creando la loro sede in via Nosadella 6.
La biblioteca, fondamentalmente ad interesse teologico, è composta da un fondo moderno, un fondo periodici ed un fondo antico.
FONDI CONSERVATI
Il fondo moderno costituisce la parte più importante e seguita della biblioteca, è utilizzata a scopo di studio ed oggetto di consultazione da professori e studenti di teologia e per questa ragione è il settore più aggiornato.
Questo fondo è diviso in reparti che rispondono alle diverse discipline teologiche (scrittura, fondamentale, dogmatica, patristica, liturgia, morale, pastorale, spiritualità, storia ecclesiastica, diritto). A questo principale nucleo se ne aggiunge un altro con interesse umanistico (storia civile, filosofia, biografia, antropologia, letteratura, narrativa, geografia, psicologia, sociologia e pedagogia ed infine arte). Questa seconda area d’interessi è ritenuta indispensabile per l’approfondimento di quella teologica che in ogni modo rimane predominante.
Dal Concilio in poi la Biblioteca è più che raddoppiata e rivolge la sua attenzione a tenere aggiornata l’evoluzione teologica e culturale che è in atto nella Chiesa, arrivando a conservare 45.000/50.000 volumi circa di monografie.
La catalogazione di tali volumi, in origine, fu impostata ispirandosi alle regole della Biblioteca Vaticana; intorno agli anni ’70 fu ripresa completamente la soggettazione creandone una più accurata e dettagliata sia nei contenuti propriamente teologici che per quelli umanistici per poter favorire le ricerche degli studenti di teologia.
Il materiale bibliografico acquistato dalla Biblioteca dello Studentato è in maggioranza in lingua italiana, ma vi sono rappresentate anche altre lingue europee.
Al seguito di questo incrementarsi costante della Biblioteca si è venuto a creare il problema dello spazio causando difficoltà nella collocazione fisica dei volumi sia sugli scaffali che negli ambienti.
Pertanto nel 2007 è stato costruito uno stabile apposito per raccogliere la biblioteca dello Studio teologico, la biblioteca del Centro editoriale Dehoniano e i fondi provenienti dagli studentati e dalle case dehoniane della Provincia italiana settentrionale chiuse negli ultimi anni. A tal proposito la biblioteca concentra tutti i suoi sforzi e spese nella catalogazione del materiale antico e soprattutto moderno secondo gli standard internazionale e nazionali e nella sistemazione dei fondi dal momento che il patrimonio librario è giunto a quasi 145.000 unità librarie.
Si evidenzia che nel corso del 2019 sono arrivati in Biblioteca alcuni cospicui lasciti librari, di una certa entità culturale.
Giungono in Biblioteca con regolarità le novità librarie delle Edizioni Dehoniane di Bologna sistematicamente catalogate.
Sempre nel 2019 le Edizioni Dehoniane hanno acquistato la casa editrice Marietti 1820. Pertanto è giunto in biblioteca tutto il catalogo storico della Marietti, comprendente più di 1000 pubblicazioni e documentazione varia.
Nel 2021 è stato donato dalla famiglia parte dell'importante fondo librario del professore Paolo Prodi.
Grazie all'adesione all'opac CEIBIB, alla visibilità sul Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), alla catalogazione delle novità librarie e dei fondi, unite all'interesse tematico del patrimonio librario, si è notata una maggiore partecipazione da parte di studiosi, studenti universitari, ricercatori e utenti, di diverse provenienza, che fanno richiesta di consultazione e prestito.
Di notevole valore è l'emeroteca che raccoglie circa 376 testate tra cessate e correnti. Molte riviste sono oggi ormai cessate ma contribuiscono a formare un patrimonio unico nel suo genere e oggetto continuano d'interesse per chi fa ricerca.
E' da evidenziare la rarità del Fondo antico del XVI secolo (esiguo di numero ma contenente esemplari rari). La richiesta, sempre maggiore, di consultazione di alcuni volumi, ha visto la necessità di investire sul restauro di opere rare del XVI secolo.
La struttura nuova, costruita appositamente per contenere la Biblioteca dello Studentato per le Missioni dei padri Dehoniani e i fondi della Centro Editoriale Dehoniane (Editrice EDB), è dotata di una funzionale sala di consultazione, che vede la frequenza giornaliera di studenti dell'adiacente Studentato e di utenze esterna, e di un numero di depositi adeguato all'accrescimento delle collezioni e del patrimonio librario.