Scienze: Polveri sottili

Le polveri sottili dell’11 settembre e le malattie

Gli attentati dell'11 settembre 2001 furono una serie di quattro attacchi suicidi coordinati, compiuti contro obiettivi civili e militari degli Stati Uniti d’America da un gruppo di terroristi appartenenti all'organizzazione terroristica Al Qaida. Gli attacchi causarono la morte di 2977 persone (più 19 dirottatori) e il ferimento di oltre 6 000. Negli anni successivi la maggior parte dei decessi si è avuta a causa di tumori e malattie respiratorie legate alle conseguenze degli attacchi. Per malattie provocate dall’esposizione alle polveri del World Trade Center sarebbero decedute circa 450 persone tra pompieri e poliziotti.

L’aria dopo il crollo delle torri, è stata contaminata da amianto e gas di combustione della plastica. Migliaia di tonnellate di detriti tossici risultanti dal collasso delle Torri gemelle contenevano più di 2 500 contaminanti, tra cui alcuni elementi noti per essere cancerogeni, tra cui amianto.

Le ultime ricerche (pubblicate sul Journal of the American Medical) svolte dall'Albert Einstein College of Medicine di Yeshiva University sui campioni di sangue di centinaia di membri delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco hanno mostrato che i primi a essere arrivati sul luogo dell'attentato hanno il 44% di probabilità in più di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto a quanti sono arrivati a Ground Zero successivamente. Chi, invece, ha lavorato sul posto per un periodo di sei mesi ha avuto il 30% in più di rischio di un attacco cardiaco o di un ictus

L’impatto dei due aerei contro due bersagli solidi ha provocato la loro esplosione e, per l’alta temperatura sviluppata, questi si sono trasformati in un aerosol. Tutto quanto costituiva gli aerei e il loro carico è diventato polveri sottili e ultrasottili, piccole fino alle poche decine di nanometri (nanoparticelle). Il crollo fisico delle Torri, poi, ha prodotto altre polveri certamente più grossolane. Se ci sono state altre esplosioni nel corpo degli edifici, queste hanno senz’altro contribuito all’innalzamento della temperatura, rendendo ancora più fini le polveri. E le polveri hanno invaso l’aria e sono state respirate non solo da chi ha lavorato a Ground Zero per mesi, ma anche da chi, per qualunque ragione, passava del tempo in zona, una zona ben più ampia di quella dei dintorni del crollo.

Come conseguenza i casi di diabete sono aumentati a dismisura, ed è ormai indiscutibile che le polveri siano dei cosiddetti distruttori endocrini. Sono anche aumentate altre malattie: infarto, ictus e tromboembolia polmonare, per esempio. Si sa che esiste uno studio sui bambini malformati concepiti dopo l’11 settembre in coppie residenti nell’isola di Manhattan, e le malformazioni sono un altro dei problemi gravissimi delle polveri. Un totale di 33 000 fra poliziotti, vigili del fuoco, soccorritori e membri della comunità è stato curato per le ferite e le malattie derivanti dall'attentato, fra cui malattie respiratorie, disturbi mentali quali depressione e stress post-traumatico, problemi gastrointestinali e almeno 4 166 casi di cancro.